Continua il viaggio di TuscanyPeople attraverso le città toscane da visitare: scopriamo cosa vedere a Siena in un fine settimana. Non è mai facile decidere cosa scegliere di vedere, eppure ancora una volta, siamo riusciti ad elaborare un concentrato di bellezze artistiche da proporvi! Indossate scarpe comode, ne avrete bisogno, ed iniziate con noi il viaggio all’interno di questa meravigliosa città medievale.

Cosa vedere a Siena in un fine settimana: un tour di incredibile bellezza

Siena è una città molto romantica e dagli scorci suggestivi, conosciuta ed apprezzata nel mondo per il suo centro storico, inserito nel 1995 tra i patrimoni dell’umanità dall’Unesco. I vicoli in pietra, che si snodano tra discese scoscese e salite ripide, contribuiscono a rendere la città, oltre che a misura d’uomo, unica ed affascinante.

Cosa vedere a Siena in un fine settimana: da Piazza del Campo al Duomo, da Fontebranda ai musei, un tour indimenticabile di storia e bellezza

È possibile visitare Siena in un fine settimana: raggiungerla è semplice ed è ben collegata dai mezzi pubblici. Se decidete di utilizzare il treno, arriverete velocemente nel centro storico, tramite delle comode scale mobili. Attraversate l’imponente Antiporto Camollia, una delle porte di accesso alla città risalente al 1270, e vi troverete nella storica Via Camollia, che attraversa gran parte della città vecchia. Mentre passeggiate, avrete probabilmente la percezione di un viaggio a ritroso nel tempo, perché lo scenografico paesaggio urbano è perfettamente preservato.

Da Porta Camollia a Piazza del Campo

Lungo il percorso che conduce alla conosciuta Piazza del Campo, non dimenticate di fare sosta alla Cappella del Taja nel Palazzo ex Barabesi, piccolo gioiello artistico, poco conosciuto dal turismo di massa. Nasce come luogo di culto privato dei Signori Taja, che abitavano nel palazzo. Ammirate anche il duecentesco Palazzo Salimbeni, sede della banca più antica di Europa: la Banca Monte dei Paschi di Siena, al cui interno è possibile visitare il museo di San Donato.

Cosa vedere a Siena in un fine settimana: da Piazza del Campo al Duomo, da Fontebranda ai musei, un tour indimenticabile di storia e bellezza

Incontrerete numerosi edifici di pregio, come Palazzo Tolomei, dal nome dell’importante famiglia di banchieri della città. La famiglia Tolomei, è conosciuta anche per la triste storia legata a Pia dei Tolomei, citata da Dante Alighieri nel V Canto del Purgatorio, uccisa dal marito, e poi gettata dalla finestra del suo castello in Maremma.

A Siena in un fine settimana, non perdete l’occasione di gustare le tipicità gastronomiche della città. Se non resistete al richiamo di un profumato dolce della tradizione senese, fate una pausa presso il rinomato Bar Pasticceria Nannini. Sì, avete letto bene: Nannini. Non si tratta di un caso di omonimia, è effettivamente la pasticceria di famiglia, della famosa e grintosa rockstar italiana, Gianna Nannini e dell’ex pilota di formula uno Alessandro Nannini.

Piazza del Campo

Ancora pochi passi, e vi troverete in Piazza del Campo dalla particolare forma ed inclinazione. Ogni anno nella piazza, si svolge il prestigioso Palio di Siena, evento conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Dedicate particolare attenzione, alla bellissima fontana monumentale Fonte Gaia, indiscutibilmente la più bella di Siena, realizzata da Jacopo della Quercia nel 1409.

Cosa vedere a Siena in un fine settimana: da Piazza del Campo al Duomo, da Fontebranda ai musei, un tour indimenticabile di storia e bellezza

Ammirate anche l’inconfondibile Palazzo Pubblico, conosciuto come Palazzo Comunale, che al suo interno accoglie l’importante museo civico. In origine, fu concepito per ospitare i Nove Signori che governavano la Repubblica di Siena. La testimonianza di questo dominio, si riscontra anche nella particolare suddivisione della piazza, che è composta da nove sezioni a loro dedicate.

Cosa dire della Torre del Mangia, uno dei simboli distintivi della città? Consigliamo di accantonare la pigrizia e di salire sulla cima. Dai suoi 102 metri di altezza (fino al parafulmine), apprezzerete il panorama eccezionale, che si estende fino la lussureggiante campagna circostante, e vi sorprenderà la gigantesca ombra della sua sagoma, che sovrasta la piazza. Cose “assolutamente turistiche”, da fare a Siena in un fine settimana? Sedersi a terra, ed osservare gli spettacolari edifici che la delimitano.

Cosa vedere a Siena in un fine settimana: da Piazza del Campo al Duomo, da Fontebranda ai musei, un tour indimenticabile di storia e bellezza

Se siete appassionati del genere, o semplicemente desiderosi di testare il vostro sangue freddo, segnaliamo il Museo della Tortura, in prossimità della Piazza.

L’ora di pranzo si avvicina? Fate sosta per un breve ma gustoso spuntino, presso la Pizzicheria de Miccoli. Non potete sbagliarvi: le vetrine, mostrano un grazioso porcellino rosa intagliato nel legno, e la testa imbalsamata di un cinghiale.

Il Duomo di Siena

A Siena in un fine settimana, non trascurate la visita del Duomo nell’omonima piazza, ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta, capolavoro italiano di architettura romanico gotica. La facciata è sicuramente emozionante, ma sarete letteralmente sedotti dal suo spettacolare interno, dove spicca il favoloso pavimento marmoreo, visibile solo in determinati periodi dell’anno. Suggeriamo di percorrere il camminamento del sottotetto, conosciuto come “Porta del Cielo”, che si estende su visuali mozzafiato, sia dentro che fuori la Cattedrale.

Cosa vedere a Siena in un fine settimana: da Piazza del Campo al Duomo, da Fontebranda ai musei, un tour indimenticabile di storia e bellezza

Irrinunciabile è la sosta alla Libreria Piccolomini accessibile dalla Cattedrale, custode degli affreschi di Pinturicchio. Terminate l’affascinante giro, entrando al Museo dell’Opera del Duomo, dove primeggiano opere di Donatello, Jacopo della Quercia e Giovanni Pisano. Il biglietto d’ingresso al museo, permette anche l’accesso al rinomato Facciatone, dal quale si gode di originali affacci sul panorama. E’ un’opera incompiuta datata 1339, che in origine, doveva costituire la facciata del nuovo Duomo, concepito per diventare più grande del Duomo di Firenze.

Il Battistero di Siena

Uscendo dal Duomo, si trova il Battistero, che conserva il bellissimo fonte battesimale di Jacopo della Quercia ed affreschi e opere di Donatello, Lorenzo Ghiberti e Lorenzo di Pietro. Noterete una ripida scalinata a lato del Battistero: salite gli scalini, fino a raggiungere quello contrassegnato da una croce. Si racconta che in quel preciso punto, Santa Caterina cadde perché spinta dal diavolo, e nell’urto perse i denti incisivi. Dicono che sia questo il motivo, per cui ad oggi, la scalinata è detta di Santa Caterina.

Lungo il percorso per raggiungere Piazza del Duomo, incontrerete Palazzo del Capitano ed il Museo Archeologico Nazionale.

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Se visitate Siena in un fine settimana durante il mese di agosto, assistete al Corteo dei Ceri e dei Censi, che si svolge il giorno 14. E’ un’antica tradizione, originariamente nata per autocelebrare la supremazia senese, agli occhi della Repubblica.

La Pinacoteca Nazionale e Piazza del Mercato

Non lontano, si trova la Pinacoteca Nazionale, probabilmente, il più importante museo statale della città. Ospita diversi capolavori, tra cui un’importante raccolta di opere di scuola senese.

Attraversando Piazza del Mercato, dal particolare loggiato ottocentesco chiamato “tartarugone”, risalite Piazza del Campo, ed arrivate all’imponente Basilica Cateriniana San Domenico, tra le più importanti chiese di Siena, che conserva reliquie di Santa Caterina da Siena, e domina il paesaggio dalla sua posizione rialzata.

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Fontebranda: la fontana che parla

Ancora poche centinaia di metri, ed avrete modo di rilassarvi davanti a Fontebranda, in prossimità dell’omonima porta. Si tratta della più antica fonte di Siena, risalente al XIII secolo, e citata da Dante nel XXX Canto dell’Inferno. Mettetevi comodi e prestate attenzione…non abbiate timore, non siete preda di uno stato mistico, le voci che sentite, sono reali! Si tratta di un meccanismo installato all’interno della fonte, che si aziona ad intervalli prestabiliti, e mediante una registrazione, si ascoltano voci, rumori e dialoghi in “lingua volgare”. Ci sono pannelli installati in italiano ed inglese, per facilitarne la comprensione. Sembra a tutti gli effetti, di rivivere un’epoca passata. Questo espediente, le ha conferito il nome di “fontana che parla”.

Se vorrete sentirvi pienamente soddisfatti a Siena in un fine settimana, aggiungete all’itinerario, la visita della Fortezza Medicea, eretta per volere di Cosimo I dei Medici tra il 1561 e il 1573, ed il vicino Museo dell’acqua, posto sopra le Fonti di Pescaia e sviluppato su tre piani di un edificio storico soprastante.

Cosa vedere a Siena in un fine settimana: da Piazza del Campo al Duomo, da Fontebranda ai musei, un tour indimenticabile di storia e bellezza

Dove mangiare a Siena

Dopo una giornata trascorsa a camminare e visitare la città, vi meritate del sano relax, davanti un buon aperitivo. Abbiamo selezionato, l’elegante Gastronomia Morbidi in una delle principali vie storiche di Siena, e La Birreria, nel cuore di Piazza del Campo, dall’inestimabile visuale.

A conclusione del vostro weekend a Siena, inseguendo bellezze di ogni genere, vogliamo appagare anche i vostri palati. La scelta per una cena indimenticabile, dove gustare i sapori tipici della tradizione senese, è ricaduta su due strutture. La Taverna di San Giuseppe, dall’incantevole cantina scavata nel tufo, e la Trattoria da Cice, con le spiritose ed ironiche scritte alle pareti.

Dopo cena, lasciatevi guidare dall’istinto e passeggiate senza meta tra i vicoli illuminati, di notte assumono un aspetto ancor più intrigante.

Cosa vedere a Siena in un fine settimana: da Piazza del Campo al Duomo, da Fontebranda ai musei, un tour indimenticabile di storia e bellezza

Siamo certi che Siena in un fine settimana vi entusiasmerà. Non potrebbe essere altrimenti, trovandoci in Toscana. Del resto, come scriveva Curzio Malaparte: “La Toscana è paesaggio magico dove tutto è gentile intorno, tutto è antico e nuovo“.

Chi vive in Toscana non si domanda perché ci vive, o non se lo domanda spesso, noi sappiamo bene il perché. Ma se dovessi spiegarlo a chi non ci vive, aggiungeresti qualcosa di diverso da quanto abbiamo detto noi? Scrivici, siamo molto curiosi.

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