Montalcino è una splendida cittadina di appena cinquemila abitanti in Val d’Orcia, in provincia di Siena. Lo splendido borgo di origine medievale ha come sfondo un caratteristico paesaggio ricco di fascino, per le sue verdi colline, ideale per passare un indimenticabile weekend in Toscana.

La storia di Montalcino

La sua storia inizia nella lontana epoca etrusca, quando era abitata da piccoli nuclei di popolazione. La prima volta che troviamo il nome di Montalcino nelle fonti storiche risale all’814, in un documento che legittimava la cessione della zona sotto il monte Lucini all’Abbazia di Sant’Antimo, da parte dell’imperatore Ludovico il Pio.

Ma il primo vero e proprio borgo della cittadina risale al X secolo, a causa di un flusso migratorio dalle zone vicine, che si estese fino ad assumere la conformazione definitiva che ancora oggi possiamo vedere.
Montalcino gode di una posizione privilegiata, poiché si trova su una collina che permette di dominare dall’alto tutta la zona sottostante, fornendole un enorme vantaggio dal punto di vista militare, potendo controllare eventuali attacchi da parte di invasori.

Montalcino è un borgo della Val d'Orcia, Siena, che, oltre al famoso Brunello, offre antichi palazzi e caratteristiche vie, ideali per un weekend in Toscana

Sotto la città di Montalcino passava inoltre la via Francigena, l’importante arteria di collegamento che conduceva da Roma alla Francia. Per questo motivo sia Siena che Firenze erano molto interessate ad acquisire il controllo su questo piccolo borgo e nel 1260 la cittadina venne coinvolta nelle ostilità tra le due grandi città.

Guelfi e Ghibellini si alternarono alla guida di Montalcino per tutto il periodo medievale, ponendo la città all’interno delle lotte intestine tra le due fazioni. Dopo un breve periodo in cui diventò una Repubblica, governata dai nobili senesi scappati dalla loro città natale ormai caduta, Montalcino fu annessa al Granducato di Toscana e continuò a farvi parte fino all’Unità d’Italia del 1861.

Famosa in tutto il mondo per le pregiate qualità di uve sangiovese grosso che vi vengono coltivate, Montalcino è ricca anche di monumenti di grande importanza storica e artistica, che attirano visitatori e turisti da ogni parte del mondo.

 

La fortezza di Montalcino

Montalcino è un borgo della Val d'Orcia, Siena, che, oltre al famoso Brunello, offre antichi palazzi e caratteristiche vie, ideali per un weekend in Toscana

Il primo nucleo originario della fortezza di Montalcino risale al 1200, su cui in seguito venne eretto un nuovo castello da Mino Foresi e Domenico di Feo. La posizione sopraelevata di questo edificio permetteva una vista strategicamente favorevole per la difesa militare. Era possibile controllare l’immediato intorno della fortezza, così da preparasi in tempo in caso di attacchi nemici.

Verso la metà del 1500 fu uno dei fulcri della resistenza dei nobili appartenenti alla Repubblica di Siena contro la famiglia dei Medici. In questa occasione fu infatti eretta la parte dello sperone esterno. Oggi è possibile visitare l’intera struttura, così da poter ammirare lo splendido panorama che si vede da lassù.

Palazzo dei Priori

Questo meraviglioso palazzo storico ospita la sede del Consiglio Comunale di Montalcino, si trova sulla piazza principale del borgo, ovvero Piazza del Popolo, sulla quale domina con la sua torre altissima e stemmi in marmo che ricordano le famiglie che hanno governato qui.

Risale al periodo tra il XIII e il XIV secolo e ha in sè elementi che ricordano molto lo stile dell’architettura di Siena.
Al piano terra presenta un porticato composto da caratteristiche volte ribassate, dove possiamo trovare anche la statua di Cosimo I de Medici, opera di Giovanni Berti.

Montalcino è un borgo della Val d'Orcia, Siena, che, oltre al famoso Brunello, offre antichi palazzi e caratteristiche vie, ideali per un weekend in Toscana.

Museo civico e diocesano

All’interno dell’ex convento di Sant’Agostino troviamo uno splendido Museo Civico. Dopo diverse operazioni di restauro, l’amministrazione comunale ha potuto riunire il Museo Diocesano e quello Civico, unificando così il tutto in un percorso interessante per il visitatore dal punto di vista artistico e culturale.
In questo museo è possibile infatti ammirare una collezione che testimonia tutta la produzione artistica di Montalcino che va dal lontano Medioevo all’epoca contemporanea.

Museo della Bottiglia e del Vetro

Poiché Montalcino è nota alla maggior parte delle persone per i suoi vini pregiati, non poteva mancare un Museo della Bottiglia e del Vetro per imparare qualcosa di più rispetto a ciò che si sente dire in genere. Posto all’interno del Castello Banfi della famiglia italo americana Mariani, il Museo contiene molti oggetti che testimoniano come si è evoluta la tecnologia del vetro, a partire dal V secolo a. C. fino ad oggi.

Antiche bottiglie anticamente usate per il vino, bicchieri e opere riguardanti sempre lo stesso tema, ornano le sale espositive di questa struttura museale così particolare ma che è fortemente legata al territorio. Addirittura è possibile ammirare un’opera del noto artista Pablo Picasso, ovvero “la Portatrice”, insieme a manufatti veneziani in vetro molto preziosi.

Abbazia di Sant’Antimo

Montalcino è un borgo della Val d'Orcia, Siena, che, oltre al famoso Brunello, offre antichi palazzi e caratteristiche vie, ideali per un weekend in Toscana.

Tra tutte le bellezze artistiche made in Tuscany che possiamo ammirare a Montalcino, l’Abbazia di Sant’Antimo è forse la più suggestiva. Posta in una zona isolata della Val d’Orcia, questa splendida Abbazia dal caratteristico stile architettonico romanico, ricorda molto le abbazie della Nord Italia.

Secondo una leggenda, pare che fu costruita dall’Imperatore Carlo Magno che stava percorrendo la via Francigena per tornare in Francia dopo un pellegrinaggio a Roma. Poichè rischiò di contrarre la peste a causa dell’epidemia che imperversava in quel periodo, fece un voto per la fine di questo brutto male che si stava diffondendo sempre di più. Al termine dell’epidemia, fece erigere l’Abbazia nel luogo dove aveva chiesto la grazia.

La struttura che oggi vediamo non è quella originaria, dato che è stata ritoccata negli anni, fino ad essere restaurata nel 1992. Oggi è di competenza dell’ordine dei Canonici di Sant’Antimo, seguaci di Sant’Agostino.

 

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