5 / 5 – I tradizionali salumi toscani: non saranno DOP o IGP ma sono da leccarsi i baffi

Capocollo toscano o coppa

Il capocollo toscano è un salume stagionato e realizzato artigianalmente in Toscana, ottenuto dal muscolo intero che va dal collo alla quarta o quinta costola della spalla o del collo del maiale.

Le carni selezionate per questo salume sono esclusivamente toscane. La lavorazione della coppa toscana, secondo il metodo tradizionale, richiede sale, pepe, un fine strato di erbe, e una stagionatura in cantina fredda per almeno tre mesi.

Prima di assaggiarlo va lasciato riposare a temperatura ambiente per almeno un’ora. Una volta affettato, il capocollo toscano ha un colore rosso intenso e un gusto ricco e speziato. Si scioglie in bocca lasciando il palato pulito.

Capocollo, salume toscano, su tagliere di legno

Il guanciale toscano

Il guanciale toscano, unico nel suo genere, viene ottenuto da carni di suino selezionate, e ricavato precisamente dalla guancia: è costituito prevalentemente da grasso pregiato con venature di parti di magro.

Sapientemente salato e aromatizzato, viene stagionato per lunghi periodi, garantendone il sapore tipico speziato verso l’esterno e delicato verso l’interno.

La sua morbidezza lo rende ideale per essere assaporato in tenere fettine adagiate su crostini di pane casereccio, ma è re indiscusso nella preparazione di speciali primi piatti della tradizione italiana: carbonara, gricia e amatriciana.

Guanciale, salume preparato con guanciale di maiale, cibo italiano. Sezione di una pancetta rustica italiana su piatto di legno. Guanciale, pancetta speziata della cucina italiana

Salame Toscano

Prodotto in tutta la Toscana, si tratta di un insaccato stagionato di carne suina e spezie, di consistenza compatta, colore rosso scuro, dal profumo e dal sapore molto intensi. Le pezzature vanno dai 500 gr ai 2 kg.

La tradizionalità è legata al metodo di lavorazione, molto antico e rimasto pressoché immutato. Le parti magre del maiale (prosciutto, spalla, collo) vengono tritate finemente e unite al grasso ricavato dalla regione dorsale tagliato a cubetti. Si impasta il tutto con aromi (sale, pepe in grani, vino rosso, aglio e zucchero) e si insacca in budello di maiale o di manzo. La stagionatura dura dai 20 giorni ai 12 mesi, a seconda delle dimensioni del salame. Dopo il quarto mese gli insaccati più grossi vengono trattati esternamente con grasso semilavorato che ne consente una stagionatura più lunga, con conseguente intensificazione del sapore. Si produce tutto l’anno.

Salame toscano durante la stagionatura in cantina

Pancetta Tesa Stagionata (Rigatino Toscano)

In Toscana, la pancetta tesa viene chiamata spesso rigatino per il suo aspetto a righe dato dalla sovrapposizione di carne e grasso. La sua tradizione risale alla civiltà etrusca. La pancetta tesa viene salata con sale marino e aglio e poi messa a stagionare con abbondante pepe nero. Il suo sapore ricco e unico esalta tante ricette.

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