Ristoranti di carne in Toscana: una tradizione che migliora sempre più

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2 / 4 – Ristoranti di carne in Toscana: Antica macelleria Cecchini e Antica Osteria di Nandone

Antica Macelleria Cecchini  – Panzano in Chianti

Non poteva ovviamente mancare, al 45° posto in classifica, la macelleria del mitico Dario Cecchini di Panzano, uno dei macellai più celebri al mondo. Questo è un vero e proprio luogo di culto dell’allegria, della convivialità, ma soprattutto della buona carne, condita con una spruzzatina di letteratura: tra una bistecca alla fiorentina, una costata, una panzanese e un bicchiere di vino (che ci si può portare da casa), infatti, si declamano interi canti della Divina Commedia a memoria, in duelli all’ultimo sangue o all’ultima terzina, a seconda.

La filosofia del simpatico Cecchini? L’animale deve aver avuto una buona vita, una morte onesta e un buon macellaio che ne  onori la fine utilizzando al meglio tutte le sue parti. Per questo nella macelleria-ristorante trovano spazio, oltre ai grandi tagli, anche quelli meno nobili.

“Solociccia” è la riproposizione della vecchia cucina del macellaio dove si mangia tutto, dal naso alla coda, in convivio.
Mentre “Officina della bistecca” è il convivio della griglia a fuoco continuo, il piatto più rappresentativo della loro gastronomia: bistecca alla fiorentina, panzanese e costata.
A pranzo, invece, c’è il “Dario DOC“, un hamburger spettacolare.
Con “Macellaio per un giorno“, Cecchini offre ispirazione facendo vestire per qualche ora ai clienti il grembiule del macellaio, insegnando a non sprecare niente dell’animale, simboleggiando un’etica più ampia che conferisce valore a ogni singola cosa di ogni singolo momento della giornata.

Da provare il Sushi del Chianti: una tartara mediterranea di girello, con sale, aglio, prezzemolo, limone, peperoncino, paprika e pepe. Niente uovo nella sua preparazione: è l’olio d’oliva l’ingrediente principale che deve essere utilizzato in quantità maggiore rispetto agli altri. Tanta carne ma anche soluzioni vegetariane.

Antica Osteria di Nandone – Scarperia e San Piero

La storia di questa osteria del Mugello comincia nel 1908, con Fernando Cavicchi detto Nandone.
Ora siamo alla quinta generazione, e in più di 100 anni di storia sono stati in molti ad apprezzare le fiorentine cotte su questa brace. Uno dei tanti pare sia stato Al Pacino negli anni ‘70, come si racconta ancora oggi.

Il locale, al novantunesimo posto in classifica, non è nuovo, comunque, al successo internazionale. Anche il Telegraph qualche anno fa lo aveva inserito tra gli indirizzi migliori al mondo per la carne, affermando che la carne, preparata davanti ai loro occhi, era così tenera che si tagliava con un cucchiaio.

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Informazioni sull'autore

Tommaso Baldassini

Publisher, Blogger & Ambassador of Tuscany