Il Giardino dei Tarocchi, nei pressi di Capalbio, offre percorsi naturalistici animati da grandi figure ispirate alle magiche carte. Un parco incantato immerso nella Maremma toscana che lascia stupiti i suoi visitatori.

Alla scoperta del Giardino dei Tarocchi

I percorsi naturalistici sono sempre affascinanti e la Toscana ne è veramente ricca. Ma trovarsi in un giardino così particolare e magico non è certamente una consuetudine. Se avete a disposizione una giornata si può fare un viaggio molto suggestivo all’interno del Giardino dei Tarocchi (Mappa) nei pressi di Capalbio (Grosseto), dove chi ha visitato la città di Barcellona ritroverà similitudini con il famoso Parco Guell di Antoni Gaudi’.

Appena arriviamo quello che subito ci colpisce è proprio l’ingresso, creato da Marco Botta. Si tratta di una grande muraglia che ci sbarra l’accesso, un doppio imponente muro di tufo con una sola grande apertura al centro, non avevo mai visto niente di simile. Sembra che l’idea sia stata quella di realizzare una vera e propria separazione tra il Giardino dei Tarocchi ed il mondo esterno, oltrepassare quel muro vuol dire concedersi una “pausa magica”, sono pronta a vivere questa nuova avventura.

Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio in Maremma

Giardino dei Tarocchi, tra incanto e stupore

Varcata la soglia con grande entusiasmo iniziamo il nostro percorso, sicuramente ricco di sorprese. Una strada sterrata leggermente in salita, ci accompagna fino ad una piazza. Qui il primo piacevole incontro: una grande vasca con due figure grandi ed unite tra loro, sono la Papessa e il Mago, i primi due arcani maggiori dei Tarocchi. Prima di partire per questa escursione avevo preso qualche informazione e con stupore ho appreso che queste meravigliose creazioni sono state realizzate dall’artista Niki de Saint Phalle, che con un grande impegno e incessante lavoro riuscì a terminare il suo progetto nel 1996.

La cosa veramente fantastica, osservando queste due figure è che la luce naturale viene riflessa e indirizzata tutto intorno a noi, grazie ad un numero veramente infinito di piccoli vetri e specchi che le ricoprono. Rimango un momento immobile a fissarle, un gioco magico di colori e luci, un’atmosfera che solo nei racconti di fantasia per i più piccoli si può trovare.

Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio in Maremma

Un percorso magico fatto di piante e statue

Circondata dal verde e dalle sinuose panchine di Pierre Marie Le Jeune, la piazza è una sorta di anfiteatro dove in alto si trovano tante altre coloratissime figure che ci osservano e che immediatamente ci comunicano quel senso di magico, di incantesimo di gioco, veramente unici. Altro elemento affascinante è dato dall’acqua, che come una cascata sgorga dall’enorme bocca aperta della Papessa, scivola veloce lungo una scalinata, per poi terminare nella grande vasca circolare. Al centro vediamo anche una grande ruota della fortuna, scultura meccanica semovente di Jean Tinguely.

Qui inizia il vero percorso, un viaggio magico tra natura e fantasia. Le strade si diramano dalla piazza percorrendo itinerari diversi che seguono le sinuosità del terreno, salendo e scendendo lungo il costone. Anche le strade hanno un ruolo fondamentale in questo mondo di suggestione e incantesimo, l’artista infatti ha pensato di incidere sul lastricato di cemento appunti di pensiero, memorie, disegni, messaggi di speranza e di fede.

Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio in Maremma

Grandi sculture coloratissime e corpulente, nei colori intensi e vivaci della luce e del sole, rendono il Giardino dei Tarocchi unico e particolare, tanto da ricordare i grandi maestri del cromatismo come Matisse , Kandinskij e Klee. Una scoperta inaspettata nella Maremma toscana.

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