L’Apparita 2020, Castello di Ama

Un vino che ha segnato un primato tutto toscano. Il primo merlot in purezza che fu prodotto nel 1985. La vigna si trova in cima al vigneto Bellavista, a Gaiole in Chianti, e sono due le parcelle che compongono questo cru che beneficia d’un terreno ricco di argilla. Dalla prima annata questo merlot ha incarnato un’espressione unica riconosciutagli in tutto il mondo. Domina la freschezza al sorso, che non tralascia mai la piacevolezza di beva. Pepato, con una speziatura delicata e intrigante. Preciso e di grande affabilità.

Per approfondire: Storia dei vini Supertuscan: dalla Toscana con… internazionalità!

Bottiglia di vino di Apparita del Castello d'Ama, Merlot in purezza

Le Pergole Torte 2020, Montevertine

Nel 1977, a Radda in Chianti, Sergio Manetti decise di produrre un vino nuovo, un sangiovese in purezza proveniente dalla vigna più vecchia. Uno dei primi cru. Il resto è storia. Oggi alla guida dell’azienda c’è il figlio Martino, molto riconoscente al passato, che ha intrapreso una strada personale senza però discostarsi dai principi della viticoltura tradizionale di casa Manetti. Il vino mostra fin da subito carattere e profondità, misticismo ed energia. È dinamico e sempre pronto a stupire, con una rara capacità d’invecchiamento.

Balifico 2020,  Castello di Volpaia

La prima bottiglia è del 1985, in pieno spirito pionieristico supertuscan, all’alba del conio del nome. Blend in prevalenza di sangiovese e cabernet sauvignon (allevati a un’altitudine di 440 mt slm) conquista l’olfatto con un bel fruttato croccante per poi aprirsi vibrante al palato. In crescendo sul finale con un bel tannino succoso. Slanciato e persistente.

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Informazioni sull'autore

Tommaso Baldassini Editore
Publisher, Blogger & Ambassador of Tuscany
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