Massa è uno dei due comuni che compongono la provincia toscana di Massa-Carrara. Famosa per la Rocca dei Malaspina e per le sue tradizioni storiche e enogastronomiche, è una tappa obbligata per conoscere a fondo l’area delle Alpi Apuane.

Massa: una Rocca per dominare cielo e mare

Adagiata nella pianura tra le Alpi Apuane e il mare, man mano che mi avvicino a Massa è il Castello Malaspina a stupirmi con tutta la sua imponenza . Domina dall’alto di un colle roccioso l’estesa area pianeggiante sottostante e offre un’ampia vista su tutta la costa.

Famosa per la sua imponente Rocca dei Malaspina e per la sua coloratissima Piazza degli Aranci, Massa è una tappa obbligata per il viaggiatore che voglia conoscere le Alpi Apuane

Massa e Carrara

Di origine altomedievale, durante il Rinascimento ha assunto la forma attuale di palazzo-castello, così come il centro storico che rimane pressoché inalterato fino al passaggio, assieme a Carrara, alla signoria dei Malaspina (1442) e Cybo Malaspina (1553), famiglia nobiliare che ha grande importanza per la città. Qui però Carrara è meglio non nominarla nemmeno.

Unica provincia in Toscana ad essere formata da due capoluoghi, Massa e Carrara, è quest’ultima ad essere famosa in tutto il mondo per motivi legati alle cave di marmo ma è sempre stata Massa ad avere importanza, soprattutto dal punto di vista amministrativo. In analoga situazione si trova infatti la provincia di città di Forlì-Cesena istituita dal 1992.

Storia, carattere, territorio distinguono i due popoli tra cui è guerra aperta: alcuni anni fa è scoppiato il caso di quel trattino tra i nomi delle due città per indicare la provincia Massa-Carrara che ha fatto discutere animatamente. I carrarini avrebbero preferito di gran lunga la dizione Massa e Carrara per sottolineare la pari dignità.

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Famosa per la sua imponente Rocca dei Malaspina e per la sua coloratissima Piazza degli Aranci, Massa è una tappa obbligata per il viaggiatore che voglia conoscere le Alpi Apuane

Massa

Inizio quindi la visita di Massa da quella che nelle guide turistiche ufficialmente è chiamata Piazza Liberazione ma per i locali è semplicemente Piazza dei Culi. Anche i massesi non si sottraggono, quindi, alla sferzante ironia che contraddistingue il popolo toscano. Visibilmente di stampo fascista, a quel tempo si chiamava Piazza del Littorio e la fontana esibiva al centro un sontuoso gruppo scultoreo formato da quattro leoni zampillanti, che affiancavano un grande fascio littorio a celebrazione del Regime.

La popolazione massese ebbe vita dura in quel periodo, qui nacquero i più forti movimenti della resistenza partigiana, per questo, subito dopo la fine della guerra, il monumento fascista fu demolito e sostituito con una grande sfera. Ma ciò che certo colpisce l’attenzione, e giustifica il curioso nome popolare della piazza, è proprio la presenza dei quattro fanciulli, piccoli putti accovacciati che spruzzando l’acqua nella fontana che funge da spartitraffico, voltano le spalle mostrando il fondoschiena.

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Piazza Aranci a Massa

Pochi passi a piedi e raggiungo Piazza Aranci, abbellita dalla doppia fila di aranci che tuttora la cinge su tre lati e fa risaltare l’enorme mole del Palazzo Ducale e della sua sontuosa facciata rossa adornata di finestre riccamente decorate.

Un grande obelisco di marmo si erge al centro della piazza, sorvegliato da quattro sculture di leoni che alimentano altrettante vasche di uno zampillo di acqua fresca, diventando il punto focale del grande spazio urbano. Costruito dal XV al XIX secolo per volere dei Cybo Malaspina, ne è stata la principale sede abitativa. La parte più imponente dell’edificio sono il Salone degli Svizzeri e la Cappella Ducale.

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La Cattedrale

Poco lontano si trova la Cattedrale intitolata ai Santi Pietro e Francesco: si apre su un’imponente scalinata in marmo, il fronte marmoreo con le due logge sovrapposte crea suggestivi effetti di chiaro scuro e offre una quinta scenica straordinaria per i concerti estivi. La cappella sotterranea ospita le urne funerarie dei principi e duchi di Massa.

Tra i personaggi illustri si annovera il musicista massese Alessandro Guglielmi a cui è dedicato il Teatro Guglielmi costruito nel 1880. All’interno riporta decorazioni in stucco dorato ed è strutturato in tre ordini di palchi e un grande loggione superiore. Il mio scorcio preferito della città si ha in Piazza Mercurio, una delle piazze storiche di Massa che prende il nome dalla statua del dio Mercurio che sovrasta la centrale fontana.

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Famosa per la sua imponente Rocca dei Malaspina e per la sua coloratissima Piazza degli Aranci, Massa è una tappa obbligata per il viaggiatore che voglia conoscere le Alpi Apuane

Qui è piacevole sorseggiare un calice preferibilmente il locale vino di Candia, prodotto da uve vermentino, albarola e, in piccola parte, malvasia, conosciuto ufficialmente come “Candia dei colli Apuani DOC”.

Se ne producono due tipologie: bianco secco e bianco amabile; è il miglior accompagnamento dei piatti tipici, salumi toscani, tordelli alla massese, stoccafisso con polenta, ad esempio.

La Quintana Cybea

In chiusura suggerisco un dolce che evoca la Quintana Cybea, lo storico corteo che sfila per le vie del centro e la classica giostra, disfida secolare di nobili cavalieri. La città celebra l’atmosfera del Tardo Rinascimento (1557), periodo nel quale nasce la Massa Nova o Cybea, con le nuove mura e con una trasformazione urbana retta da una ispirazione filosofica ed ermetica, voluta da Alberico I Cybo Malaspina, all’epoca Marchese di Massa e Signore di Carrara, Moneta e Lavenza.

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In quell’occasione fu corsa per la prima volta la Quintana Cybea. Curiosità e recupero della tradizione è la cosiddetta Torta Cybea, prodotto tipico massese per eccellenza visto che se ne narra in un’antica ricetta, oggi, più che mai attuale. Una torta a base di castagne, dal piccolo diametro di 12-14 cm, molto compatta, scura.

 

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Ultima foto: ©quintanacybea.com
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