Sorano è noto come la Matera della Toscana e forma insieme a Pitigliano e Sovana, il trittico dei borghi del tufo.

Sorano, uno dei borghi toscani del tufo

Fiorito in epoca etrusca, il borgo toscano di Sorano, a causa della sua morfologia arroccata su una rupe e scavata nel tufo (insieme a Pitigliano e Sovana forma lo splendido trittico dell’area del tufo), è noto come la “Matera della Toscana“, titolo che gli vale anche grazie ai suoi villaggi rupestri e alle suggestive, antichissime, vie cave.

Sorano fa parte dei borghi toscani del tufo in Maremma

Breve storia di Sorano

Si suppone che Sorano fosse all’inizio abitato dal popolo villanoviano, la prima civiltà conosciuta dell’Era del Ferro, a cui poi fecero seguito gli Etruschi. Si sono perse le tracce delle popolazioni che lo abitarono successivamente, fino all’800 d.C. circa, quando divenne dominio degli Aldobrandeschi, per più di quattro secoli una delle famiglie feudatarie più potenti della Toscana meridionale.

Si sa, tuttavia, che Sorano passò di mano in mano con una certa frequenza, soprattutto per via della sua posizione strategica. Nel 1417 divenne parte della Repubblica di Siena, mentre nel 1556 acquisì una completa indipendenza. Fu poi annessa al Granducato di Toscana fino ad entrare a far parte nel nuovo Regno d’Italia.

Porta di accesso a Sorano, uno dei borghi toscani del tufo in Maremma

Il tufo e l’area del borgo

Il tufo da cui sorge Sorano deriva dalla cenere vulcanica fuoriuscita durante le eruzioni. Nel corso di centinaia di migliaia di anni la cenere si è compattata divenendo roccia solida, pur riuscendo a mantenere un grado di elasticità che la rende morbida e adatta alle costruzioni.

La città lascia a bocca aperta con le sue serpeggianti stradine, gli edifici in pietra grigio-giallastra e la suggestiva architettura che abbraccia diverse generazioni di costruttori.

Sorano fa parte dei borghi toscani del tufo in Maremma

Cosa vedere a Sorano

Le due porte di accesso principali – Porta di Sopra (l’Arco di Ferrini) e Porta dei Merli (conosciuta anche come Porta di Sotto) sono molto belle. La prima si apre ai piedi della Fortezza Orsini e conduce nel cuore del centro storico di Sorano. La seconda è ubicata vicino al Masso Leopoldino e si distingue per lo stemma della famiglia Lorena: sono ancora visibili i segni dei cardini del ponte levatoio.

La Fortezza Orsini

La Fortezza Orsini è una delle strutture fortificate più impressionanti mai realizzate dalla famiglia Aldobrandeschi. Fu espansa, in seguito, dai Conti Orsini di Roma, importanti proprietari nell’area meridionale della Toscana durante il Rinascimento.

Possiede due imponenti bastioni angolari collegati con la porta principale da una linea di mura sormontata da uno stemma e da una torre quadrata. All’interno delle mura si trovano i resti dell’antico nucleo, con una torre circolare e un ponte levatoio, oggi non più esistente.

La fortezza ospita anche il Museo del Medioevo e del Rinascimento che custodisce numerose opere in ceramica recuperate all’interno dei butti medievali di Sorano, della limitrofa Sovana e di Castell’Ottieri, distante una decina di chilometri circa.

Masso Leopoldino

Il Masso Leopoldino, scavato nella roccia viva, è invece una terrazza panoramica fortificata, realizzata per volere del Granduca Leopoldo, che sembra fuoriuscire dalla montagna. Il nome si riferisce alla grossa costruzione (masso) voluta da Leopoldo (leopoldino). Costruito prima della Fortezza Orsini, dalla parte opposta della città, faceva parte integrante del sistema difensivo di Sorano, insieme alle sue mura.

La Collegiata di San Nicola

Nel centro della città si trova la medioevale Collegiata di San Nicola, inizialmente in stile romanico, di cui però rimangono tracce solo sul retro della chiesa. All’interno, notevoli, un fonte battesimale in travertino risalente al 1563, un ciborio (tabernacolo costruito sopra l’altare principale) della fine del 1400, e alcuni dipinti di rilievo che vanno dal tardo Medioevo al XIX secolo.

Palazzi nel borgo toscano di Sorano

La Sinagoga e l’importante comunità ebraica

In tutto il borgo sono ancora piuttosto evidenti i segni lasciati dall’importante comunità ebraica istituitasi nei secoli a Sorano, sebbene non vasta come quella di Pitigliano. Qualche entrata reca ancora traccia del simbolico Mezuzah, oltre a un contenitore per la raccolta del grano atto all’assistenza ai poveri della comunità. Ma forse i segni più interessanti sono quelli dei cardini dove era appesa la porta che chiudeva il ghetto al tramonto e lo riapriva alla città la mattina seguente.

La Sinagoga di Sorano, risalente probabilmente alla fine del XVI secolo, è rimasta uno dei luoghi di culto più importanti del borgo fino alla fine del XIX secolo, quando la comunità ebraica si spostò a Pitigliano. La Sinagoga è stata ristrutturata di recente.

Scale di tufo dentro il castello di Sorano

Le vie cave dell’aerea del tufo

Il paesaggio di Sorano è anche caratterizzato da profonde strade di origine etrusca letteralmente incastonate nel tufo: le vie cave.

Probabilmente servivano a collegare i vari insediamenti dell’area, la campagna coltivata e le necropoli ma, nonostante le varie supposizioni che sono state fatte negli anni, la vera natura di questa sorta di tunnel aperti, sicuramente opera dell’uomo, che si snodano tra pareti che talvolta oltrepassano i 15 metri di altezza, si è persa nei meandri del tempo.

Le Vie Cave vicino a Sorano, borgo toscano nell'area del tufo

Le terme del borgo

Sorano vanta anche delle interessanti terme. È tutto logico: il tufo è un’evidente indicazione che ci si trova in una zona vulcanica, pertanto le acque termali sono solo un altro sottoprodotto della “morte geologica” del vulcano.

Le terme di Sorano sono aperte al pubblico. La storica piscina, chiamata “Il Bagno dei Frati”, risale al XV secolo, ed era appunto usata dai frati che vivevano nei locali dell’attuale Pieve di S.Maria dell’Aquila, situata al centro della residenza.

Di piccole dimensioni, con una profondità di 1,4 metri, può accogliere circa 15 persone. È alimentata da due sorgenti termali che sgorgano direttamente dalla roccia, garantendo una temperatura dell’acqua di circa 34°.

Le terme di Sorano nel bosco vicino al borgo

Dove mangiare a Sorano?

Hosteria del Borgo, cucina stagionale, freschezza e gusto della tradizione; Fidalma, cucina tipica fatta in casa; Cantina l’Ottava Rima, suggestivamente scavata nel tufo, filiera corta, il meglio dell’enogastronomia locale.

 

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