Nella nuova era dell’empowered costumer lo storytelling aziendale è diventato il fulcro della comunicazione d’impresa che affonda le radici nella brand identity

1 / 6 – C’era una volta l’antichissima pubblicità martellante che lasciò il posto allo storytelling

Di cosa parliamo in questo aritcolo:

  • Il salto quantico della comunicazione
  • Chi è l’empowered customer
  • L’azienda si trasforma in community
  • Cosa significa oggi storytelling: il brand identity
  • Due categorie di storie: le macro e le micro
  • Marketing, vendita e post-vendita
  • Strategia per una produzione di contenuti rilevanti

Ormai lo sappiamo, non esiste più l’obsoleta pubblicità martellante che ti consigliava, anzi t’imponeva, di comprare un prodotto, perché così doveva essere, perché l’azienda si autocelebrava come la migliore sul mercato senza altre spiegazioni, perché altrimenti eri uno sfigato senza futuro, et cetera. E non esiste più questa pubblicità perché gli antichi consumatori affetti da bulimia da acquisto selvaggio sono ormai scomparsi per lasciare il posto ad acquirenti sempre più smaliziati, che sanno scegliere con discernimento, competenza, e last but non least, che non hanno più nemmeno tanto bisogno di tutto, come accadeva, ad esempio, fino agli anni ’80.

Immagine rappresentante il concetto di storytelling

Ecco perché già dagli anni ’90, ma in special modo a partire dagli anni Duemila, le aziende hanno iniziato a costruirsi un’identità vera e propria da commercializzare insieme ai prodotti; dapprima una striminzita carta d’identità, poi via via un racconto sempre più dettagliato, interessante, emozionale, esperienziale. E così è nato lo storytelling aziendale, la narrazione dell’azienda a tutti gli effetti, con l’inevitabile umanizzarsi di un’entità astratta che invece è fatta di persone, di storie, di sentimenti, di emozioni, di sogni, di ambizioni e non ultimo, usando una parola che negli ultimi tempi ha assunto un significato sempre più pregnante, di visioni.

Sì perché dagli anni Duemila in poi l’acquirente non ha più domandato: cosa mi vendi? Ma: chi sei? perché dovrei comprare da te invece che da lui? che valore aggiunto mi dai, al di là dei tuoi prodotti che possono essere simili ad altri? E le aziende di conseguenza hanno dovuto iniziare a rispondere a domande che prima sarebbero state inconcepibili da parte di un consumatore. Sono state costrette, appunto, a costruirsi addosso una storia credibile da vendere come fosse “il libro dell’azienda”, in cui a un tratto una figura piatta, bidimensionale, acquisiva una profondità, una tridimensionalità molto più umana.

Ma perché nemmeno il vecchio storytelling basta più? Scoprilo a pagina 2

Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi
Scrittore & Ambassador of Tuscany
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