Coltivare l’orto a gennaio: scopri cosa fare e cosa coltivare durante l’inverno. Proteggi le piante dal freddo per ottenere buoni raccolti.

Orto a gennaio: un mese tranquillo ma preparatorio per ciò che verrà

Freddo, gelo, neve, temperature proibitive, gennaio non è esattamente il mese ideale per dedicarsi alla coltivazione dell’orto, ma non è neppure giusto fermarsi e attendere tempi migliori. Se uno dei buoni propositi per l’anno nuovo è la cura dell’orto, i trapianti da fare non sono molti e la coltura protetta è da prediligere, specie se si vive in una zona fredda. Gennaio, tuttavia, è il mese perfetto per dedicarsi a quel che altrimenti si trascurerebbe se l’orto fosse in piena attività. Scopriamo allora insieme cosa piantare a gennaio e quali sono i lavori da fare in questo periodo dell’anno.

Cavolo cappuccio pronto per la raccolta in un orto

Cosa piantare a gennaio nell’orto in Toscana?

Rispondere alla domanda “cosa piantare nell’orto a gennaio in Toscana” non è semplice, visto che molto dipende dalle caratteristiche della zona in cui si vive. Se l’inverno è rigido e le temperature scendono abitualmente sotto lo zero, probabilmente il terreno dell’orto sarà ghiacciato, e allora il consiglio è di rimandare il trapianto ai mesi più caldi.

Se invece si vive in una zona in cui il clima è più mite, tra le colture che possiamo mettere a dimora in pieno campo ci sono le cosiddette “bulbose”, ovvero tutte quelle verdure che crescono sotto terra, e che per questo non temono le gelate superficiali del terreno: carote, aglio, cipolle, scalogno e porri.

Altri ortaggi e verdure che possiamo coltivare in questo periodo dell’anno, avendo cura di proteggerli dal freddo, sono: asparagi, cavolfiori, sedano, crescione, spinaci, erba cipollina, fave, timo, prezzemolo, radicchio, ravanelli e valeriana. Possiamo coltivare anche il basilico, la lattuga, le melanzane, i meloni, i peperoni, i pomodori, i piselli e il finocchio: dopo la semina in ambiente protetto, però, sono da tenere sotto terra.

Se il clima lo permette, si può tentare di anticipare a fine gennaio gran parte delle semine delle colture tipiche dell’estate. L’importante è mantenere la coltivazione in ambiente protetto fino alla fine del mese di marzo. Qualunque ortaggio o verdura si scelga di coltivare nell’orto, bisogna ricordarsi di proteggerla sempre, ricorrendo all’utilizzo di tunnel o teli di copertura in TNT.

Per approfondire: Toscana ed agricoltura biologica, un matrimonio vincente

Carote in terra in un campo coltivato con agricoltura biodinamica

La semina in semenzaio a gennaio in Toscana

A gennaio, in Toscana, soprattutto laddove non è possibile eseguire la semina diretta a causa delle temperature eccessivamente rigide, è consigliata la semina in coltura protetta. Una delle tecniche più diffuse e apprezzate è la semina in semenzaio. Bisogna sistemare i semi in un terriccio soffice, sterile e sciolto e, una volta che le piante avranno sviluppato circa 4-6 foglie, in base alla varietà, vanno trasferite nell’orto. È necessario ricordarsi di sistemare il semenzaio in un luogo riscaldato per favorire la germinazione e accelerare le tempistiche naturali. La protezione delle colture in pieno campo, coi teli di copertura in TNT, rimane una valida alternativa se non si ha tanto tempo da dedicare alla semina in semenzaio.

Come preparare il terreno alla semina di gennaio in Toscana

Preparare il terreno ad accogliere semine e trapianti è indispensabile. A gennaio è molto probabile che il terreno sia umido o bagnato: lavorarlo quando è in queste condizioni è altamente sconsigliato. Meglio attendere che si asciughi bene prima di mettersi all’opera e, se notiamo che è piuttosto pesante, eseguiamo interventi a bassa intensità per evitare che si sfaldi in grosse zolle di terra.

L’operazione senza dubbio più importante da compiere è la somministrazione del concime. Se non si vuole ricorrere all’utilizzo di concimi artificiali, possiamo rendere il terreno più fertile adottando una tecnica tipica della tradizione contadina: prima del trapianto o della semina di ortaggi e verdure, effettuiamo un’aratura di circa 30-40 centimetri e interriamo un fertilizzante organico (un bel letame maturo è l’ideale). Anche del compost va bene, a patto che sia perfettamente decomposto e che sia a tutti gli effetti terriccio fertile. Ricordarsi che bandire l’uso di fertilizzanti chimici è un ottimo modo per ridurre gli sprechi e gustare frutta e verdura più sana.

Contadini lavorano un campo con metodi di agricoltura biodinamica

La raccolta della frutta e degli ortaggi a gennaio in Toscana

Gennaio è il mese perfetto per raccogliere tantissimi frutti. Tra la fine di dicembre e l’inizio dell’anno nuovo, infatti, l’agrumeto vede la maturazione di arance, pompelmi, cedri, limoni, mandarini e clementine. Per quanto riguarda la raccolta nell’orto, invece, gennaio è il mese di cavoli, verze, spinaci, ravanelli, sedano, radicchio, bietole e finocchi. A trarre giovamento dalle gelate sono soprattutto il cavolo nero e le verze: tendono ad essere più croccanti e gustosi!

A gennaio si possono raccogliere anche carciofi, cardi e tuberi, come il topinambur e la pastinaca. Questo periodo dell’anno, inoltre, è il momento perfetto per la raccolta delle insalate invernali che vengono coltivate nei tunnel, come le cicorie, le carote e la lattuga da taglio. Non dimentichiamoci nemmeno delle erbe aromatiche: rosmarino, timo, origano, alloro e salvia si raccolgono proprio a gennaio, e sono perfette per impreziosire le pietanze.

Altri lavori da fare nell’orto a gennaio in Toscana

I lavori che si possono fare a gennaio nell’orto sono davvero numerosi. È infatti il mese ideale per provvedere alla manutenzione del terreno e degli attrezzi, per organizzare la disposizione degli spazi, per progettare l’orto e dividere le aiuole: questa scelta ci permette di programmare per tempo la coltivazione dei mesi successivi.

In questo periodo dell’anno si può approfittarne per sistemare gli attrezzi ed effettuare la manutenzione di quelli manuali. Anche quelli a motore, come le motozappe, necessitano di cura e attenzione: puliamo i filtri e la candela (sostituendoli in caso di bisogno) e controlliamo i livelli dell’olio. Altre attività utili da eseguire a gennaio, se il terreno non è ghiacciato, è la sistemazione dei vialetti dell’orto e dei canali di scolo, oltre che (per chi ne dispone) la manutenzione dell’impianto di recupero dell’acqua piovana.

Mandarini sull'albero

Consigli per buone letture sull’orto? Eccoli qua

Orticoltura di V. Bianco, F. Pimpini, Ed. Pàtron.
Orto facile per tutti. Tecniche, piante, calendario dei lavori, Ed. Demetra.
Progetto e realizzo il mio orto. Gli ortaggi, i materiali e le cure per un orto senza problemi. Progettare l’orto per organizzare rotazioni, semine e trapianti, Ed. L’informatore Agrario
Un anno nell’orto. Il libro-agenda di «Orto Da Coltivare» per programmare le coltivazioni, di Matteo Cereda, Ed. Gribaudo.
L’orto autoirrigante. Coltivare con poco lavoro e poca acqua, in campagna e in città, di Alessandro Ronca, Paolo Ermani, Terra Nuova Edizioni.
La Civiltà dell’Orto. La Coltivazione Elementare,di Gian Carlo Cappello, Ed. L’Età dell’Acquario.
L’arte di coltivare l’orto e se stessi, di Adriana Bonavia Giorgetti, Ed. Ponte alle Grazie.
Mettete orti sui vostri balconi. Il manuale completo per coltivare ortaggi in vaso, di Matteo Cereda, Ed. Rizzoli.
Il manuale delle serre Polytunnel. Nuova ediz., di Andy McKee, Mark Gatter, Ed. Macro Edizioni.
L’ABC dell’agricoltura organica e rigenerativa. Manuale pratico, di Jairo Restrepo Rivera, Libreria Editrice Fiorentina.

Libro aperto in penombra

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Foto cavolo cappuccio di Anna Evans su Unsplash | Foto agrumi di Lulucmy su Unsplash |

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