5 / 7 – Storia dell’olio in Toscana: la coltivazione e la raccolta delle olive ai tempi dei Medici

Varietà delle olive dell’epoca e pratiche agronomiche

Le varietà più comuni dell’olivo nel contado fiorentino erano già allora il “frantoio”, il “moraiolo”, il “gramignolo”. L’agronomo Michelangiolo Tanaglia, che ci fornisce queste notizie dissertando anche dei pregi e dei difetti delle diverse varietà di olivo, consigliava che l’albero fosse piantato a marzo; e inoltre forniva suggerimenti riguardo alla potatura, alla necessità di frequenti lavorazioni, all’innesto e alle concimazioni – da farsi in ottobre, utilizzando corna di castroni e unghie di bovini -, e infine della necessità di scavare buche intorno ai pedani (l’attuale “concatura”) per trattenere umidità e “grassume”.

Nella Toscana interna la raccolta veniva effettuata tra novembre e dicembre; lo stesso Tanaglia apparteneva ai fautori di questa tempistica, sostenendo che a novembre le olive raggiungessero il massimo di “inolizione”, e che un raccolto dilazionato esponesse, tra l’altro, il frutto ai danni di un cattivo andamento atmosferico.

Mani con olive biologiche

Come si raccoglievano le olive all’epoca? E quanto era la resa?

Mentre per i grandi alberi pugliesi già nel tardo Medioevo è documentata la “ràcana”, che consisteva in un panno steso sotto l’olivo a raccogliere i frutti forse fatti cadere con la bacchiatura, in Toscana la raccolta avveniva attraverso la “brucatura”, ossia a mano. La miniatura che illustra il mese di novembre in un calendario senese della seconda metà del Quattrocento, attribuita a Sano di Pietro, mostra due contadini – un uomo e una donna – mentre colgono le olive da due piccole piante direttamente da terra, raccogliendole in due cesti.

La produzione a pianta era piuttosto bassa, se paragonata ai grandi olivi del Mezzogiorno. All’inizio del XVIII secolo si calcolava infatti che per ottenere un barile d’olio, pari a circa 29 kg, fossero necessarie in media 40 piante di olivo. Il che voleva dire una produzione media di appena 700 grammi di olio per pianta.

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