Un piccolo viaggio alla scoperta della piantagione di tè a Lucca, una delle poche in Europa

1 / 3 – Chi produce il tè nel mondo? E come è arrivato in Europa?

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • Gli inglesi bevono il tè, ma chi lo produce?
  • Non solo gli inglesi bevono tè
  • 6 tipi di tè base dalle foglie della Camellia sinensis
  • Lucca si scopre luogo ideale per la Camellia sinensis: un po’ di storia
  • 2500 esemplari che danno 15-18 kg di tè all’anno
  • La raccolta e la lavorazione del tè a Lucca
  • Ma il tè lucchese lo bevono solo i locali? Nient’affatto

Gli inglesi bevono il tè, ma chi lo produce?

Dici: “” e pensi inevitabilmente all’Inghilterra. Qui il londinese, celebre Big Ben – il grande orologio sul campanile del Palace of Westminster – ogni giorno segna coi suoi rintocchi l’ora fatidica: quella dell’immancabile afternoon tea, il tè delle 5:00 di pomeriggio. Una tradizione talmente radicata e conosciuta da divenire iconica di uno stile di vita, un vero e proprio marchio di fabbrica esistenziale.

Eppure gli inglesi non producono tè, le loro latitudini da clima inclemente non glielo permetterebbero, semplicemente lo importano. Il tè è infatti una bevanda originaria della civiltà cinese che consiste in un infuso o decotto ricavato dalle foglie della Camellia sinensis. Questa pianta legnosa ha bisogno di climi tropicali o subtropicali, e infatti viene oggi coltivata in Cina, ma anche in Bangladesh, Pakistan, India, Indonesia, Sri Lanka, Giappone e Kenya. Importante non confonderla con la japonica, pianta ornamentale proveniente dall’Inghilterra e capace di resistere fino a temperature intorno ai 12 gradi sottozero, tanto da sopravvivere alla storica gelata del 1985.

Donna che versa il latte in una tazza con tè aromatico sul tavolo

Come è arrivato il tè in Europa?

È facile intuire come gli inglesi possano aver sviluppato il loro amore per il tè soprattutto durante gli anni dell’impero britannico in India. L’infuso fu infatti trasportato in Gran Bretagna all’inizio del XVII secolo dalla Compagnia delle Indie Orientali. All’epoca era un prodotto costoso, solo per ricchi, e spesso lo si conservava in vere e proprie casseforti.

Fu Caterina di Braganza, moglie di Carlo II, a introdurre il rito del tè alla corte reale inglese, e l’abitudine venne poi di conseguenza adottata dall’aristocrazia.

La prima bottega di tè per signore fu aperta nel 1717 dal mitico Thomas Twining. Lentamente cominciarono poi ad apparire negozi di tè nell’intera Inghilterra, rendendo la bevanda disponibile per più larghe fasce di popolazione.

Non solo gli inglesi bevono tè

Altri paesi noti per il consumo del tè, oltre all’Inghilterra sono il Massachusetts, la Russia europea, la Turchia e gli stati arabi. In questi paesi il tè rappresenta un elemento molto importante della cultura nazionale e della tradizione.

Ma quali sono i tipi di tè che vengono prodotti, e cosa centra Lucca? Scoprilo a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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