Le più importanti famiglie toscane nobili oltre ai Medici

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4 / 4 – Le più importanti famiglie nobili toscane oltre ai Medici: gli Appiani

Gli Appiano o Appiani, originari della Val d’Era

Si trattava di una nobile casata originaria della Val d’Era, forse di un tal paese denominato Al Piano – da cui, con ogni probabilità il loro cognome -, insediatasi in Pisa alla fine del XIII secolo con il loro capostipite, Guarnito d’Appiano. Originariamente ricchi mercanti, divennero nobili a Pisa per i servigi notarili presso i reggenti della repubblica marinara.

Gherado Leonardo Appiani che vendette Pisa ai Visconti di Milano

Dopo una potente ascesa politica a Pisa, Gherardo Leonardo Appiani, riscontrate le enormi difficoltà economiche e politiche in cui versava l’ormai decadente ex repubblica marinara, decise nel 1399 di cedere alle insistenze del Duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, vendendo città e contado per la cifra di 200.000 fiorini, ma tenendo per sé e la sua corte la parte meridionale e insulare della Signoria (Piombino, Suvereto, Buriano, Scarlino, Vignale, Populonia, l’Elba, Pianosa e l’Isola di Montecristo), andando così a formare un nuovo Stato, la Signoria di Piombino.

Belisario Appiani signore di Populonia

Belisario Appiani, dal 1474 Signore di Valle e Montioni: sposatosi con Aurelia Sforza, figlia di Guido Sforza, conte di Santa Fiora, e Francesca Farnese, si arricchì moltissimo grazie allo sfruttamento delle miniere di allume, fino a poter comprare dal duca Alessandro de’ Medici il titolo di marchese nel 1534. Risiedeva spesso a Populonia e per questo compare in alcuni testi come Signore della città.

Sposatosi con una Orsini, fu padre di svariati figli: il maschio primogenito, Sforza (1526 – 1581) maritatosi con Camilla Gonzaga, figlia di Carlo Signore di Gazzuolo, fu padre di Carlo I, il più prossimo parente maschio della linea principesca di Piombino, che per questo fu creato, seppur per un solo mese, principe nel 1603 alla morte di Jacopo VII. Poiché nessuno dei suoi nove figli ebbe prole vissuta fino all’età adulta – così come accadde ai suoi numerosi fratelli – si estinse questa linea.

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