Le Terme di Petriolo sono immerse in un paesaggio collinare di grande bellezza, al confine tra le province di Siena e Grosseto, tra il territorio di Civitella Paganico e quello di Monticiano, all’interno della suggestiva Riserva Naturale del Basso Merse.

Terme di Petriolo, il caldo abbraccio della storia e della natura incontaminata

Bene, è semplice, si prende la Firenze-Siena, poi la Siena-Grosseto. Lungo il tragitto esistono, in entrambi i sensi, degli svincoli segnalati con l’indicazione “Bagni di Petriolo” che immettono sulla Sp4, la Provinciale di Petriolo. Ancora 2-3 chilometri ed ecco i bagni liberi proprio nel punto in cui il viadotto della Provinciale scavalca il Farma. Da Siena distano una trentina di chilometri, da Grosseto una quarantina.

Le Terme di Petriolo si trovano nella Bassa Val di Merse, tra Siena e Grosseto e sono tra le più belle e conosciute terme libere in Toscana

Terme di Petriolo: 43 gradi di puro benessere

Si entra dentro ed è fatta, fine del maggio freddo e piovoso, perché l’acqua – sulfurea salso-solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa – sgorga nientemeno che a 43 gradi. Quasi da scottarsi. Una signora, immergendosi, urletta un misto di piacere doloroso, deve ancora acclimatarsi, poi non avrà più voglia di uscire.

Dopo quelle di Saturnia, le terme libere di Petriolo sono le terme gratuite più famosi della Toscana, e probabilmente in epoche anteriori sono state anche molto più prestigiose rispetto alle prime. Le vasche, ricavate lungo il corso del fiume Farma, si limitano a intercettare le acque in eccesso non utilizzate dal recentissimo stabilimento termale a pagamento costruito a pochi metri di distanza, mentre in precedenza godevano di un flusso abbondantissimo.

Le Terme di Petriolo si trovano nella Bassa Val di Merse, tra Siena e Grosseto e sono tra le più belle e conosciute terme libere in Toscana

Consigli pratici per andare a Petriolo: arrivare presto la mattina

Piccolo, prezioso, consiglio: famose come sono, le Terme di Petriolo vengono prese d’assalto soprattutto dai turisti stranieri, in genere più mattinieri di noi italiani. Nei weekend in particolare, meglio arrivare presto se ci si vuole accaparrare un buon posto, ossia una delle vasche calcaree ricavate subito sotto il getto d’acqua termale.

Vale comunque la pena fare uno sforzettino perché il contesto paesaggistico è molto suggestivo, con la pozza recintata da ciottoli affacciata sul Farma e le pittoresche rovine che incombono sui bagni liberi. Inoltre c’è il benefico effetto frigidarium-calidarium. Cos’è? È quello si ottiene passando in sequenza dalle acque calde della sorgente termale a quelle fredde del fiume Farma. Un po’ una doccia svedese, per intendersi.

Le Terme di Petriolo si trovano nella Bassa Val di Merse, tra Siena e Grosseto e sono tra le più belle e conosciute terme libere in Toscana

La storia delle Terme di Petriolo

Come qualsiasi altra cosa nella nostra straordinaria Toscana, anche le Terme di Petriolo hanno la loro bella storia. La presenza di tombe romane nella zona sembra suffragare l’ipotesi che queste siano proprio le terme citate da Cicerone e Marziale.

Le prime notizie risalgono tuttavia al 1230. Già nel 1250 vengono menzionate cabine affittate ai bagnanti (“stationes”). Nel 1266, per volontà della Signoria di Siena, vi si costruì un nuovo bagno.
Nel 1300, il famoso medico Gentile da Foligno, nel suo “Tractatus de Balneis”, parlava delle Terme di Petriolo consigliando bagni sulfurei a chi fosse affetto da malattie respiratorie o oppresso da dolori articolari.

L’antico edificio termale del medioevo è ancora oggi visibile su un lato del ponte che attraversa il torrente Farma: quattro vasche, coperte da volte a crociera che si aprono verso l’esterno con altrettante arcate poggianti su pilastri ottagonali. Al di sopra delle vasche c’è una chiesa Romanica a una navata, con un piccolo campanile a vela, costruita nel 1276.

Terme fortificate

La cinta muraria fu edificata tra il 1404 e il 1419 per salvaguardare il luogo da invasioni e per tutelare i bagnanti indifesi. È l’unico esempio esistente di terme fortificate: ancora oggi si possono ammirare le mura, la porta di ingresso e la Torre della Repubblica Senese.

Uno dei più importanti centri termali del Rinascimento

Nel Medioevo Petriolo era già una località molto nota e ben frequentata, tanto che la sua fama si estese anche all’estero, divenendo meta privilegiata di soggiorno per molti personaggi illustri.
Petriolo era ottimamente attrezzata con ospizi, ospedali, locande e ricche abitazioni di famiglie senesi e fiorentine. Tra i suoi più abituali frequentatori c’erano alcuni esponenti dei Medici, dei Gonzaga nonché duchi e cardinali. Lo stesso Papa Pio II era solito recarsi a Petriolo per rigenerarsi nelle acque curative di questa località, come testimonia una lapide in marmo apposta su un lato dell’antico fabbricato termale.

Nel XIV secolo, lo studioso senese Simone Tondi – nel suo resoconto sullo stato senese – descriveva in dettaglio il Bagno di Petriolo, mentre nel XV secolo un altro famoso medico, Ugolino da Montecatini, nel suo trattato di balneoterapia “De balneorum Italiae proprietatibus ac virtutibus”, affermava che le acque di Petriolo “riscaldano molto, prosciugano; assottigliano e risolvono gli umori”.
Anche Michele Savonarola, antenato del più noto Girolamo, ne parla, e non è da meno Lorenzo il Magnifico in alcune lettere inviate a Lucrezia Donati.

Le Nuove Terme di Petriolo

La storia di Petriolo si perde poi nei secoli, fino a ricomparire nel 1907, anno in cui il sito fu annoverato nella pubblicazione del Ministro dell’Interno riguardante l’elenco ufficiale delle acque minerali d’Italia. Nel 1916 fu costruito un piccolo impianto termale, più volte ristrutturato nel corso degli anni.
Nel 1980 cominciarono i lavori per costruire un nuovo impianto termale, le “Nuove Terme”, entrato in funzione nel 2000.

Le Terme di Petriolo si trovano nella Bassa Val di Merse, tra Siena e Grosseto e sono tra le più belle e conosciute terme libere in Toscana

Le proprietà curative delle Terme di Petriolo

Oggi il termalismo è un fenomeno di grande rilevanza, non solo per le cure convenzionate con il SSN, ma anche per la remise en forme, per ritrovare la propria bellezza e ritemprarsi spiritualmente. Se poi a tutto ciò si abbina il contatto diretto con la natura, ecco che il mix è in grado di amplificare ogni emozione positiva fino a portarci a uno stato di benessere ottimale.

L’acqua emana logicamente un forte odore di zolfo, indice della presenza di grandi quantità di idrogeno solforato, ed è ricca di carbonato di calcio e di magnesio, tanto che lascia abbondanti depositi. Fra i microelementi si trovano ioni di bromo e iodio, che insieme all’idrogeno solforato è particolarmente indicato in ambito dermatologico e dermocosmetologico. Le proprietà curative sono notevoli. Tra le varie indicazioni terapeutiche troviamo le malattie della pelle (acne, psoriasi, eczemi), dell’apparato locomotore (artropatie croniche e malattie osteoarticolari) e delle vie respiratorie (faringiti, sinusiti, riniti).Le Terme di Petriolo si trovano nella Bassa Val di Merse, tra Siena e Grosseto e sono tra le più belle e conosciute terme libere in Toscana

I borghi toscani nei dintorni di Petriolo

E se non ci si accontenta delle terme, questa può anche rappresentare l’occasione per visitare i borghi toscani circostanti, Casal di Pari, l’antico borgo del Castello di Tocchi con la sua riserva biogenetica demaniale. Prendendo per Iesa, invece, si arriva alla suggestiva Abbazia di San Galgano e all’Eremo di Monte Siepi, famoso per la sua spada nella roccia.

Nel caso invece ci si volesse rilassare ancora di più, mangiare bene e pernottare in zona, a Monticiano consigliamo, come ristorazione: Da Vestro; La Taverna del Soldatino; Enoteca BenedettoVino; mentre come soggiorno: Podernovo di Monticiano.

 

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