2 / 4 – C-ucina: incrocio di culture a territori

Uno spazio dove tutto è possibile

Per C-ucina la collaborazione con piccole aziende e la ricerca di filiere molto corte è importante, ma senza per questo fossilizzarsi sul km0 a tutti i costi. Anzi, C-ucina è proprio uno spazio dove i territori, anche molto lontani, si incrociano, come nel caso della cultura berbera marocchina da cui viene mutuato l’approccio alla costruzione del piatto, tanto quanto l’utilizzo delle spezie. Allo stesso tempo, tuttavia, si fanno sentire sui titolari le influenze parentali parmigiane e valdarnesi.

Qui per ora si viene a pranzo e cena, nonostante presto, con cadenza settimanale, si potrà fare anche la spesa: dal sale di Trapani alle mandorle al miele.
Già in embrione, ecco che sta nascendo lo spazio dedicato alla libreria, gestito da Maddalena e Pietro, e per ora focalizzato su libri legati al cibo e alla cucina. L’ambiente è ampio e luminoso e il leitmotiv è il legno di castagno. In futuro ci sarà anche un inusuale dehor per spalancare l’interno verso la città, quasi una piazza che invita a fermarsi.

Tavola apparecchiata a C-ucina, nuovo locale gourmet a Firenze

Il menù di C-ucina

Il menu di C-ucina muta day-by-day. Le proposte sono semplici ma con una loro logica: uovo alla berbera; aringa con cappuccio e rafano; cavolfiore tostato sul ferro come un cous cous; panino con l’inzimino ligure; culaccia con finocchi; kofta con yogurt e menta. Mentre, per i dolci, segnaliamo sbrisolona e torta di mele. C’è anche un servizio delivery (o asporto), anche se a raggio molto limitato.

Ma ci sono state altre nuove aperture di locali a Firenze? Scoprilo a pagina 3

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Tommaso Baldassini Editore
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