3 / 4 – Dagli Orsini ai senesi allo Stato dei Presidi

Prima gli Orsini, poi orvietani, senesi, spagnoli, austriaci e Granducato di Toscana

Nel 1303 i beni degli Aldobrandeschi furono concessi dallo stesso papa a Benedetto Caetani. Gli Orsini, succeduti agli Aldobrandeschi per via matrimoniale, tentarono di prendere nuovamente Orbetello, ma dovettero arrendersi a Orvieto. Tuttavia, nel 1358, l’Abbazia delle Tre Fontane rinnovò l’infeudazione in favore degli Orsini, investendo come signori di Orbetello i conti Ildebrandino, Nicola e Gentile Orsini.

Il 18 agosto 1414 la rocca del paese fu conquistata dai senesi; nel 1417 poi, tutto l’agro orbetellano entrò a far parte di Siena che aveva bisogno di quello sbocco sul mare. Nel 1452 Papa Niccolò V, riconoscendo al Comune di Siena la conquista dei territori già detenuti dagli Aldobrandeschi che turbavano la pace del Comune, rinnovò coi senesi il contratto di enfiteusi per diritto fiduciario e in perpetuo.

Alla fine della Repubblica di Siena, dal 1557, per la conquista di Carlo V il territorio di Orbetello divenne sede dello Stato dei Presidi di Spagna che si estendeva nel tratto litoraneo da Talamone a Capalbio. Il mutato dominio annullò i diritti feudali dell’abbazia delle Tre Fontane che ciononostante conservò la cura spirituale dei luoghi.

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Orbetello è un borgo della costa della Maremma toscana

Storia di Orbetello: dal Settecento a Italo Balbo

Dal 1707 al 1736 Orbetello fu governato dagli Austriaci. Lo Stato dei Presidi fece poi parte, dal 1736, del Regno di Napoli fino al 1801. Nel 1808 i resti dello Stato dei Presidi vennero incorporati nel napoleonico regno d’Etruria, e nel 1815 nel granducato di Toscana, fino al Regno di Sardegna e poi, l’anno successivo, nel Regno d’Italia.

La costruzione della famosa diga che unisce Orbetello all’Argentario, sui resti di un antico acquedotto romano che, con molta probabilità, doveva portare l’acqua dall’Argentario a Orbetello, iniziò nel 1841 e fu inaugurata dal Granduca Leopoldo II il 12 maggio dell’anno successivo. La costruzione della diga ha rivestito grande importanza, sia per quanto riguarda la viabilità tra il continente e l’isola con Porto S. Stefano e Porto Ercole, sia perché si è rivelata determinante per l’autonomia comunale dell’Argentario stesso. Prima della diga erano i pescatori che si offrivano di portare le persone da Orbetello al monte e viceversa.

Orbetello divenne inoltre molto noto, tra il 1927 e il 1933, quando Italo Balbo partì dalla laguna per le sue crociere aeree con uno squadrone di idrovolanti.

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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