19 Gennaio 2016 2022-09-09T10:10:23+02:00 Monteriggioni che “di torri si corona” TuscanyPeople Silvia Baldassini Share: 2 / 4 – Monteriggioni tra Storia e Leggenda Monteriggioni nella Divina Commedia Vi giunsi un’estate, quasi per caso, ma poi mi resi conto di essere stata in qualche modo chiamata. Io e il mio fidanzato volevamo solo trascorrere qualche giorno in una località amena e silenziosa; ma non sapevamo che avremmo fatto un tuffo in una vita precedente, quando le dame vestivano di broccato e i cavalieri rischiavano la loro stessa vita per difendere i valori sacri sui quali avevano fatto giuramento. Naturalmente conoscevo le parole di Dante. L’Alighieri fu realmente impressionato da questa imponente struttura che poté osservare nel corso di una violenta battaglia, e che utilizzò per definire l’aspetto di Nembrotto, Fialte e Anteo, gli enormi giganti infissi nella voragine di Malebolge, durante la sua discesa nel nono cerchio dell’Inferno. Per la verità la sua similitudine non voleva rappresentare un luogo orribile e spaventoso ma, al contrario, maestoso, potente: e infatti, quando si giunge in vista del borgo, il cuore non può non fare un balzo. La cinta muraria è praticamente intatta, così come fu costruita nel XIII secolo. Ci sono anche leggende che narrano di cunicoli segreti e passaggi sotterranei che mettevano in comunicazione il castello con le vicine fortificazioni, addirittura si racconta di una strada che portava fino a Siena. La lotta tra Siena e Firenze A quei tempi imperversavano fiere lotte tra la città di Siena e quella di Firenze: Monteriggioni, il cui nome viene dal latino Montis Regis, e doveva essere un antico possedimento longobardo, venne trasformato in una fortificazione che, ieri come adesso, vegliava sulla via Francigena, strada fondamentale che da Canterbury arrivava fino a Roma, la Città Santa, per poi proseguire verso la Puglia, dove si trovavano i porti d’imbarco per la Terrasanta, meta di pellegrini e crociati. Oggi l’occhio si fa incantare dalla dolcezza dei declivi, dai panorami argentati di ulivi e vigneti, mentre a quei tempi invece il circondario era infiammato da lotte feroci. Si dice infatti che i circa 570 metri di mura che cingono il borgo avessero fossati e ponti levatoi a scopo difensivo e che nei fossati venissero accesi grandi fuochi per respingere i nemici. Leggi anche: 25 Marzo 2020: nasce il Dantedì, la giornata in memoria di Dante Alighieri Perché Monteriggioni cadde? Scoprilo a pagina 3 Share: Informazioni sull'autoreSilvia BaldassiniBlogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/monteriggioni-week-end-toscana/" width="100%" count="on" num="3"]