4 / 5 – I secondi piatti e l’origine delle materie prime

I secondi piatti di Antica Farmacia: perfetta fusione tra tradizione e innovazione

Eccoci giunti ai secondi piatti. In un bianco vassoio rettangolare spiccano tre porzioni di pancetta di maialino da latte sopra un letto di cime di rapa spadellate con un po’ di aglio e olio, pomodorini secchi e cipollina giardiniera; il tutto sotto un po’ di sedano rapa condito col wasabi. Intramezzate alle tre porzioni, goccette arancioni di ketchup di peperone e gocce verdi più grosse di panna acida al wasabi. Presentazione assolutamente scenografica. D’impatto.
Quanto all’altra nostra scelta: dentro un piatto fondo con intense decorazioni blu, giace il classico peposo, per loro un evergreen impossibile da rimuovere dal menù, date le incessanti richieste da parte dei clienti. E assaggiandolo si capisce perché.

Insieme ai secondi viene servito un nuovo vassoietto di pane, stavolta con l’aggiunta di un tipo fatto con l’impasto di patate.

Per approfondire: Valdera, terra di tartufi e del bianco pregiato

Porchetta di maialino dell'Antica Farmacia, ristorante a Palaia, Pisa

Il ristorante lavora con molte diverse aziende, tra cui evidenziamo volentieri, nel comune stesso di Palaia, le aziende agricole-vinicole Villa Saletta e Usiglian del Vescovo; la Tenuta di Ghizzano, a Ghizzano, e quella di Cosimo Maria Masini, a San Miniato – che producono entrambe vino biodinamico -; oltre all’azienda agricola Marcampo di Volterra.

Una parte della carne è acquistata dal celebre Falaschi di San Miniato, mentre le chiocciole (lumache) – piatto tipico del loro menù – provengono dagli allevamenti di Toiano. Per quanto riguarda le verdure, alcune sono dell’orto dell’agriturismo Villa Lena, sempre a Toiano.

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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