5 / 6 – Storie diverse per una stessa identità

Due categorie di storie: le macro e le micro

Le macro storie sono quelle che stanno alla base dell’azienda stessa e la definiscono come tale. Il logo, le linee guida, certo, ma anche la storia dei fondatori, dei valori in cui credono e della loro missione come imprenditori: i motivi per cui l’azienda esiste. Si tratta di tutti temi da non sottovalutare perché definiscono, oltre al resto, anche il comportamento dei manager, dei dipendenti e le relazioni commerciali tra i fornitori. Sono inoltre alla base della motivazione: donano un grande senso di identità aziendale, sono la bussola con cui orientarsi.

Le micro storie rappresentano invece la benzina della nostra strategia di comunicazione e storytelling: sono l’approccio del day-by-day col quale teniamo sempre vive le macro storie. Si tratta di quelle piccole azioni di comunicazione che utilizziamo per rinfrescare di continuo il ricordo della nostra azienda nella testa dei nostri clienti: un blog aziendale è un esempio perfetto. Riusciamo a essere rilevanti se rimaniamo in qualche modo fedeli ai nostri valori.

Logicamente le micro storie non possono contraddire quelle macro per non generare incoerenza. Devono essere, al contrario, una loro perfetta estensione perché quello che cerchiamo, il nostro obiettivo, è proprio la coerenza.

Per approfondire: Come aprire un B&B in Toscana: tutto quello che c’è da sapere

Concetto di storytelling: mano mostra un foglio illustrato

Marketing, vendita e post-vendita

Se consideriamo marketing, vendita e post-vendita come 3 elementi distinti di uno stesso processo, è logico che le storie di vendita debbano essere diverse da quelle iniziali di marketing. Esistono almeno 3 tipi di storie attraverso cui migliorare la relazione, e quindi chiudere più trattative possibile:

1. Le storie per empatizzare col cliente. Sono storie che non devono risultare auto-celebrative e che dovrebbero avere come protagonista una persona con cui magari l’ascoltatore entrerà in contatto prima o poi.
2. Le storie basate su insight. Ossia storie che hanno un riscontro nella realtà del mercato o nella realtà dei nostri clienti. Rientrano in questa categoria, ad esempio, le case histories.
3. Le storie per chiudere una trattativa. È il momento in cui l’attenzione dei clienti si sposta da ora a quello che verrà dopo. Come sarà la sua vita “poi”? Quali storie possiamo raccontargli per fornirgli un’anteprima di come sarà il rapporto con la nostra azienda?

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Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi
Scrittore & Ambassador of Tuscany
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