4 / 4 – Il gran finale

Dulcis in fundo

Dopo un Carciofo, miso, nocciole, yuba, di Simone Caponnetto, in stretta connection con Cocktail Twist su Negroni con topinambur, chiudiamo coi dessert.

Simone Caponnetto azzarda un Sorbetto al mandarino, mandarino, peta crispy; mentre Luca Fracassi replica con Datterino candito e la sua acqua lactofermentata. L’abbinamento alcolico? Cocktail al basilico e pomodoro.

Piatto servito al Locale di Firenze per la serata FoodFellas

Una volta fuori da questa splendida serata organizzata da Locale, guardiamo le mura esterne di Palazzo Concini e ripensiamo alla sua nobile storia legata a filo doppio con la grandezza politica della Firenze medicea.

La prima famiglia a possederlo fu quella dei Bastari Rittafè, nel Duecento. Nel Cinquecento, dopo un ampliamento, il Palazzo divenne la residenza di Bartolomeo Concini (1507-1578), giureconsulto e plenipotenziario di Cosimo I de’ Medici,  il diplomatico più influente dell’epoca. Il suo operato fu decisivo al conferimento per nomina pontificia del titolo di Granduca a Cosimo, mentre la fondazione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano (1561) fu la sua prima abile mossa verso il Granducato.

Tanto prestigio fece di Bartolomeo Concini il capostipite di una dinastia ai vertici dalla vita politica di Firenze, fra Cinque e Seicento, tanto che la famiglia arrivò a imparentarsi con gli stessi Medici.

Insomma, ancora una volta siamo andati alla scoperta di una chicca di Firenze che non finisce mai di stupirci.

Interno de Il Locale a Firenze

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