3 / 7 – Chi era Pier Luigi Nervi?

Perché i lavori furono affidati a Pier Luigi Nervi

L’architettura e l’urbanistica risultavano strumenti formidabili nelle mani della propaganda fascista che vedeva nelle nuove forme nascenti la perfetta espressione concettuale di quella sintesi tra modernità e tradizione alla quale mirava. Per questo progetto e lavori furono affidati al Nervi, laureatosi a Bologna nel 1913, figura tra le più geniali e innovative del panorama architettonico italiano. Nervi si era già infatti distinto per varie opere, come la struttura della copertura della sala del gioco della pelota dell’Alhambra (1919-1921), nel capoluogo toscano e, a Prato, la struttura in cemento armato del Politeama Banchini (1925).

Nel nuovo stadio fiorentino Nervi riversò tutta la sua incrollabile fiducia nelle magnifiche qualità plastiche del cemento armato”. Tanto da ideare strutture fino ad allora assolutamente inedite che, all’arditezza delle soluzioni costruttive e formali, seppero unire una straordinaria economicità nella realizzazione. Il costo complessivo dell’opera, il cui progetto prevedeva una capienza massima di 45.000 spettatori – di cui 6.000 nella tribuna coperta -, fu di oltre 6.500.000 lire, per un costo di circa 145 lire a spettatore, molto più basso rispetto a quanto c’era voluto per costruire altri stadi europei. Lo stadio di Wembley ad esempio, edificato nella prima metà degli anni ‘20, era costato circa 560 lire a persona.

Nel 1932 Nervi fondò poi, insieme all’ingegner Giovanni Bartoli, l’Impresa Nervi & Bartoli, a cui si devono le successive realizzazioni fiorentine della Manifattura Tabacchi (1937-1940), dei trampolini e del fabbricato del Circolo del Golf all’Ugolino (1934), nonché un’attiva partecipazione a vari cantieri della stazione di S. Maria Novella (1932-1935).

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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