Ringambare

Ringambare significa recedere da una decisione che pareva presa o da una promessa che sembrava solida. Deriva da gamba (dal gr. καμπή “campé” = giuntura, attraverso il lat. tardo gamba), ossia tornare indietro sulle proprie gambe e, per estensione, sui propri passi: e tu ha’ ringambato ben bene, eh? Dovevi spaccare i’mondo, e invece… Ovvero: sei proprio tornato indietro sui tuoi propositi, eh? Dovevi fare chissà cosa, e invece… Magari pronunciato con tono di profonda delusione per la mancata realizzazione dell’intenzione.

Gambe appoggiate al muro su muro

Sei un tegame

A Livorno tegame è una ragazza dai modi alquanto disinibiti, di animo libertino. Il termine trae origine nell’immagine metaforica del recipiente da cucina che le ragazze di facili costumi richiamano per analogia: dal tegame ognuno può attingere col proprio mestolo. Il tegame si riconosce oltre che per gli atteggiamenti espliciti (tegameggiare), anche per l’abbigliamento e l’apparenza che tende ad attrarre su di sé l’attenzione maschile (i tegamari ne sono i maggiori esperti).

A sua volta il termine tegame beneficia di tutta una serie di specifiche estremamente colorite:

  • tegame volante: tipo di tegame abile nello sfarfalleggiare da un maschio all’altro.
  • tegame cingolato da battaglia: tegame schiacciasassi che macina chiunque gli si pari davanti. Inarrestabile.
  • tegame invisibile: tegame nascosto sotto le spoglie d’una ragazza ingenua e timida, non gode della fama di tegame e opera furtivamente nell’ombra.
  • tegame coi manici: donna carnosa, dotata di fianchi generosi a cui tenersi nell’atto d’amore.
  • tegame con coperchio: ossia un tegame completo che fa di tutto per divertire e divertirsi.
  • tegame smanicato: tegame di scarsa qualità a cui si rompono subito i manici, ossia un tipo di donna di poverissime qualità morali.

Per approfondire: Perché si dice così? Spieghiamo “a modino” 10 espressioni tipiche toscane

Tegame di acciaio su tavolo

Cicchino

Il cicchino deriva dal francese chique, derivato di chiquer «ciccare». Ma se in italiano “cicca” è il mozzicone, l’avanzo di sigaro o di sigaretta fumata, in toscano cicchino diventa la sigaretta stessa, anche intera, e magari da rollare: “Oh, ce l’hai un cicchino?”. Ossia: “Scusa, hai una sigaretta?”

Divertente, no? Continua a scoprire altri termini tipici toscani a pagina 3

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
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