6 / 7 – Vini rossi IGT della Toscana

Vini rossi toscani IGT

A parte alcune eccezioni, come il Sassicaia e il Bolgheri che si sono conquistati 2 Doc tutte loro, i Supertuscan, andando fuori dai severi disciplinari di produzione delle denominazioni, sono classificati come Igt, (Indicazione Geografica Tipica), categoria giusto sopra i vini da tavola che però permette massima libertà di espressione.

Ahimè non tutti gli Igt sono vini memorabili, c’è un po’ di tutto. Quelli in stile Supertuscan normalmente hanno prezzi…super. Possono essere blend di vitigni internazionali o 100% San Giovese, in purezza, e se concepiti a regola d’arte sono densi, potenti, tannici e avvolti dai seducenti aromi estratti dal legno di rovere. Vini da meditazione, vini rossi toscani da attendere, da scegliere ed aprire in occasioni speciali, per edonismo e niente più.

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Il Sassicaia è un vino toscano d'eccellenza; nato a Bolgheri negli anni '40,oggi è uno dei migliori prodotti tipici della Toscana

Vini rossi toscani: i tipi di invecchiamento

D’annata, Riserva, Gran selezione: queste 3 parole possono toglierci velocemente dagli impicci se ne conosciamo il significato. Hanno a che vedere con il tipo di invecchiamento che ha caratterizzato il vino in cantina e ne determina longevità e complessità, in ordine crescente.

Vini rossi toscani d’annata

I vini rossi d’annata in Toscana sono solitamente invecchiati pochi mesi in acciaio o in grandi botti dal legno esausto che quindi al vino cedono poco in quanto a struttura e profondità; hanno principalmente sentori fruttati e floreali, tendono ad essere di media struttura e non sono vini predisposti a lunghi invecchiamenti.

Perfetti con salumi e formaggi non particolarmente impegnativi, crostini e sottoli, primi piatti delicati anche a base di pesce se in rosso, secondi di carne dalla cottura semplice, come la classica griglia, ma anche sformati di verdure e formaggio.

Vini rossi toscani Riserva

I vini rossi toscani Riserva prevedono un invecchiamento più lungo e parte di esso deve avvenire in botti piccole di rovere. Si tratta di vini più longevi, complessi e strutturati grazie sia ai tannini gallici che agli aromi così detti terziari, entrambi ceduti dal legno. Le Riserve possono essere abbinate a piatti dai sapori più decisi, come formaggi di capra e pecora e salumi di cinta, sughi intensi come un ragù di cinghiale, arrosti di selvaggina o filetti in salsa.

Vini rossi toscani Gran Selezione

La Gran Selezione è di esclusivo appannaggio del Chianti Classico; prevede che il vino rimanga a contatto col legno di rovere più a lungo di una Riserva. La Gran Selezione è un vino adatto a lunghi invecchiamenti e può essere accostato a pietanze molto elaborate, come paste ripiene al tartufo, stufati di carni molto spezziate in stile peposo o animali da pelo e da piuma in umido. Ma è anche un vino da meditazione. In questo caso consiglio di provarlo con del cioccolato, magari fondente purché non lo sia oltre il 70%.

E quindi, come scegliere la giusta bottiglia di vino toscano? Leggi le conclusioni alla prossima pagina

Informazioni sull'autore

Martina Tanganelli
Wine blogger and Ambassador of Tuscany
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