2 / 7 – La Terracotta e il vino 2022: da Ponte a Ema con amore

Podere Ema: i vitigni autoctoni al potere

13 ettari di vigneto in cui si coltivano solo vitigni autoctoni toscani, tutti IGT. Per il bianco: trebbiano e malvasia del Chianti; per il rosso, logicamente: sangiovese, oltre al colorino e al foglia tonda, antica varietà autoctona, su cui si sposta tutta la nostra attenzione proprio per la vinificazione in terracotta: 10 mesi in anfora e poi un anno e mezzo in bottiglia.

Il foglia tonda e la terracotta

La sperimentazione in vigna è iniziata nel 2000. 3-4 anni per avere l’uva. Una microvinificazione durata 5 anni, ed è lì che è venuta fuori l’esigenza della terracotta per il foglia tonda, ricchissimo di polifenoli, che però ha estrema necessità di ossigenazione. Inoltre non volevano andare “sopra al vino” col legno. E così, con 2 ettari di foglia tonda in vigna, e 3 orci da otto ettolitri e 1 da dieci ettolitri in cantina, hanno trovato la quadra. La produzione è limitata e le bottiglie (3.000-3.500 all’anno) sono numerate a mano.

Per approfondire: La Toscana oltre il Sangiovese

Due bicchieri di vino rosso toscano biodinamico

I nostri assaggi

Assaggiamo il “Nocchino” 2017 – un blend di 60% sangiovese, 30% foglia tonda e 10% colorino. Rosso rubino intenso. Sentori di frutti rossi e frutta secca. Ottima struttura, caldo, con tannino vivo e bella acidità che gli dona persistenza.

Quindi è il turno del Foglia Tonda in purezza, 2018. Ha un colore rosso rubino, dai sentori complessi ed eleganti. Fine, minerale, di buona struttura. Il tannino è incredibilmente setoso. Molto interessante, con un buona capacità d’invecchiamento che, stando a quanto affermato dall’azienda, dovrebbe superare i 10 anni.

E la seconda azienda che abbiamo visitato? Scoprila a pagina 3

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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