4 / 4 – Montaigne ammiratore, il ponte salvato e la Riserva Naturale

Anche Michel de Montaigne ammirò Ponte a Buriano

Fino al 1778 a Ponte Buriano sorgeva la locanda dove il 1° maggio 1581, secondo la tradizione, sostò anche lo scrittore e filosofo francese Michel de Montaigne, che nel suo giornale di viaggio ricordava la bellezza del ponte medievale.

Il ponte ancora salvato: Mario Lucherini nel 1998

Nel 1689 nacque nell’edificio Raffaele, figlio di Domenico Lucarini da Pontenano. Trecento anni dopo il discendente scrittore e medico Mario Lucherini (1926/2012) pose una lapide a ricordo dell’inizio del legame della sua famiglia con la località. Nel 1977, settecentesimo anniversario dall’apertura del ponte, Lucherini fu tra i promotori della prima rievocazione storica della battitura del grano in provincia di Arezzo, messa in scena con un motore a vapore del 1921.
L’anno successivo, insieme all’attuale presidente dell’associazione “Borghi d’Arno”, Gualberto Gualdani, e ad altri abitanti, fondò un centro ricreativo e culturale, motore di tanti eventi negli ultimi decenni, e punto fondamentale nell’opposizione al progetto di innalzamento del livello dell’acqua della diga, che avrebbe coperto Ponte a Buriano, e che è stato scongiurato nel 1998.

Nel 2019, cinquecentenario dalla morte di Leonardo, si è collocato a breve distanza dal ponte in restauro e dal C.RI.C. un marmo scolpito da Moreno Fossati a ricordarne lo stretto rapporto col genio rinascimentale.

Ponte a Buriano, il ponte della Gioconda, in provincia di Arezzo, Toscana

La riserva naturale e gli aironi

Sotto il Ponte a Buriano, l’Arno rallenta il suo corso dando vita alla riserva naturale di Ponte Buriano e Penna che si sviluppa per circa 7 km.

Oggi attraversare Ponte a Buriano significa rimanere affascinati dalla tranquillità del luogo, dalle albe e dai tramonti che tingono l’Arno di rosa e rosso fuoco, dai numerosi aironi e da altri uccelli in transito, oltre che dai pescatori e dai pittori che entrano a loro volta nel quadro dell’osservatore. Intorno, tra canneti e boschi, ci sono percorsi naturalistici poco conosciuti, come il G.E.R.D.A. (Grande Escursione Riva Destra dell’Arno), adattissimi a chi ama l’avventura. Un’area perfetta anche per brevi escursioni a piedi: dal Centro Visita di Ponte a Buriano partono diversi sentieri per raggiungere il canneto o i capanni per il birdwatching.

Un airone appollaiato su una balaustra di legno vicino a un fiume

Cari amici e amiche di TP, ci auguriamo di avervi invogliato a visitare questo bellissimo ponte, meno noto ma non meno bello di altri più celebrati. Scriveteci i vostri commenti qui sotto, su FB, su IG, e non dimenticate di condividere l’articolo tramite il pulsante WhatsApp che trovate sopra le info sull’autore.


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