2 / 7 – Il bando per il restyling e la storia dello Stadio Artemio Franchi

Perché si è deciso di fare l’attuale restyling con un concorso pubblico

Insomma, lo Stadio Artemio Franchi è un affare grosso e complesso. Ogni volta che si è ventilato di rimetterci le mani, alterando, anche solo in piccola parte, il mitico progetto di Nervi, si è sempre verificata una potente levata di scudi da parte d’indignati archistar mondiali che a un tratto sbucavano fuori come funghi.

Per questo motivo il Sindaco, assediato da ogni dove sulla vexata quaestio del restauro, ha deciso di bandire un concorso pubblico, andando a stimolare proprio quelle archistar internazionali che, finora sdegnate, sono accorse numerose al capezzale dell’agonizzante Franchi, per riuscire a ridonargli quella lucentezza, vitalità e modernità ormai perse da tempo.

Ma prima di parlare del progetto vincitore (la cerimonia di aggiudicazione è avvenuta in pompa magna il 7 marzo 2022 nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio) proviamo a capire come mai lo Stadio Artemio Franchi sia stato per anni un tale affare di stato da essere considerato quasi intoccabile. E per capirlo è necessario ripercorrerne la storia e l’oggettiva importanza architettonica.

Per approfondire: Rooftop a Firenze d’inverno: panorami urbani mozzafiato

La tribuna coperta dello Stadio Franchi di Firenze

Breve storia dello Stadio Artemio Franchi di Firenze

Lo stadio di Firenze, inizialmente dedicato a Giovanni Berta, politico fascista, fu progettato nel 1929 dagli ingegneri Pier Luigi Nervi e Gioacchino Mellucci. Venne poi edificato fra il 1930 e il 1932 nel quartiere di Campo di Marte sull’area di un vecchio aerodromo.

Promotore dell’iniziativa fu il marchese Luigi Ridolfi da Verrazzano, all’epoca segretario del Fascio di Firenze, oltre che primo presidente della Fiorentina, la squadra della città fondata nel 1926. Proprio la nascita della nuova squadra calcistica, a causa dei più importanti impegni sportivi e della maggiore affluenza di pubblico, impose a Firenze di dotarsi di una struttura adeguata, abbandonando il precedente impianto situato alle Cascine. Agli inizi del Novecento le partite si disputavano infatti sul prato del Quercione e, in seguito, nel Velodromo.

Ma chi era Pier Luigi Nervi? Scoprilo alla pagina successiva

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
[fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/stadio-artemio-franchi-firenze/" width="100%" count="on" num="3"]