4 / 7 – Là dove nasce la grande tradizione della terracotta

La Querce – Impruneta

10 ettari biologici, principalmente coltivati a sangiovese, con un pizzico di merlot e di canaiolo. Quello che c’interessa oggi è però il sangiovese in anfora, Terra di vino. Fa 5 mesi sulle bucce, quindi viene svinato e rimesso in anfore di 5-6 ettolitri per un altro anno.

Contadino porta tini pieni di uva appena raccolta

Una vertiginosa verticale

Ci addentriamo in un’interessante verticale di 3 annate: dalla prima, la 2017 (hanno iniziato la sperimentazione in terracotta nel 2015), alla 2019.

La 2017 è stata un’annata molto calda e secca, quindi s’è verificata una grande concentrazione di buccia rispetto al mosto. Il vino ha un colore rosso rubino molto intenso. Al naso, fruttato, deciso, note speziate. Al palato vivace, con un bel finale in crescendo.

Il 2018 è il secondo anno di produzione. Al naso, note di ciliegie, tabacco, anice e spezie. Al gusto, piccante con bella dinamica e grazia espressiva: la compiutezza e piacevolezza dell’anfora viene ben declinata sul sanguigno e intenso carattere dei vini dell’Impruneta.

La vendemmia 2019, un gran bella annata, è stata imbottigliata da poco, e il vino si mostra ancora un po’ chiuso. Palesa ovviamente una maggiore acidità. Un vino che a nostro parere deve ancora evolvere per mostrare il meglio di sé.

Probabilmente l’annata 2018 è quella che ha raggiunto, per ora, la massima pienezza espressiva. Senz’altro un esperimento riuscito.

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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