26 Ottobre 2016 2020-09-07T14:58:36+02:00 Medici Dynasty Show, teatro multimediale nel cuore di Firenze TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: In via Faenza a Firenze, nella bella chiesa barocca di Sant’Onofrio all’interno delle Contesse, si replica da mesi uno spettacolo fantasmagorico a cui vale davvero la pena assistere. Evocative immagini in movimento che scorrono sulle pareti, teatro, storia, cultura, passione, si fondono insieme in un perfetto amalgama che sorprende e commuove eccitando la fantasia e l’intelletto degli spettatori. Stiamo parlando del Medici Dynasty Show. Medici Dynasty Show, a teatro nel cuore di Firenze La trama del Medici Dynasty Show è semplice e complessa al contempo perché nonostante la sua apparente linearità ricostruisce sapientemente in un’ora di show recitato da due ottimi giovani attori, le secolari vicende d’una grandissima famiglia come quella de’Medici che attraversa il passato di Firenze simile a una spina dorsale, immancabilmente proiettandosi nel suo presente e nel suo futuro. La trama Ci troviamo a Palazzo Pitti nella notte del 24 giugno 1737. Gian Gastone, l’ultimo de’Medici, da tempo gravemente malato e depresso (morirà di lì a due settimane), non ha mai voluto vedere la sorella Anna Maria Luisa, elettrice palatina, nei suoi 14 anni di reggenza. Dopo un’infanzia passata assieme all’insegna d’un profondo, reciproco, affetto, i rapporti si sono ferocemente deteriorati da quando lei gli ha combinato il matrimonio con Anna Maria Franziska di Sassonia Lauenburg. Il Granduca non aveva mai compreso l’utilità di quelle nozze e non ne voleva sapere di una donna straniera, rozza, bisbetica, già sposata in precedenza, anche perché i suoi gusti erano più orientati verso ragazzini preferibilmente d’estrazione popolare (i famosi oltre 300 ruspanti da lui stipendiati con regolarità) piuttosto che verso femmine di nobili ascendenze. Pertanto l’amore nei confronti della sorella finisce ben presto per mutarsi in risentimento, rancore, ed è proprio su questo sfondo – abilmente scelto – di sentimenti forti e contrastanti che avviene il passionale, emozionante, incontro tra i due, ormai costretti a decidere (entrambi privi di eredi) le sorti del loro patrimonio e indirettamente della città. Dietro le quinte del Medici Dynasty Show Giuseppe Arone, produttore esecutivo del Medici Dynasty Show, e il suo socio Cristiano Brizzi (che, per la gioia delle lettrici, somiglia in modo sorprendente allo Hugh Grant degli anni d’oro, quello di Quattro matrimoni e un funerale, per intendersi), ideatori, coautori e factotum all’interno della complessa organizzazione dello show, ci svelano un po’ il “dietro le quinte”. Giuseppe Arone: “Il nostro spettacolo nasce con una forte impronta multimediale che, rispetto all’edizione dello scorso anno – 160 repliche! – abbiamo reso molto più artistica. Dal momento che gli attori sono soltanto due, possiamo dire che le immagini proiettate sulle pareti rappresentano il terzo attore che avvolge e coinvolge lo spettatore contemporaneo trasportandolo direttamente dentro la scena. Per quanto riguarda il teatro, la scelta è ricaduta sulla Chiesa del Fuligno (Sant’Onofrio) perché, essendo stata in passato un monastero di monache, si combina perfettamente coi contenuti della nostra pièce che intende attribuire estremo risalto alla figura femminile di Anna Maria Luisa.” Chi è Anna Maria Luisa de’ Medici Già, perché tutta questa attenzione verso una nobildonna sconosciuta ai più? “Sconosciuta ai più, ma fondamentale per Firenze visto che è stata lei a stipulare il Patto di Famiglia coi Lorena – l’evento celebrato nello spettacolo – che vincolava le collezioni d’arte medicee alla città e al Granducato impedendo agli asburgici, loro successori, di portarle altrove. Chissà se senza di lei avremmo ancora potuto ammirare il «David» di Michelangelo alla Galleria dell’Accademia o «La Primavera» del Botticelli agli Uffizi. Un atto di puro illuminismo, quindi, in teoria più o meno coevo al noto movimento intellettuale ma in pratica ante-litteram rispetto a esso perché ancora le idee dei vari Voltaire, Montesquieu, Diderot, eccetera, non si erano diffuse in modo tale da poter influenzare l’elettrice palatina, e per questa ragione tanto più importante e significativo. E poi chi meglio degli ultimi membri dei Medici avrebbero potuto ripercorrere il passato e la gloria della famiglia? Chi è Gian Gastone de’ Medici Ma anche Gian Gastone, dal canto suo, fu un personaggio interessante al di là della sua eccentricità e ambiguità. Giuseppe Arone: “Venne screditato dai Lorena, ma in verità per i tempi si era sempre dimostrato molto liberale. Nei suoi 14 anni di reggenza non aveva mai firmato un solo atto di morte, e se anche fu Pietro Leopoldo ad abolire la pena capitale l’humus perché ciò avvenisse lo dobbiamo alla stirpe fiorentina. Senza contare che il Patto di Famiglia coi Lorena ha rappresentato il primissimo atto pubblico riguardante beni culturali a livello universale. 👉 Leggi anche: Storia dei Medici: dalle origini all’estinzione della casata Come nasce il Medici Dynasty Show Ma chi sono Giuseppe Arone e Cristiano Brizzi, e com’è nata l’idea del Medici Dynasty Show? Giuseppe Arone: “Lavoro nel teatro da venti anni. Parlo di esperienze piuttosto importanti come la Biennale di Venezia, vari teatri stabili, eccetera. Tuttavia dopo la crisi del 2008 che ha comportato tagli alla spesa pubblica di oltre il 50%, non era facile trovare un valido sfogo alla professionalità che avevo acquisito, e così insieme a Cristiano abbiamo pensato d’ideare qualcosa che si reggesse da sé, senza contributi esterni. Firenze, città turistica per eccellenza, rappresentava la sede ideale per uno spettacolo permanente in inglese. Abbiamo quindi investito soldi privatamente – la nostra azienda non si avvantaggia di finanziamenti pubblici – a beneficio soprattutto degli stranieri. Cristiano Brizzi: “Il nostro lavoro è il frutto di un’attenta osservazione dei gusti dei consumatori e delle loro dinamiche di fruizione dei contenuti culturali. Ci rivolgiamo principalmente agli appassionati di arte che vengono a visitare la città, ai residenti e agli studenti stranieri. Io provengo da varie esperienze nel settore marketing e in genere nelle mie scelte professionali mi faccio guidare dall’istinto. La proposta di Beppe, così ricca di arte e cultura, mi ha subito coinvolto e ho pensato che fosse il modo migliore per abbinare la mia parte logica a quella creativa”. Gli attori del Medici Dynasty Show Personalmente, sono rimasto molto affascinato dalla bravura e dalla capacità di coinvolgimento dei due unici attori, Carolina Gamini (Anna Maria Luisa) e Tim Daish (Gian Gastone), tanto da pensare che spesso non se ne trovano di così bravi anche su più celebrati palcoscenici. Giuseppe Arone: “Per la verità all’inizio cercavamo attori più attempati, che per età potessero corrispondere ai personaggi, ma era molto difficile trovarne di madre-lingua inglese, così ci siamo orientati su due bravissimi giovani, e devo ammettere che il loro lavoro – non ultima la loro capacità «d’invecchiarsi» nei gesti e nella mimica – è risultato davvero straordinario. Il gran numero delle repliche del Medici Dynasty Show, tra l’altro, ha favorito l’affiatamento e l’immedesimazione nei ruoli, e siccome abbiamo da poco superato il centinaio, be’, credo che dovremmo aver raggiunto un punto di maturazione artistica eccellente.” A me, che ho avuto la fortuna di assistere allo spettacolo, se non alla prima, alla seconda esibizione, erano già piaciuti moltissimo allora, quindi m’immagino adesso. “Sono sempre più fratello e sorella – scherza Cristiano Brizzi –, dicono loro…”. Uno spettacolo corale “Comunque il nostro lavoro in toto è corale – aggiunge Giuseppe Arone –, testo, invenzioni artistiche, idee, qualsiasi cosa è il frutto d’un gruppo di professionisti seri e preparati di cui potete trovare informazioni nel nostro sito: www.medicidynasty.com”. Cari lettori di TuscanyPeople, se il martedì sera vi capita di guardare la serie televisiva sui Medici con Dustin Hoffman e volete godervi uno spettacolo che differisce da essa per tempi, intenti, modalità e temi, non dovete perdervi Medici Dynasty Show (sul sito trovate i giorni delle repliche e gli orari), basta essere in grado di comprendere un inglese medio per apprezzarlo, e poi chissà, un uccellino mi dice che presto potrebbe essere rappresentato anche in italiano… Buona visione a tutti e tutte! 📍PER APPROFONDIRE: 👉 “Teatro di città”: a Firenze il teatro fuori dal teatro 👉 Dietro le quinte del Teatro della Pergola 👉 Il Teatro del silenzio in Toscana La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Photo Credit: ©Enrico Lanari e ©Cristoph Jackschies Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreVieri Tommasi CandidiScrittore & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/medici-dynasty-show-teatro-firenze/" width="100%" count="on" num="3"]