Alla scoperta del Passo della Futa, valico dell’Appennino tosco-emiliano in Mugello: cosa vedere e cosa fare in questa affascinante località montana

Geolocalizziamoci: dove si trova il Passo della Futa?

Il passo della Futa, nel comune di Firenzuola, all’interno dell’ampia Città Metropolitana di Firenze, è un valico dell’Appennino tosco-emiliano che si apre a un’altitudine di 903 m s.l.m. È attraversato dalla strada statale 65 della Futa nei pressi dell’incrocio, pochi metri a nord del valico, con la strada provinciale 116 di Cornacchiaia per Firenzuola, e separa la vallata del Mugello dalla vallata del fiume Santerno, oltre all’Appennino tosco-emiliano dall’Appennino tosco-romagnolo.

Come raggiungere il passo della Futa

Raggiunto da Firenze Barberino di Mugello tramite l’A1, si prende via Bolognese per circa 500 metri, imboccando poi la SP8. Il percorso si introduce con una certa facilità sulla SS65, che in poco meno di 8 chilometri, arriva allo scollinamento del Passo della Futa, in località Firenzuola.

Cimitero Germanico Militare sul Passo della Futa

Pillole di storia del Passo della Futa

L’antico tracciato della via Flaminia minore dell’Impero Romano sembra coincidesse col passo dell’Osteria Bruciata (mt 917) posto tra gli attuali Passo della Futa e Giogo di Scarperia.

Tracce sicure di questa via di comunicazione si ritrovano però solo verso il Duecento, e fino al Trecento, quando l’Appennino veniva valicato dai pellegrini che si recavano a Roma in occasione del giubileo voluto da Bonifacio VIII.

Con l’avvento dei Lorena, e per motivi principalmente di ordine militare e difensivo, fu realizzata una nuova via di comunicazione che univa due nuove città (Firenzuola edificata nel 1332 e Scarperia) attraverso un nuovo valico, il Giogo di Scarperia. Nel 1759 fu ultimata la Strada della Futa (Firenze-Bologna): da allora il passo è tornato a essere uno tra i più frequentati per l’attraversamento dell’Appennino.

Durante la seconda guerra mondiale il Passo venne difeso da alcune delle principali opere fortificate appartenenti alla Linea Gotica, il famigerato sistema difensivo tedesco che a lungo riuscì a frenare gli Alleati in risalita dal sud dell’Italia. Ovviamente le postazioni furono abbandonate non appena gli alleati riuscirono a sfondare sull’adiacente passo del Giogo di Scarperia nel settembre del 1944.

Il Passo fu anche incluso nel percorso di gran parte delle edizioni della Mille Miglia, dal 1927 al 1957. Dall’apertura del tratto appenninico dell’autostrada del Sole, il 3 dicembre 1960, il Passo viene prevalentemente utilizzato dagli abitanti dei paesi vicini per i loro spostamenti nell’area, e dai motociclisti.

Per approfondire: Il sentiero dei pittori nel Mugello: alla scoperta dei paesaggi che ispirarono Giotto

Cimitero germanico vicino al Passo della Futa, sull'Appennino tosco-emiliano

Il Cimitero militare germanico della Futa

Dal momento che fu teatro di cruenti scontri tra tedeschi e Alleati sulla Linea Gotica, il Passo è sede di un cimitero militare germanico. Costruito tra il 1961 e il 1969, a 950 m slm, lungo il percorso della Linea Gotica stessa, il cimitero è il più grande del nostro Paese tra quelli dedicati ai militari tedeschi caduti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Su un enorme spazio di 12 ettari ospita quasi 31.000 vittime che sono state collocate definitivamente qui dopo che alla fine della guerra furono sepolte, provvisoriamente, in oltre 2000 comuni italiani. Un grande memoriale, che ricorda le stragi belliche, a cui si giunge grazie a una salita imponente e panoramica: è il punto più elevato del luogo da cui si gode di una vista magnifica.

Quando visitare il Passo della Futa

Il periodo migliore per raggiungere il Passo della Futa è sicuramente quello che va dalla primavera all’autunno, dal momento che in inverno non sono da escludere abbondanti nevicate e forti raffiche di vento. È proprio per proteggere i viaggiatori da queste pericolose condizioni atmosferiche che si realizzò sulla sommità del Passo un lungo muro di protezione, testimonianza storica e architettonica che certifica, da svariati secoli a questa parte, l’importanza del valico nel mantenere ben salde le comunicazioni con le zone limitrofe e i trasporti di beni essenziali per la comunità.

Il Passo della Raticosa: ideale per motociclisti

Il Passo della Futa conduce anche a un’altra destinazione estremamente interessante, soprattutto per gli appassionati delle due ruote. Si tratta del vicino Passo della Raticosa, area dove predominano rilievi montuosi e colline. Ma la sua peculiarità principale risiede nel rappresentare un piacevole punto di sosta per i motociclisti. Qui, infatti, è possibile trovare ristoro e controllare la propria moto in totale tranquillità, interagendo anche con tutti i rider che convengono in loco. In altre parole, è una zona ideale per un po’ di relax, per il recupero delle energie e per socializzare con nuovi amici di avventura.

Per approfondire: La Linea Gotica a Borgo a Mozzano: un tesoro quasi sconosciuto

Passo della Raticosa sull'Appennino tosco-emiliano

Dove dormire e mangiare nei dintorni della Futa: i nostri consigli

Strutture ricettive

Villa Campestri Olive Oil Resort – Resort di Lusso in Toscana: resort di lusso con piscina all’aperto e ottimo ristorante tradizionale; Tenuta Le Tre Virtù – Resort nel Mugello: a Scarperia e San Piero, resort di lusso per un’esperienza sensoriale unica; A un passo dal passo b&b:a Pietramala, b&b che offre ottime accomodation con patio; B&B Donnini Firenzuola: a Casetta di Tiara, grazioso b&b con terrazza e 3 camere indipendenti; B&B Villa Bianca, a Scarperia, ottima location che offre camere a tema per pernottamenti con colazione.

Ristoranti

Agriturismo La Selva di Frena, a Firenzuola, un angolo dove le vecchie tradizioni e i nuovi sapori si incontrano; Chalet della Raticosa, a Firenzuola, ottimo per motociclisti, piatti della cucina toscana ma anche panini e piadine con sfiziosi salumi; Trattoria Bar Bibo, a Firenzuola, vicino al Passo della Futa, la Toscana inizia a farsi sentire con la carne che entra di diritto fra i piatti più consigliati, ma da non mancare nemmeno i celebri tortelli di patate mugellani; Ristorante La Rocca, a Firenzuola, nel cuore del centro storico, la cucina propone i piatti della tradizione toscana; Ristorante Badia di Moscheta, a Firenzuola, tradizionale cucina toscana, con specialità rigorosamente fatte in casa, in un paesaggio da fiaba.

Tenuta Le Tre Virtù in Mugello, sede del ristorante Virtuoso, 1 Stella Michelin

Caro lettore, cara lettrice, se questo articolo sul Passo della Futa ti è piaciuto potresti anche lasciarci un commento qui sotto, su FB, su IG, oppure condividerlo tramite il pulsante WhatsApp.

Inoltre, se disponi del sistema Android sul tuo Smartphone, è facile rimanere in contatto con TuscanyPeople: basta far scorrere il dito sul touchscreen della Home da destra verso sinistra per aprire Discover di Google che spesso sceglie i nostri articoli tra i più interessanti da leggere.


Foto di copertina Passo della Futa ©Christianlorenz97

Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople

Informazioni sull'autore

Marta Pintus, Vice Caporedattrice e SEO Strategist di TscanyPeople, la rivista toscana
SEO Content Strategist, Editor, Ambassador of Tuscany
[fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/passo-della-futa-cosa-vedere/" width="100%" count="on" num="3"]