E se nella scoperta dell’America ci fosse di mezzo anche Lorenzo il Magnifico?

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2 / 5 – I veri sponsor di Colombo siamo stati noi italiani?

Entra in scena papa Innocenzo VIII, imparentato coi Medici

Don Germán Arciniegas, grande saggista colombiano, autore di molte opere che trattano del Nuovo Mondo, oltre che autorevole interprete della storiografia vespucciana e medicea, in un articolo-saggio apparso su “La Nación” di Buenos Aires, avalla la tesi di Ruggero Marino: lo sponsor del genovese fu Innocenzo VIII.

Innocenzo VIII, chi era costui?

Ma chi era, esattamente, Innocenzo VIII? Innocenzo VIII salì al soglio pontificio il 29 agosto 1484, e morì il 25 luglio 1492. Regnò in un periodo di continue esplorazioni, conquiste e scoperte che aprivano il cammino alle grandi azioni evangelizzatrici. È risaputo che intendeva intraprendere una nuova crociata per liberare il Sepolcro di Cristo e che i portoghesi assecondavano questo suo progetto.

Per la sua incoronazione, re Giovanni II del Portogallo inviò una nutrita rappresentanza diplomatica a Roma. Il papa, compiaciuto, emanò nel 1486 la bolla “Ortodoxe fidei“, con la quale concesse privilegi e cospicui aiuti al Portogallo in vista di una prossima azione di catechesi nelle terre d’Oriente. Anche Colombo predicava che il suo viaggio sarebbe stato una missione evangelizzatrice, cosa che senza dubbio non poteva non gradire Papa Innocenzo.

Guglielmo Robertson, nella Storia d’America, i cui primi due volumi apparvero in Firenze nel 1777, asserisce che Lodovico di Santangelo, ricevitore delle entrate ecclesiastiche in Aragona della Santa Hermandad, prestò alla regina Isabel 1 milione di maravedi (moneta spagnola dell’epoca). Ovviamente aveva ricevuto un’autorizzazione dall’alto. Si sa anche che un ruolo importante in questa vicenda lo ebbe Francesco Pinelo, il nipote di Innocenzo VIII.

E se fosse lo stesso Colombo ad avvalorare la tesi di Marino? Vai a pagina 3

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