Cosa vedere a San Miniato, è uno dei borghi toscani che si trovano sulla Via Francigena, importante via di collegamento sin dall’epoca medievale.

 

San Miniato, borgo medievale sulla Via Francigena

Ho ancora dei giorni liberi prima di iniziare il mio lavoro di guida ambientale; continuo perciò con grande piacere a girovagare per la Toscana alla scoperta di luoghi fin ora a me sconosciuti. Per questa nuova gita, non viaggerò molto, in poco tempo arriverò a destinazione.

Eccomi a San Miniato, un comune della provincia di Pisa. Il centro storico della cittadina sorge in posizione strategica su un colle lungo l’Arno a metà strada tra Firenze e Pisa. Fino alla definitiva conquista fiorentina, San Miniato è stato scena di scontri fra i due capoluoghi. Sede della Diocesi, oggi è un importante centro economico ed industriale della zona del cuoio e famosa per i suoi tartufi bianchi.

Panorama del borgo toscano di San Miniato in provincia di Pisa

San Miniato: un luogo ricco di storia

Da dove deriverà il nome di San Miniato? Scopro che il riferimento è proprio dovuto alla sua particolare collocazione geografica. Il paese è infatti situato lungo la Via Francigena che collegava, nel Medioevo, l’Europa Settentrionale a Roma. Un flusso continuo di eserciti, traffici commerciali, idee e scambi culturali. Su questa direttrice San Miniato era proprio al crocevia tra le strade che portavano a Firenze, Pisa, Lucca e Siena. Entro le venti miglia si collocavano inoltre anche Pistoia,San Gimignano,Volterra e Vulci.

Non sorprende quindi come questo luogo abbia visto personaggi importanti come Federico II e i Papi Gregorio V e Eugenio IV. Non tutti sanno che qui si incontrarono Michelangelo Buonarroti e Papa Clemente VII, che gli commissionò il grande lavoro nella Cappella Sistina.

Arrivo in mattinata e decido di iniziare subito il mio giro; non voglio perdere tempo, il sole è già alto e sono curiosa di scoprire questo antico borgo toscano. Procedo seguendo una piccola mappa che mi sono preparata, che strano questo paese: la sua forma è molto irregolare, sulla carta sembra proprio una macchia di colore, ed inoltre è diviso in due nuclei cittadini diversi, San Miniato e San Miniato Basso.

👉 Leggi anche: Via Francigena, le 16 tappe toscane sulle antiche orme dei pellegrini

La valle vicino al borgo di San Miniato in provincia di Pisa al tramonto

Il Duomo di San Miniato

Mi dirigo in Piazza del Duomo, centro per antonomasia di una città; tutti gli edifici mi riportano indietro nel tempo e la piazza presenta dimensioni contenute. Mi fermo davanti al Duomo e il mio sguardo si perde sulle particolarità della facciata, molto semplice con i tipici elementi di quel periodo. Realizzata in mattoncini rossi, presenta 26 bacini ceramici decorati inseriti. Guardo i loro colori che riflettono la luce: il blu cobalto e il bruno manganese risplendono sotto il sole.

Lo so, queste sono copie, ma gli originali posso vederli nel Museo Diocesano. La Chiesa, divenuta cattedrale nel 1622, quando San Miniato fu elevata a sede diocesana, è sovrastata dalla Rocca e dalla Torre di Federico II, nucleo più antico della città. Le origini del Duomo sono molto antiche, fu infatti costruito nel XII secolo. Anche le abitazioni rispecchiano perfettamente lo stile del lontano passato: gli edifici, uno addossato all’altro, sembrano tenersi a braccetto in un particolare girotondo sulla piazza.

Il Duomo di San Miniato, la cattedrale di Santa Maria dell'Assunta e San Genesio

La Rocca di Federico II

Proseguo la mia passeggiata e da Piazza Duomo salgo verso la Rocca di Federico II. La Torre deve il suo nome al grande imperatore che la fece costruire tra il 1217 e il 1223 e rappresenta l’elemento più importante della Rocca.

Con il termine “rocca” le fonti più antiche indicano la parte più alta della città, cinta da poderose mura fin dalla metà del XII secolo, quando gli Svevi scelsero San Miniato come sede dell’amministrazione imperiale delle finanze per l’Italia centrale.

La Rocca di Federico II è un'antica torre nella parte alta del borgo di San Miniato

Il Palazzo Comunale di San Miniato

È quasi ora di fare una sosta e pensare a un buon pranzo in un tipico locale di San Miniato, prima però voglio vedere il Palazzo Comunale. Di origine trecentesca, presenta un fronte moderno, con partiture dipinte.

Vi sono inseriti un busto di Augusto Conti e due lapidi legate alla memoria della strage del Duomo di San Miniato: una risale a poco dopo gli eventi e fondamentalmente dà alle truppe tedesche la responsabilità della strage; l’altra è frutto delle più recenti analisi storiche e chiarisce la dinamica dell’evento.

Edifici storici nel borgo toscano di San Miniato in provincia di Pisa

Dove mangiare a San Miniato

È arrivata l’ora di pranzo e chiedo ad una coppia del posto che sta passeggiando, di consigliarmi un buon ristorante. Mi indicano il Ristorante Accademia degli Affidati che sembra davvero un ottimo locale; situato nel centro di San Miniato, si trova all’interno di un palazzo ottocentesco che racconta la storia del paese.

I menù presentati sono vari e possono senza dubbio soddisfare ogni gusto ed esigenza. Approfitto quindi di queste straordinarie proposte e non posso certo evitare di assaggiare il così rinomato tartufo bianco, una vera prelibatezza! Fantastico.

La Toscana vanta ben 16 DOP e 15 IGP tra i suoi migliori prodotti tipici considerati come vere eccellenze alimentari toscane

Il Palazzo del Seminario Vescovile

Dopo pranzo decido di fare due passi in Piazza Mazzini per poi arrivare in Piazza della Repubblica. Qui si trova il grande edificio del Seminario Vescovile. La facciata concava e decorata esternamente da affreschi e quadrature, racchiude scenograficamente la piazza (un tempo chiamata piazza del Seminario, appunto), seguendo l’andamento delle antiche mura del castello di San Miniato. Risalente al 1650-1680, il palazzo fu realizzato su una struttura preesistente. Molto particolari sono le botteghe artigiane trecentesche che ancora si vedono al piano terra, tuttora dotate degli sporti su cui gli artigiani disponevano la loro merce.

Proseguo poi per Piazza Dante con il suo loggiato dove viene fatto il mercato, fino ad arrivare alla Piazza Fonti alle Fate, dove rimangono ancora le antiche strutture delle fonti ormai abbandonate e ricoperte da vegetazione.

Il Palazzo del Seminario Vescovile nel borgo toscano di San Miniato in provincia di Pisa

La Cantina del Fondo

Prima di rientrare in albergo decido di fermarmi a bere un buon bicchiere di vino rosso toscano, gustandomi gli ottimi salumi della zona, presso La Cantina del Fondo. In realtà, una volta seduta al tavolo, scopro che hanno un menù molto interessante, quindi, il mio semplice aperitivo si trasforma in una cena con i fiocchi!

Con l’arrivo della bella stagione La Cantina del Fondo è il luogo ideale dove fare una sosta, gustando prodotti tipici, nella sua bellissima terrazza. Per assaporare tutti i sapori di questa terra, vi consiglio di ordinare una bottiglia di Reciso Rosso Toscana IGT della Cantina Pietro Beconcini, una delle più interessanti aziende vitivinicole della zona.

👉 Leggi anche: Vicopisano, tra l’Arno e il monte, un altro capolavoro del Brunelleschi

Bicchieri dei migliori vini toscani da abbinare a piatti di carne

La Mostra Mercato Nazionale del tartufo bianco a San Miniato

La mattina successiva devo purtroppo ripartire per tornare a casa, ne approfitto per terminare la mia visita di Sam Miniato recandomi alla Mostra Mercato Nazionale del tartufo bianco.

La fiera si svolge a novembre, quando il tartufo raggiunge la sua piena maturazione e la sua massima qualità. Insieme a questo straordinario frutto si possono inoltre apprezzare le migliori eccellenze del settore agroalimentare italiano. Gli chef inoltre animano gli oltre due km del “laboratorio del gusto a cielo aperto più importante d’Italia“.

La prima fiera del tartufo di San Miniato si svolse il 26 Ottobre 1969 proprio in Piazza Duomo e dopo una breve interruzione di due anni, fu ripresa come appuntamento dell’anno. Nel corso del tempo, quella che era una “sagra di paese” si è ampliata, diventando oggi una Mostra Mercato di livello internazionale.

Al tartufo bianco, il vero protagonista, si sono aggiunti altri prodotti locali come vini, formaggi, e salumi che fanno dell’evento una vera e propria vetrina per i produttori di qualità della zona.

 

📍PER APPROFONDIRE:

👉 Via Francigena: quando il cammino è in Toscana

👉 Pisa: non solo Piazza dei Miracoli, un’intera città da gustare

👉 Montecatini Terme, tra celebre Passato e Presente a 5 stelle

La Toscana è la tua passione? Anche la nostra!

Teniamoci in contatto

 


Foto di copertina: StevanZZ
Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople

Informazioni sull'autore

Avatar photo
Blogger, Giornalista & Ambassador of Tuscany
[fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/san-miniato-pisa/" width="100%" count="on" num="3"]