Grandi colpi della Toscana su “The Fork”: tre ristoranti nei primi 4 della Top100

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2 / 4 – Il podio di The Fork quasi monopolizzato dalla Toscana

Le parole dello chef Giuseppe Papallo di Architettura del Cibo

“Un premio che ci onora e ci spinge a continuare sulla strada della qualità – commenta con soddisfazione lo chef Giuseppe Papallo di Architettura del Cibo –, ma che allo stesso tempo rispecchia la nostra intenzione di arrivare al pubblico, cogliendo il lato umano del nostro lavoro quotidiano in cucina, dall’accoglienza fino ai piatti in sé. In un settore che talvolta tende a essere autoreferenziale e a parlare solo a cerchie ristrette, questo premio testimonia il gradimento da parte degli ospiti, la cui soddisfazione in fondo resta l’obiettivo più autentico di ogni chef”.

Sul podio, alle spalle di Architettura del Cibo, il Paca, a Prato

Dietro ad Architettura del Cibo le votazioni (calcolate sul numero di prenotazioni, valutazioni e recensioni) hanno attribuito la medaglia d’argento al ristorante neostellato Paca di Prato, di Niccolò Palumbo e Lorenzo Catucci.

Niccolò Palumbo (chef formatosi da Bracali e Barasategui) e Lorenzo Cotucci (maitre) sono due giovani che dopo alcune esperienze di livello hanno aperto con le proprie forze il Paca, raffinato ristorante dagli interni minimal, a pochi passi dal centro di Prato.

Palumbo sviluppa la sua visione di cucina italiana contemporanea aggiungendo elementi fusion nipponici e non, ma con un senso logico e un obiettivo: mixare la tradizione col presunto nuovo. Per cui i rimandi nel menu sono spesso vere e proprie provocazioni. Lo si vede, ad esempio, nella Ricciola (sashimi), polvere di erbe e maionese, piatto con tre ingredienti semplicemente esaltante.

La terza piazza è invece appannaggio di Antica Moka, a Modena, anch’essa presente nella selezione della guida Michelin.

E il quarto posto a chi va? Scoprilo a pagina 3!

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Informazioni sull'autore

Tommaso Baldassini

Publisher, Blogger & Ambassador of Tuscany