19 Ottobre 2020 2020-10-19T11:16:39+02:00 Oasi WWF: Lago di Burano, primo grande tassello di conservazione della biodiversità TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: In Toscana esistono ben 17 Oasi del WWF tra cui la Riserva Naturale del Lago di Burano, splendida area protetta nella Maremma grossetana. Il Lago di Burano e il concetto di Oasi Diciamolo subito, il concetto di oasi, che richiama alla mente paesaggi esotici di giganteschi deserti con in mezzo un puntino verde pieno di palme e acqua, quasi un miraggio in mezzo a tanta aridità, è bello, affascinante, ma possiede anche un rovescio della medaglia. Sì perché se quel puntino verde trasmette un senso di sollievo, di freschezza, di ristoro, significa anche che tutt’intorno non c’è niente, né piante, né animali (tranne quelli che riescono a sopravvivere), né uomini (tranne quelli di passaggio). Ma mentre in un deserto l’immagine è giustificata da un clima impietoso di caldo estremo, ossia un fatto naturale, quando si parla di oasi a latitudini completamente diverse, le cose cambiano, e ci si domanda: perché quel luogo, in questo caso il Lago di Burano, viene definita un’oasi naturale, mentre la zona circostante (allargabile all’infinito), no? Lascio la domanda in sospeso per ritornarvi in fondo. Cos’è un’oasi naturale protetta In senso lato, un’oasi è un’area naturale protetta per la conservazione di un habitat di particolare interesse floristico e faunistico e per la salvaguardia della sua biodiversità. In senso stretto, invece, un’oasi è “destinata al rifugio, alla riproduzione e alla sosta della fauna selvatica”, e vi è proibita la caccia, a eccezione di motivi di controllo delle specie faunistiche in sovrannumero, e allora, in questo caso, si parla di oasi di protezione. La protezione di un’area naturale è necessaria in zone che presentano criticità ambientali e che quindi non potrebbero garantire a lungo la conservazione delle specie faunistiche presenti. Le associazioni ambientaliste che gestiscono le oasi La gestione delle oasi italiane è storicamente affidata alle associazioni ambientaliste. Tra gli enti privati che gestiscono le oasi spiccano associazioni pioniere come la Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), il World Wild Fund for Nature (WWF), Pro Natura e Legambiente. Le Oasi del WWF Italia Tra le oasi italiane più importanti ci sono quelle gestite dal WWF Italia: 106, distribuite in tutte le regioni, per un totale di 31.000 ettari di territorio protetto, di cui 6.500 ettari appartengono direttamente al WWF. Particolarmente note tra le oasi del WWF in Toscana, sono quelle della Laguna di Orbetello e del Lago di Burano, in Maremma. Quest’ultima è la prima in assoluto, istituita in Toscana nel 1967 per contrastare l’attività venatoria indiscriminata e il rischio di estinzione di alcune specie. La Riserva Naturale del Lago di Burano La Riserva naturale del Lago di Burano si trova nella Maremma grossetana, nel comune di Capalbio, e si estende su una superficie di 410 ettari compresi tra Ansedonia e il Chiarone, di cui 140 occupati dal lago. Si tratta di un lago salmastro costiero, lungo circa 3 km, e separato dal mare da un doppio cordone di dune sabbiose. Sul lago “vigila” la Torre di Buranaccio, una fortificazione realizzata al tempo dello Stato dei Presidi, a metà del XVI secolo. Visitare la Riserva del WWF Le visite al Lago di Burano vengono organizzate dal WWF: vi si trova un sentiero natura con vari punti di osservazione costituiti da torri di avvistamento e capanni osservatori. Inoltre sono presenti percorsi natura didattici, un giardino delle farfalle, un osservatorio per la visione notturna dei mammiferi e un centro visite dotato anche di foresteria. Il percorso permette la visita anche alle persone diversamente abili. Flora e fauna del Lago di Burano La Riserva del Lago di Burano, oltre ad annoverare specie stanziali, è un importante luogo di svernamento e di sosta di un gran numero di uccelli. Gli uccelli Vi si possono infatti osservare aironi cenerini, oche selvatiche, gabbiani, fenicotteri, beccapesci e tarabusi. Nel canneto vivono numerosi usignoli di fiume, cannareccioni, castagnoli, forapaglie e migliarini di palude. Diverse anche le specie di anatre, come i moriglioni e le morette. Tra i rapaci troviamo i falchi pescatori, i falchi di palude, gli sparvieri, le poiane, le aquile anatraie, i gheppi, e altri. I mammiferi Nella macchia, e tra le radure sabbiose della duna, vivono daini, caprioli e cinghiali, tassi, istrici, puzzole, conigli selvatici, volpi, faine, donnole e ricci. I rettili Tra i rettili, testuggini terrestri e palustre, vipere, saettoni, cervoni, biacchi, lucertole e ramarri. La flora della Riserva Per quanto riguarda la flora del Lago di Burano, la macchia è molto ricca, a tratti impenetrabile, con soldanelle di mare, gigli di mare, santoline, cespugli di ginepro, mirto e lentisco, fillirea ed erica, mentre la foresta è composta da sughere, aceri, lecci e roverelle. Le attività del WWF Il complesso e articolato sistema di aree protette del WWF, il primo in Italia gestito da un’associazione privata, e tra i primi in Europa, gestisce tantissime attività e progetti, a livello nazionale e locale per difendere le riserve: dall’ecoturismo alle vacanze natura, dalla tutela legale dei parchi ai programmi di educazione, fino alla formazione e all’informazione ambientale. Il progetto “Oasi d’Autore” In quest’ottica, alla scuola media Ulderico Sacchetto di Roma, il progetto “Oasi d’Autore” lo straordinario street artist Moby Dick (lo abbiamo conosciuto a Firenze, per lo spettacolo “Lo Specchio Magico“), ha trasformato le pareti dell’istituto in un paesaggio naturale abitato da lupi, lontre, fenicotteri e tassi, così da portare una piccola parte della biodiversità delle Oasi WWF nel cuore delle città e avvicinare anche i più giovani alla conoscenza della natura che li circonda. Oasi protette: i musei della natura È bello il Lago di Burano, no? In generale le aree naturali protette lo sono, chi potrebbe negarlo? Eppure, riprendendo, come promesso, la domanda iniziale, e rispondendo con altre domande a cui ogni lettore potrà a sua volta fornire la propria risposta: perché abbiamo bisogno delle oasi naturali? Perché abbiamo bisogno che delle pur lodevolissime associazioni private si preoccupino di tutelare la natura, la biodiversità, l’ambiente, ossia la nostra casa, il nostro sostentamento, la nostra storia, in poche parole: tutta la bellezza allo stato puro che ci circonda? Quanto ci siamo allontanati da noi stessi, dai veri noi stessi, per arrivare al punto di dover salvaguardare soltanto delle piccole oasi di territorio, quasi dei circoscritti musei di quello che fu e che non è più? Conosci un Artigiano, un Oste, un Imprenditore in genere, che per te ha valore? Se Sì, teniamoci in contatto, ci sono tante possibilità. 📍PER APPROFONDIRE: 👉 La Toscana, fiore all’occhiello di biodiversità 👉 Oasi WWF Padule Orti Bottagone, la riserva naturale alle porte di Piombino 👉 Lago di Massaciuccoli e l’Oasi della LIPU La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! 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