31 Gennaio 2020 2020-02-05T11:42:46+01:00 Santuario de La Verna: le stigmate di San Francesco non sono il solo miracolo TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: Ci sono luoghi mistici in Toscana, luoghi in cui è più facile ritrovare una connessione profonda con noi stessi e ciò che ci circonda. Uno di questi è il Santuario francescano de La Verna (chiamato anche Santuario della Verna), oasi naturale di pace e meditazione, cuore del culto di questa antica confessione, ma anche centro d’interesse artistico e culturale. La Verna: il Santuario in Toscana dove San Francesco avrebbe ricevuto le stigmate Siamo sul monte Penna, detto anche monte della Verna, vicino a Chiusi della Verna, nel cuore del Casentino, in provincia di Arezzo (mappa). Ogni anno l’eremo è raggiunto da numerosissimi visitatori, non solo cristiani, incuriositi dal luogo in cui San Francesco avrebbe ricevuto le stigmate. Uso il condizionale perché quella delle stigmate è una vexata quaestio da millenni: mentre la critica ne ha più volte sostenuto l’origine naturale, la Chiesa è giunta a riconoscere il fatto in sé (in particolare proprio le stigmate di San Francesco (link) ma senza arrivare a una sentenza dogmatica o dottrinale. Lasciamo quindi il fenomeno al suo affascinante mistero che in un mondo estremamente prosaico certo non guasta affatto. Un regalo per San Francesco Fu il conte Orlando Cattani di Chiusi della Verna (link) che nel 1213 donò il monte della Verna a San Francesco: “Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si chiama monte della Vernia, lo quale è molto solitario e salvatico ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalle gente, o a chi desidera fare vita solitaria. S’egli ti piacesse, volentieri Io ti donerei a te e a’ tuoi compagni per salute dell’anima mia.” Si fondò quindi un romitorio presto divenuto il luogo preferito da San Francesco e dai suoi compagni in cui poter passare lunghi periodi di meditazione e preghiera. L’ultimo soggiorno di Francesco a La Verna fu nel 1224 quando, ormai stanco e malato, durante la preghiera ebbe una visione, e sul suo corpo la tradizione francescana vuole che s’imprimessero le stigmate che rimasero fino alla morte, avvenuta due anni più tardi. 👉 Leggi anche: Celle di San Francesco a Cortona, quando terra e anima s’incontrano L’ingresso al Santuario de La Verna Penetrando dall’antico ingresso del Santuario della Verna e salendo pochi gradini, si arriva sul Quadrante – un piazzale che prende il nome dalla meridiana incisa sul campanile della Basilica: “Se il sol mi guarda le ore ti mostro” – da cui, a 1128 metri slm, si può ammirare l’insieme del complesso monastico e lo splendido panorama. La chiesetta di Santa Maria degli Angeli – costruita in seguito all’apparizione della Vergine a San Francesco – rappresenta il nucleo originario attorno al quale si è sviluppato tutto il convento. Sul campanile a vela è ancora presente la campana donata nel 1257 da San Bonaventura. All’interno, l’altare ospita un dossale di terracotta invetriata (1485) di Andrea della Robbia. Vicino all’ingresso, due pale, sempre di scuola robbiana. La Basilica Maggiore Dalla piazza del Quadrante si accede anche alla Basilica Maggiore, dalla forma a croce latina, a navata unica. Fu iniziata nel 1348 e terminata solo nel 1509, grazie al contributo dell’Arte della Lana di Firenze, il cui stemma è visibile sulla volta. All’esterno, la basilica è cinta da un porticato quadrato delle fine del Quattrocento. La basilica conserva capolavori, fra i quali spiccano le ceramiche di Andrea della Robbia e della sua bottega, oltre alla pala dell’Ascensione (1490) che in origine, posta sul fondo della chiesa, ne concludeva la prospettiva rappresentando il clou della visita a La Verna. 👉 Leggi anche: Stia; l’Arno, l’arte della lana e il panno casentino Cappella delle Reliquie Nella Cappella delle Reliquie, in una bacheca di cristallo, sono conservati alcuni oggetti appartenuti a San Francesco: la tovaglia, la ciotola, un bicchiere, un pezzo di corda, la “disciplina” (flagello di penitenza in catenelle di ferro), il bastone. In una teca in bronzo è esposto un panno di lino che Francesco teneva sulla ferita del costato e che è rimasto intrisa del suo sangue. Nelle grandi festività viene portata in processione. Cappella della Pietà e Corridoio delle Stimmate A sinistra della Basilica, ecco la Cappella della Pietà, terminata nel 1532. Attraverso una porta ad arco si entra nel Corridoio delle Stimmate – edificato tra il 1578 e il 1582 e affrescato con episodi della vita del santo -, che tutti i giorni, dal 1431, vede la processione dei frati verso il luogo in cui Francesco ricevette le stigmate. La leggenda narra che durante un’invernale notte di tormenta i frati rinunciarono alla processione. La mattina dopo trovarono impresse sulla neve orme di animali del bosco andati in processione al posto loro. Fu pertanto costruito il corridoio per riparare i frati anche negli inverni nevosi. A metà del corridoio c’è l’accesso a una grotta in cui si nota una lastra di roccia che, si dice fosse il duro letto di San Francesco. Una griglia di ferro la protegge per evitare che i devoti, ritenendola miracolosa, ne asportino dei pezzi. Proseguendo, ecco la Cappella delle Stimmate (1263), dove avvenne il miracolo (segnalato da una lapide sul pavimento), il cuore del santuario. Sopra la porta vi è un tondo della bottega di Andrea della Robbia, mentre sulla parete di fondo c’è una pala monumentale di Andrea della Robbia stesso. 👉 Leggi anche: Sentiero delle Foreste Sacre: la cattedrale delle Foreste Casentinesi Il panorama dal Santuario de La Verna Usciti all’aperto, ci si può affacciare dall’alto della roccia sui prati sottostanti godendo di un panorama mozzafiato. Nella parete c’è un piccolo anfratto, chiuso da un grata. I Fioretti sostengono che la roccia offrì riparo al santo avvolgendosi su di lui come cera molle quando il demonio cercò di farlo precipitare dal dirupo. Molto interessante anche il Sasso Spicco, dentro una gola che si apre fra enormi massi, in cui San Francesco amava pregare. A piedi da Chiusi a La Verna lungo la strada Ansilice Il Santuario della Verna è anche raggiungibile a piedi da Chiusi, come facevano gli antichi pellegrini, lungo la strada selciata detta “Ansilice” (link). Qui si trova la Cappella degli Uccelli (1602), eretta di fronte al grande cerro (ora scomparso) che secondo la tradizione avrebbe ospitato gli uccelli che diedero il benvenuto a San Francesco quando salì per la prima volta sul monte della Verna. Raccontaci la tua mistica esperienza a La Verna. Scrivici. 📍PER APPROFONDIRE: 👉 Abbazie in Toscana, il viaggio di un cavaliere errante 👉 Abbazia di Sant’Antimo: lo spirito della Val d’Orcia che si eleva di bellezza 👉 Battisteri toscani, tra misticismo e simbologia, 6 capolavori d’arte sacra La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata © Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/la-verna-santuario-della-verna/" width="100%" count="on" num="3"]