27 Aprile 2014 2016-06-30T11:32:37+02:00 “Mentoring Stories”: un racconto di mentoring e sport TuscanyPeople Tommaso Baldassini Download PDF Share: Vi presentiamo il primo racconto di “Mentoring Stories”, la nuova rubrica settimanale di Tuscany People a cura di Matteo Perchiazzi, fondatore della Scuola di Mentoring. Questa settimana raccontiamo la storia di R. e G., fatta di mentoring e sport. Mentoring stories: un racconto di sport e libertà “R. ho 48 anni , un percorso di studi limitato alle scuole medie inferiori e successivamente tante difficoltà di salute che non mi hanno permesso di avere delle esperienze di lavoro continuative e tali da insegnarmi una vera professione. In passato infatti ho fatto per brevi periodi solo dei lavori generici in agricoltura e in edilizia. L’Associazione sportiva Aurora Sono un malato psichico e attualmente sono seguito dai Servizi pubblici specialistici della ASL e vivo in una casa-famiglia a Prato. Attraverso i miei operatori ho conosciuto l’Associazione sportiva Aurora e sono entrato in un progetto di Inserimento al lavoro presso l’Animal House, una fattoria dell’Associazione. All’interno della fattoria faccio lavori agricoli e qualche volta mi occupo degli animali in pensione. Sono molto contento di questa esperienza perché ho incontrato tante persone e mi sono fatto degli amici con cui faccio attività divertenti. Tra gli altri ho conosciuto G. che mi ha coinvolto nel progetto di mentoring e sport e con lui ho iniziato a giocare a rugby. Sono stato molto contento di questo invito, perché mi ha permesso di conoscere meglio questa attività che mi piace molto, di consolidare tanti rapporti umani e di giocare in una squadra che ha voglia di fare anche delle gare, anche fuori Prato.” Mentoring stories: il racconto di G. “G. ho 21 anni, sono diplomato in Ragioneria e sono venuto in contatto con l’Associazione Aurora durante gli studi superiori . Con gli operatori dell’Associazione, vincendo una borsa di studio, ho partecipato in qualità di accompagnatore a due viaggi in India con i malati psichiatrici e gli operatori della ASL di Prato. Queste esperienze sono state così importanti per me che alla fine della scuola ho deciso di intraprendere il Servizio Civile a servizio dell’Associazione e sono stato assegnato a seguire i pazienti inseriti nell’ “Animal House”. L’Animal House è una iniziativa molto significativa che consiste in una Fattoria didattica in cui sono allevati animali da cortile e fattoria, e in una Pensione per animali di affezione. Nella struttura lavorano alcuni malati psichiatrici e alcuni detenuti in regime di fine pena coordinati dai volontari dell’Associazione. In parallelo ho iniziato a partecipare saltuariamente anche alle attività sportive organizzate dall’Associazione sempre in un contesto misto di associati e malati psichiatrici. L’importanza del Mentoring Uno dei miei responsabili all’inizio dell’anno mi ha presentato il progetto del Mentoring invitandomi a partecipare e io ho aderito con interesse perché ero curioso di conoscere un metodo nuovo e diverso per sviluppare gli obiettivi educativi che l’Associazione mi affida. Conoscevo R. per l’attività condivisa nella Fattoria e l’accoppiamento per il Mentoring è stato sicuramente riuscito perché si è stabilito da subito un’ottima relazione e in più R. è fortemente motivato a questo tipo di attività sportiva.” Vi saluto e ci vediamo la settimana prossima sempre con “Mentoring Stories” ovviamente su Tuscany People, persone e storie dalla Toscana, la guida completa agli eventi, al lifestyle, alla moda e al lusso ovviamente Made in Tuscany. Scuola Italiana di Mentoring Download PDF Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany Commenti Commenti