21 Marzo 2019 2020-02-21T02:04:14+01:00 Il girone dei golosi toscani al Pitti Taste 2019 TuscanyPeople Agnese Paternoster Share: Come tutti gli anni siamo andati a curiosare a Pitti Taste, una vera bolgia infernale per chi è a dieta, ma un paradiso terrestre per gli amanti del tuscan food e della migliore enogastronomia toscana, italiana e internazionale. Seguiteci nel nostro viaggio nell’Eden di Pitti Taste 2019. Il girone dei golosi toscani al Pitti Taste 2019 “Date una seconda possibilità ai dolci, non alle persone!” Anche quest’anno, Pitti Taste è una bolgia infernale per coloro che sono a dieta e vedono nelle calorie un drago medievale da uccidere. Ma, in questa bolgia infernale, noi di TuscanyPeople abbiamo trovato un angolo di paradiso, rigorosamente toscano. Anzi, molti angoli di paradiso. Sfizio a Pitti Taste 2019 – Montelupo Fiorentino Il primo Eden che incontriamo nel nostro giro a Pitti Taste 2019 si chiama Sfizio e a colpirci è la forma perfetta dei cantuccini e la linea pulita ma colorita delle confezioni, qualcosa che richiama vagamente l’Oriente. “Sfizio è il nostro sfizio personale” ci dice subito Antonio, avvicinandosi con un bel sorriso e un’elegante ciotola con i suoi cantucci. “Io e mia moglie siamo due buyer e lavoriamo sopratutto con il Giappone, il nostro lavoro è cercare dolci artigianali e di ottima qualità sopratutto nelle materi prime” , ci spiega e subito assaggiamo il biscotto che ci porge. Un biscotto più morbido di un normale cantuccio, con un profumo forte. Il calore e i profumi del moscato ci riempiono la bocca. E subito dopo arriva la nocciola. Ma, la cosa sorprendente, è che non è dolce. E’ uno snack che si potrebbe tranquillamente mangiare di fronte alla televisione o mentre si lavora al pc. Cantucci moscato e nocciole “Questo è stato il nostro primo prodotto. Un cantuccio al moscato e nocciole. Abbiamo a lungo cercato una tipologia di cantuccio che fosse artigianale, con un’ottima qualità delle materie prime e che non fosse troppo dolce, che andasse incontro ai gusti dei cittadini del Sol Levante”, ci spiega Antonio. Da questo piccolo pezzo di Eden nasce Sfizio che oggi conta 15 tipologie di gusto diverso. Uno sfizio che non conosce compromessi: la produzione, che si svolge a Montelupo Fiorentino, è fatta completamente a mano. Anche il taglio. “Avevamo comprato una macchina che tagliava automaticamente, ma incredibilmente era meno precisa della nostra mano” dice Antonio. Neanche in Io Robot l’uomo ottiene una vittoria così schiacciante sulla tecnologia. We love pistacchio Secondo assaggio: cantucci pistacchi e nocciole. Con buona pace della nostra splendida forma fisica, notiamo quanto il biscotto sia ricco. E quanto sia buono: pezzi di pistacchio e di nocciole diffondono nella nostra bocca un sapore unico, assolutamente meraviglioso. La novità di quest’anno, presentata al Pitti Taste 2019, pronto per essere esportato in Giappone, Germania e Inghilterra, è il biscotto cioccolato e pistacchio. Lo abbiamo assaggiato, ma…non vogliamo svelarvi troppo. Correte ad assaggiarlo! Pasticceri di Montalcino dal 1935 – Montalcino Nuovo corridoio Pitti Taste 2019, nuovo angolo di Eden: i pasticceri di Montalcino dal 1935 non hanno solo un banco pieno di prelibatezze, ma raccontano una storia del famoso paese toscano e hanno ben due prodotti tutelati dalla Regione Toscana. Ma…andiamo per ordine. Nel 1935 la signora Mariuccia decide di fare una cosa assurda per l’epoca: fare impresa. La sfida è importante, e inoltre lei è una donna. Mariuccia apre il Bar Sport in Via Matteotti a Montalcino e l’attività viene tramandata di generazione in generazione fino al 1986 quando il giovane Marco entra a lavorare e pian piano diventa proprietario della pasticceria. Si legge la passione nello sguardo di Marco che, con estrema gentilezza, ci fa assaggiare tutti i prodotti, spiegandoci ogni ingrediente e, noi – obbedienti – assaggiamo. Cosa tocca fare per campare eh! Tasting Tuscany La torta di Montalcino è un capolavoro degno della nostra regione, fatta con vaniglia, ostia, coriandolo, scorza d’arancia, mandorle dolci e amare, farina, nocciole, miele di Montalcino e cacao fondente al 70%. Una delizia per il palato che riesce a gustare tutta l’autenticità dei dolci di una volta. Gusto che ritroviamo nel Pan della Vendemmia, dal sapore poco dolce che richiama il lavoro nei campi in cui si portava solo il pane toscano (spesso raffermo) e si accompagnava con bacche e frutta che il bosco offriva. Per questo il pane è arricchito da pinoli e uvetta. Una menzione d’onore lo meritano anche le Copate, dolce sottilissimo a base di zafferano Toscano, mandorle, albume d’ovo e miele mille fiori, ovviamente di Montalcino. Vanninno – Calenzano Nonostante gli occhi a cuore con cui guardiamo tutti i dolci esposti, dobbiamo sacrificarci e dirigerci verso un’altra dolcissima eccellenza toscana presente a Pitti Taste 2019: Vannino. Un nome storico, dato che sono in attività da più di 50 anni e sono giunti alla terza generazione. Un nome che è una garanzia, come le farine bio, rigorosamente toscane, che utilizzano per i loro cantucci e i loro frollini che non sono fatti con aromi, ma con ingredienti scelti di prima qualità. Le nonne di San Frediano – Firenze Ma…il loro asso nella manica sono sicuramente “Le nonne di San Frediano”. Sono biscotti fatti a mano seguendo delle ricette riscoperte nello storico quartiere di Firenze (uno dei più cool del mondo, come scriveva la Lonely Planet un paio di anni fa). Tutti rigorosamente fatti col l’olio extra vergine di oliva. E sì, non sono solo buonissimi, ma riportano indietro nel tempo. Un tempo dove c’era un mattarello, una spianatoia e una signora dalle mani anziane che lavorava serenamente in silenzio, ripetendo gesti normali, assolutamente degni di uno chef stellato. Questi biscotti non hanno solo il sapore di Firenze, ma anche delle nonne. Il Buccellato del Taddeucci – Lucca Da una tradizione all’altra. Tutti, almeno una volta nella vita, dobbiamo andare a Lucca a vedere le bellissime e imponenti mura o a perderci fra i sogni del Lucca Comics. E tutti dobbiamo assaggiare il Buccellato del Taddeucci. Il Buccellato viene fatto ogni giorno da un membro della famiglia con un lievito madre di 138 anni fa. Non avendo grassi al suo interno è considerato un pane e non un dolce, ma è perfetto come fine pasto. Sembra una grossa ciambella, ma la sua forma richiama le mura romane della città di Lucca. Il buccellato non ha bisogno di presentazioni, lo sappiamo. Ma da questo Pitti Taste 2019 c’è una novità: il buccellato tostato, ottimo da gustare con creme spalmabili se siete golosi o con salumi e formaggi se, dopo oggi, per un poco volete stare lontano dai dolci. Il risultato sarà comunque delizioso e, dato che Pasqua si avvicina, Arianna e Azzurra ci propongono la loro Colomba con oltre 24 ore di lievitazione. Quattro varianti: amarene e cioccolato bianco, limone e pistacchio e cioccolato e albicocca, più la classica ricetta. La curiosità è il primo strumento del sapere Sì, l’abbiamo assaggiata. Ma vi sfidiamo ad andare a Lucca e assaggiarla. Non solo: andate a riscoprire queste antiche eccellenze, fate una breve recensione, scattate una bella foto e poi, se volete, taggate TuscanyPeople su Instagram, vedi link e TAG #TuscanyPeople, siamo su oltre 190.000 fotografie Si dice che la ghiottoneria è la curiosità dello stomaco e noi di TuscanyPeople pensiamo che la curiosità sia il primo strumento del sapere…lo sapete. Se siete un’Eccellenza Toscana, come quelle che abbiamo incontrato e conosciuto durante il Pitti Taste 2019 e volete usare il megafono di TuscanyPeople, (9.000 pagine lette al giorno e una permanenza media sul singolo articolo di 3,54 minuti, vedi link), cliccate il pulsante qui sotto. Vi contatteremo entro 24 ore. La tua passione è la Toscana? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Mi piace: Mi piace Caricamento... Share: Informazioni sull'autore Agnese Paternoster Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/pitti-taste-2019/" width="100%" count="on" num="3"]