A Borgo a Mozzano in Garfagnana si trova uno dei pochi tratti intatti della Linea Gotica toscana, visitabili percorrendo sentieri di montagna che conducono a bunker, gallerie e altri avamposti bellici.

Lungo i sentieri della Linea Gotica in Toscana

La località di Borgo a Mozzano in Garfagnana è famosa per il Ponte del Diavolo e le sue antiche leggende. Il paese però nasconde anche un’identità storica più attuale che è importante ricordare se si decide di percorre i sentieri della Linea Gotica in Toscana.

In questo articolo affronteremo uno dei periodi più bui della storia dell’umanità: quello dal 1939 al 1945, la Seconda Guerra Mondiale. Tutti conosciamo le barbarie che i conflitti bellici portano con sé. Tante vite sono state rubate in giovane età e il mondo ha conosciuto la ferocia umana. Oggi abbiamo moltissimi modi per ricordare questi tristi accadimenti: molti racconti orali dei testimoni sopravvissuti, cimeli racchiusi in musei o nelle soffitte di casa, video e fotografie.

Rievocazione storica lungo la Linea Gotica in Toscana: due soldati americani

Che cos’è la Linea Gotica

Quando si parla di Linea Gotica, ci riferiamo a 320 chilometri di fortificazioni belliche incastrate nelle aspre terre dell’Appennino Tosco-Emiliano. La mastodontica opera difensiva, voluta dai tedeschi e istituita sotto il comando del feldmaresciallo Albert Kesselring, parte all’altezza del fiume Magra (tra La Spezia e Massa) e finisce dal lato opposto, nei pressi di Pesaro.

Perché i tedeschi costruirono la Linea Gotica

La costruzione della Linea Gotica si rese necessaria perché le sorti della guerra iniziavano a essere sfavorevoli per l’esercito tedesco. Innumerevoli gli strumenti della strategia bellica messi lungo la fortificazione: 16.000 avamposti per cecchini e mine disseminate su tutto il territorio.

Atroce ma estremamente funzionante: l’opera riuscì a bloccare gli Alleati per 8 mesi. La potenza del conflitto che si scatenò in questo percorso ebbe pesantissime ripercussioni anche per i civili: le regioni coinvolte subirono numerose perdite e la tranquillità montana venne distrutta.

I tentativi degli Alleati di abbattere la fortificazione tedesca

Si tentò più volte di assaltare la Linea Gotica. Il primo tentativo di successo si ottenne con “l’operazione Olive”: nell’agosto 1944. Le truppe canadesi e inglesi con attacchi aerei e terresti riuscirono a valicare la poderosa difesa, ma furono costrette ad arrestarsi a causa delle condizioni metereologiche avverse.

La fortificazione tedesca venne definitivamente superata nell’aprile del 1945, con la cosiddetta “Offensiva di primavera” o “Operazione mitraglia”.

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Bunker II Guerra Mondiale lungo la Linea Gotica a Punta Bianca, La Spezia

Il tratto di Linea Gotica a Borgo a Mozzano

Borgo a Mozzano fu un paese importantissimo durante questo periodo della guerra. Infatti, quando i tedeschi decisero di iniziare i lavori, commissionarono per la costruzione l’Organizzazione Todt. L’ente tedesco pose la propria sede proprio a Borgo a Mozzano e sfruttò senza remore la manovalanza locale, specialmente gli operai con esperienza nelle cave circostanti. Quelli per reperire lavoratori erano veri e propri rastrellamenti; i turni di lavoro erano massacranti e il tenore di vita bassissimo; basti pensare che venne costruito un campo di concentramento a Socciglia (vicino Borgo a Mozzano) dove molti manovali erano costretti a rientrare ogni sera.

Uno dei pochi tratti intatti e visitabili di Linea Gotica

L’importanza del sito è ancora attuale: il tratto della Linea Gotica a Borgo a Mozzano in Toscana, nel territorio della Garfagnana (provincia di Lucca) è tra i pochissimi ancora intatti e visitabili. Quasi tutta la fortificazione ha l’aspetto originario.

Per esempio, troviamo un imponente muro anticarro di 2,5 metri, perfettamente conservato, all’altezza della piccola cappella chiamata “Madonna di Mao”. L’opera difensiva si presenta rafforzata da due casematte, edifici a prova di bomba che ospitavano l’artiglieria. Sempre in questo sito, nel 1992 è stato posto un cippo commemorativo per Pietro Pistis, caduto eroicamente in nome della Resistenza antifascista durante un’azione di sabotaggio.

Rievocazione storica lungo la Linea Gotica in Toscana: un soldato americano

Visitare i bunker della Seconda Guerra Mondiale a Borgo a Mozzano

Che vi spostiate in treno o in auto, arrivati all’altezza di Borgo a Mozzano, sulla Via Lodovica, potrete intravedere le indicazioni che segnalano la “Linea Gotica”. La curiosità di trovarla è normale, ma è molto difficile riuscirci. Sebbene siano visibili le mura, intercettare le gallerie e i bunker è complicato: essi sono totalmente mimetizzati nel territorio e non si lasciano scorgere con uno sguardo pressapochista.

Le guide del Comitato per il Recupero e la Valorizzazione dell’opera sapranno accompagnarvi e indicarvi, scavati nella roccia, questi luoghi frutto dell’inventiva bellica. I bunker più famosi e facilmente visitabili sono sparpagliati in diverse località della zona.

Il bunker di Anchiano

Ad Anchiano troviamo molteplici rifugi scavati e collegati tra loro tramite un sistema di gallerie invisibili dall’esterno. Un bunker situato in questo affascinante borgo è incagliato proprio nello sperone roccioso sottostante al castello medievale.

Rievocazione storica lungo la Linea Gotica in Toscana: una jeep americana

Museo della Memoria di Borgo a Mozzano

A Borgo a Mozzano, dal 1956, è attivo il Museo della Memoria, il quale occupa i locali dell’ex ferrovia. Questo luogo ha diverse funzioni: è contenitore di antichi reperti liguri ed etruschi rinvenuti nei territori vicini, ma anche destinatario di molte donazioni di privati cittadini che hanno deciso di rendere fruibili le proprie memorie belliche.

Il Museo della Memoria ha incoraggiato la formazione di un Comitato per il Recupero e la Valorizzazione delle fortificazioni della Linea Gotica presenti in zona. Infatti, il Museo è parte fondante di ogni itinerario organizzato, che sia la fine o l’inizio sta solo a voi deciderlo.

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Il Ponte del Diavolo e la vecchia stazione ferroviaria a Borgo a Mozzano

Itinerari lungo la Linea Gotica toscana tra bellezza e orrore

Ogni percorso lungo la Linea Gotica ha una doppia faccia: da una parte rendono possibile un’immersione nella natura, tra la fitta vegetazione che caratterizza tutto il territorio della Valle del Serchio; dall’altra il ricordo delle atrocità subite durante la Secondo guerra mondiale. Un connubio sui generis che stimola la riflessione.

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Rachele Favali
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