22 Luglio 2020 2020-09-14T10:19:15+02:00 In barca a vela per le 7 meraviglie dell’Arcipelago Toscano TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: In viaggio fra le isole dell’Arcipelago toscano, un tour in barca a vela per indimenticabili vacanze in Toscana alla scoperta delle 7 isole nate dalla collana di Afrodite. La nascita delle isole dell’Arcipelago toscano La leggenda narra che le isole dell’Arcipelago toscano siano nate quando Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, uscì dalle acque. Procedendo verso la spiaggia dove l’aspettava Eros, il famoso amorino che scocca le frecce nei cuori degli uomini, Afrodite tentava di aggiustarsi la collana che le era stata donata da Paride quando, a un tratto, il monile si ruppe. La dea riuscì a trattenere nelle mani buona parte delle perle, ma 7 di esse caddero in acqua senza affondare, anzi, iniziando a popolarsi di flora e di fauna. Le isole dell’Arcipelago toscano Così nacquero le 7 isole dell’Arcipelago Toscano, da nord a sud: Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri. Sette meraviglie che fronteggiano, frastagliate, splendide, la costa della Toscana, un autentico paradiso naturale tutelato grazie al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, oltre 600 kmq compresi tra Livorno e il Monte Argentario. Sette meraviglie che possono essere esplorate via terra, ma anche e soprattutto via mare, magari in barca a vela. In barca tra le isole dell’Arcipelago toscano Ci sono mille possibili itinerari per visitare le isole dell’Arcipelago toscano, molto variabili in tempo e lunghezza, noi qui ne ipotizziamo uno che tocchi tutte le isole. 👉 Leggi anche: Arcipelago toscano: sette perle di splendore davanti alla costa Gorgona Di fronte a Livorno, a 34 km dalla costa, s’innalza la famosa Gorgona dantesca che, insieme a Capraia avrebbe dovuto, secondo il poeta, spostarsi fino a bloccare la foce dell’Arno così che il fiume, straripando, annegasse tutti i pisani. L’isola più piccola dell’Arcipelago toscano Coi suoi 220 ettari di superficie, questa è la più piccola delle isole dell’Arcipelago Toscano. Oltre alla colonia penale, esistente fin dal 1869, c’è anche il paese degli antichi pescatori. Oggi i residenti sono 67, di cui solo 7 vivono stabilmente nell’antico borgo. Cale e insenature da vedere alla Gorgona Navigando la costa s’incontrano alcune suggestive insenature e baie come Cala Scirocco, con la Grotta del Bove marino, un tempo rifugio delle foche monache. Verso ponente, invece, la costa si fa più aspra e cade a picco sul mare, mentre se ci si dirige verso levante degrada formando tre piccole cale, Cala Maestra, Cala Marcona e Cala Scirocco. Capraia Lasciata Gorgona, andando a sud, a 37 km di distanza troviamo Capraia, la terza isola per grandezza dell’Arcipelago toscano. Popolata solo da 400 abitanti, vi si trovano piccoli negozietti e fantastici ristorantini. Il giro dell’isola, sia procedendo verso settentrione che verso meridione, è di circa 8 ore. Il giro dell’isola di Capraia Procedendo verso settentrione, la prima caletta, perfetta per un po’ di rada, è Cala della Mortola. Continuando verso nord si giunge all’estremità dell’isola: Punta della Teglia, difesa dalla Torre delle Barbici. Riprendendo verso sud, ecco un continuo alternarsi di punte e cale, tra le principali, in ordine: Acquiscola, Punta della Manza, Recisello, fino ad arrivare all’ultima, le Cantine. Isola d’Elba Per approdare all’Isola d’Elba, la più grande delle 7 isole dell’Arcipelago toscano e terza d’Italia, la direzione è Sud-Est. 18 miglia da punta a punta, 28 fino a Portoferraio dove si può fare la prima tappa in marina: porticciolo con 70 posti barca, inclusi rifornimenti e servizi, o in una delle 30 boe in rada. Tour in barca dell’Isola d’Elba Si può quindi decidere per un itinerario da Portoferraio a Marina di Campo. Sulla sinistra si avvicendano una serie di spiagge e cale, in ordine: Cala dei frati, spiaggia di Capo bianco, spiaggia di Sottobomba, spiaggia della Sorgente. In seguito, girando oltre la punta del parco nazionale, da evitare lo “schiappino” (scoglio), rimane da scegliere uno dei cinque golfi sabbiosi tra Viticcio, Scaglieri, Procchio e la Ripa Barata. Dopo Sant’Andrea, eccoci nella costa ovest, selvaggia e frastagliata, da cui a est, si può scorgere la Corsica. Una volta raggiunto il versante settentrionale è necessario fermarsi su una delle spiagge più belle dell’isola d’Elba: Fetovaia. Da qui, andando oltre, ci si può fermare a Marina di Campo, dietro la punta, dove poter fare il rifornimento necessario, o in rada. Quindi, proseguendo, sono molto belle la spiaggia Laconella, la punta dei Ripalti e lo Stagnone. Poi, approdando a Porto Azzurro, è possibile fare rifornimento usufruendo anche di lavanderie e servizi vari. 👉 Leggi anche: Isola d’Elba, 5 spiagge poco conosciute da non perdere Pianosa Proseguendo verso sud, ecco Pianosa, la più vicina all’Isola d’Elba, che deve il suo nome al territorio quasi totalmente pianeggiante. Fino al 1997 il carcere di massima sicurezza (chiuso nel 2011) rendeva l’isola praticamente inaccessibile. Ora, invece è possibile visitarla in vari modi. Cosa vedere a Pianosa Da non perdersi lo scoglio del Marzocco e l’isolotto della Scola, il Forte Teglia e il Palazzo della Specola. Montecristo E poi via, sempre verso sud tra le isole dell’Arcipelago toscano, alla scoperta di Montecristo, l’isola del famoso conte di Alexandre Dumas. Qui ci si può rilassare alla spiaggia di Cala Maestra, mentre chi vorrà compiere un’escursione potrà salire fino alla fortezza di Montecristo. 👉 Leggi anche: Quando Alexandre Dumas sbarcò all’Elba e nacque “Il Conte di Montecristo” Isola del Giglio Approdiamo adesso all’Isola del Giglio, la seconda, per grandezza, dell’Arcipelago Toscano. Le spiagge del Giglio da nord a sud Dal Porto, verso sud, sfila a destra la Torre del Saraceno, quindi segue un bel tratto di mare che va dalla Punta della Smeralda fino alla Punta Torricella. Si passa di fronte alla spiaggia delle Cannelle, alla punta di Capo Marino, e alla Spiaggia delle Caldane. Ora incontriamo Punta Corbaia e Cala Saracinesca prima di raggiungere l’estremità meridionale del Giglio con le imponenti formazioni di granito della Punta del Capel Rosso e il faro soprastante. Giannutri Infine, lasciata l’Isola del Giglio, a 8 miglia a Sud-Est, ecco l’ultima e la più meridionale delle isole dell’Arcipelago Toscano: Giannutri. Un miracolo di natura incontaminata in cui fioriscono, meravigliose, le euforbie e le bouganville e dove si possono ammirare le antiche vestigia della civiltà romana. La costa dell’isola di Giannutri Giannutri è orlata da una spettacolare costa rocciosa, con numerose grotte e solo due piccole spiagge di pietra: Cala Spalmatoio, sul lato est, e Cala Maestra, sul lato Nord-Ovest. A terra ci sono restrizioni di accesso: solo un corridoio libero che coincide con la strada che collega Cala Maestra e Cala Spalmatoio. Il resto dell’isola è area protetta. 📍PER APPROFONDIRE: 👉 All’Isola d’Elba sulle orme di Fausto Coppi 👉 Tutta la bellezza della costa Toscana, da Marina di Carrara a Capalbio 👉 Il mare della Costa d’Argento: là dove il litorale toscano si fa prezioso 👉 Marina di…: alla scoperta delle Marine di Toscana La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Foto copertina ©StevanZz Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/isole-dell-arcipelago-toscano/" width="100%" count="on" num="3"]