Oggi parliamo del significato del simbolo del pesce, uno dei più antichi segni tracciati dall’uomo, divenuto centrale nella religione cristiana in cui è divenuto rappresentazione dello stesso Gesù.

Qual è il significato del simbolo del pesce?

Vi sarà senz’altro capitato di vedere da qualche parte il simbolo del pesce cristiano, l’ichtùs, dal greco ΙΧΘΥΣ, che significa, appunto, pesce. Magari sulle pareti di una chiesa, di una catacomba, oppure in forma di decalcomania o emblema sul retro delle automobili, o ancora, su ciondoli e collane. Insomma il pesce cristiano è un simbolo piuttosto noto, ma cosa significa davvero? quando e perché si usava? e qual è il suo senso profondo?

Il simbolo cristiano del pesce che rappresenta Gesù

Il simbolo del pesce tra i pagani

A scanso di equivoci, diciamo subito che il pesce non è un simbolo esclusivamente cristiano, anzi, era piuttosto usato anche tra i pagani e, come vedremo, questo rappresentò uno dei motivi per cui i cristiani lo adottarono più volentieri.

Nei credi pagani Ichthys era figlio dell’antica dea Atargatis, anche conosciuta nei vari sistemi mitici come Tirgata, Afrodite, Pelagia o Delfine. Il pesce è un elemento centrale anche in altre storie; tra queste ricordiamo quella della dea di Efeso e la storia del pesce del Nilo che inghiottì il pene di Osiris. Il pesce era inoltre considerato il simbolo della sessualità di Isis che intrattenne relazioni con Osiris dopo la sua morte, dalle quali nacque un figlio, Harpocrates; pertanto nei credi pagani il pesce era simbolo di nascita e fertilità.

Rappresentazione di pesci nel Tempio di Hatshepsut nella Necropoli Tebana a Luxor, Egitto

La funzione pratica del simbolo fra i primi cristiani

Abbiamo detto che una delle ragioni per cui i cristiani adottarono volentieri il simbolo del pesce fu che anche i pagani ne facevano ampio uso. Ma perché? Be’, la riposta è semplice: a causa delle persecuzioni subite dai cristiani da parte dei romani nei primi secoli dopo Cristo, fino a che, grazie all’editto di Costantino (313 d.C.), prima, e a quello di Tessalonica di Teodosio (380 d.C.), poi, il cristianesimo non divenne una religione inizialmente tollerata e, in seguito, quella ufficiale di Roma.

In altri termini, la minaccia romana dei primi secoli dopo Cristo costringeva i cristiani a “mimetizzarsi” tra i pagani marcando riunioni e tombe coi simboli di altre religioni, in modo che si sviassero i sospetti. E allo stesso modo usavano il simbolo del pesce anche per distinguere gli amici dai nemici. Secondo una storia antica, infatti, quando un cristiano incontrava uno straniero per la strada, il cristiano tracciava un arco per terra, e se lo straniero completava il disegno con un arco opposto, si identificava anche lui come cristiano. Il segno del pesce aveva dunque questa funzione molto pratica che lo rendeva perfetto per i credenti perseguitati.

Simbolo cristiano del pesce nella Cattedrale di Cologne in Germania

Il significato del simbolo del pesce nel Cristianesimo

Ma ovviamente il significato del simbolo del pesce non si esaurisce nella sua funziona pratica, anzi è proprio la sua profonda valenza simbolica che lo connota maggiormente e che ancora oggi ne fa un’icona moderna a molto utilizzata.

Innanzitutto, come abbiamo accennato, pesce in greco si dice ΙΧΘΥΣ (ichthys), che a sua volta è un acronimo/acrostico che sta per “Ἰησοῦς Χριστὸς, Θεοῦ Υἱὸς, Σωτήρ” (Iēsous Christos, Theou Yios, Sōtēr), che si traduce in italiano: «Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore». Il pesce, pertanto, rappresenta Cristo stesso, essendo un animale che vive sott’acqua senza annegare e che può entrare nella morte restando vivo.

Le persone da poco convertite al Cristianesimo, inoltre, si definivano pesciculi; inoltre la speculazione cristiana richiamò anche l’attenzione sul fatto che, durante il diluvio universale i pesci non erano stati colpiti dalla maledizione di Dio; così i cristiani, grazie al battesimo, sarebbero diventati simili ai pesci.

L’associazione di Gesù con l’immagine di un pesce non è affatto incongrua, dato, tra l’altro, il ruolo salvifico che un pesce svolge sia nel Libro di Giona sia nel Libro di Tobia. Nel Nuovo Testamento, poi, i pesci, nel famoso racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci, sono associati al pane. Per questo motivo in alcune figurazioni del banchetto eucaristico dell’Ultima Cena il pesce sostituisce il pane, proprio per ricordare che il pane eucaristico è Gesù stesso. Un tale simbologia è visibile per esempio in un affresco all’interno delle catacombe di San Callisto.

Forse le comunità cristiane adottarono questo simbolo anche per rievocare il brano evangelico in cui Gesù si rivolge a Simone dicendogli «μή φοβού ἀπὸ τοῦ νῦν ἀνθρώπους ἔσῃ ζωγρῶν»: Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini (Lc 5, 10).

Come ci rivela Agostino d’Ippona ne “La città di Dio”, inoltre, l’acronimo Ἰχθύς corrisponde a un testo greco composto esattamente da 27 lettere, numero pari a 3 x 3 x 3 e simbolo del divino: Agostino scrisse che gli unici due numeri contabili nella realtà trascendente di Dio e del Paradiso, sono il numero 1 e il numero 3, perché relativi all’Unità e Trinità di Dio.

Mosaico in un'antica chiesa in Palestina raffigurante la moltiplicazione dei pani e dei pesci

L’Era dei pesci, la psicologia e il pesce di aprile

Un’ulteriore interpretazione di questo segno deriva dalle determinazioni astrologiche proprie dell’Era dei pesci. La congiunzione tra il pianeta Giove e il pianeta Saturno ebbe luogo nell’anno 7 a.C. (probabilmente il vero anno della nascita di Cristo) per 3 volte nel segno zodiacale dei Pesci. Inoltre, anche l’equinozio di primavera cade in questo segno. Si volle quindi vedere in Gesù la prima incarnazione dell’età del mondo posta sotto il segno dei Pesci.

Interessante notare anche che la psicologia interpreta il simbolo del pesce quale archetipo di una profonda verità che si trova intrappolata e nascosta sotto l’acqua, e riesce a giungere alla luce; è una verità che in un primo momento brilla senza essere rivelata, e che il pescatore deve ottenere per sfamare se stesso.

In aggiunta è doveroso segnalare, a titolo di cronaca, che la morte di Gesù, tra altri aneddoti, è stata accostata alla spiegazione del “pesce d’aprile”; i nemici del cristianesimo, infatti, non mancavano di prendere in giro la religione avversa sostenendo che la morte di Gesù (pesce) sarebbe avvenuta il 1 aprile del 33. Da cui il pesce di aprile, ossia quello che per i non cristiani è soltanto uno scherzo.

Rappresentazione del segno zodiacale dei pesci

Il simbolo oggi nella cultura di massa

L’ichthýs è tornato in voga nei primi anni Settanta del XX secolo fra diversi gruppi cristiani, principalmente negli Stati Uniti, e compare nei simboli di diverse comunità cristiane, tra cui, per esempio, la Chiesa cristiana avventista. In tale contesto, nel 1973 il simbolo modificato fu adottato dall’Acquarius Rock Festival di Nimbin, in Australia.

Infine, Ichthus Music Festival è una rassegna annuale di musica che si svolge in Kentucky, il più antico festival statunitense di musica cristiana.

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