4 / 4 – Tutto il fascino di Monteriggioni in un magico fine settimana

Un weekend a Monteriggioni

Era estate, faceva molto caldo, ma di sera l’aria si faceva più fresca e centinaia di lucciole illuminavano le campagne intorno. Presso l’Antico Uliveto, l’agriturismo dove avevamo trovato alloggio, l’illusione di trovarsi in uno spazio sospeso nel tempo era intatta tanto quanto all’interno del borgo, dove in quei giorni si stava svolgendo una delle feste più importanti del luogo.

La festa medievale di Monteriggioni non è semplicemente una rievocazione storica. Quando si varca la porta Franca, orientata verso Roma, ci si accorge che il borgo non si è vestito a festa, nè sta offrendo uno spettacolo ad uso e consumo dei turisti. Vi assicuro che non mi sentivo affatto una turista: mi sembrava di essere tornata a casa. I giocolieri si esibivano in piazza, i mangiatori di fuoco illuminavano le vie a giorno, perché non c’era illuminazione elettrica ma solo torce utili a dissipare le tenebre che i secoli avevano accumulato agli angoli della case.

Monteriggioni è un borgo fortificato completamente intatto in Toscana immerso tra le dolci colline del Chianti senese, scenario della Festa Medievale

Come in una di quelle fiabe dove tutti dormono finché le fate non svegliano la principessa caduta vittima di un incantesimo, così Monteriggioni in quelle sere sembrava risvegliata, come se un mago avesse recitato una formula magica e l’avesse ridestata dal sonno del tempo, riportandola agli antichi splendori. Dopo esserci rifocillati all’ Osteria SoloperPassione nella località di Santa Colomba e aver gustato alcune delle tipicità del posto, con il palato ancora pieno del gusto inconfondibile dell’amabile Chianti Classico, l’illusione di aver fatto un tuffo indietro nel tempo era davvero perfetta.

Ci aggiravamo all’interno delle strette strade, che molto evidentemente non erano state costruite pensando alle automobili, ma erano state ideate per essere percorse a piedi, o al massimo sul dorso di un superbo destriero. E vidi davvero cavalieri sfilare davanti a me e artigiani riaprire le loro botteghe dove, per secoli, avevano praticato i loro mestieri.

Arco di entrata neol borgo toscano di Monteriggioni

C’era la luna e insieme a essa centinaia di stelle, e sembrava che mai Monteriggioni avesse ceduto la sua fiera indipendenza alla superba Firenze: fu come se i secoli scorressero a ritroso e ci riportassero in un tempo in cui la vita era più dura e c’erano meno comodità, ma i rapporti umani erano più veri e l’uomo e il territorio erano legati in modo imprescindibile e duraturo.

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