Recentemente abbiamo ricevuto questo messaggio: “Carissima Redazione di TuscanyPeople, voi che siete tra gli esperti maximi di Toscana, potete spiegarmi perché Pisa non ha il mare sebbene sia stata una delle 4 Repubbliche marinare?“. Caro lettore, eccoti accontentato.

1 / 5Perché Pisa non ha il mare sebbene sia stata una delle 4 Repubbliche marinare?

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • Pisa come Venezia: una città nata sull’acqua
  • Fino a Lucca in barca
  • Il Porto Pisano
  • La sconfitta della Meloria
  • Firenze conquista Livorno

Per rispondere subito alla domanda del titolo “Perché Pisa non ha il mare sebbene fosse una delle 4 Repubbliche marinare?“:  è ovvio che Pisa, nonostante si trovi nell’entroterra, approdasse in qualche modo al mare, altrimenti non avrebbe potuto rappresentare una delle 4 celebri Repubbliche marinare, e in certi secoli arrivare addirittura a colonizzare mezzo mondo, ma poi, nel tempo, questo mare è andato perduto. Com’è successo?

Perché Pisa non ha il mare sebbene sia stata una delle 4 Repubbliche marinare? Storia di Pisa: dai Romani alla sconfitta della Meloria.

Pisa come Venezia: una città nata sulle acque

Come tutte le città fluviali, Pisa deve (soprattutto) al fiume Arno la propria affermazione sia come porto romano di primaria importanza per i traffici e per il controllo delle acque del Tirreno settentrionale, sia come Repubblica marinara, una grande potenza navale di cui ancora conserva i relitti tra le sue sabbie e i suoi fondali.

Tuttavia, all’opera dello stesso fiume Pisa deve anche in parte la propria decadenza, poiché a causa dei detriti e delle continue esondazioni il litorale si è trasformato senza sosta, le lagune sono state colmate, gli ancoraggi interrati, e la città, di fatto, si è allontanata dal mare. Ecco perché Pisa non ha il mare: l’Arno è da sempre croce e delizia della città toscana.

Pisa, nata sulle acque, in un’area che somigliava alla laguna di Venezia, non poteva non sviluppare la vocazione a navigare. In principio era un insieme di semplici attracchi, moli, lingue di terra su cui tirare in secca le imbarcazioni lungo le vie d’acqua navigabili, un unico grande sistema portuale che sfruttava una fitta rete di canali in comunicazione coi diversi rami dei fiumi che si riversavano a ventaglio in quella che oggi è la piana alluvionale di Pisa, con tre possibili scali portuali: il porto delle Conche, l’attracco di San Piero a Grado e il Portus Pisanus.

Fino a quale città toscana si poteva arrivare in barca da Pisa? No, non è Pistoia

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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