Toscana nascosta: 10 luoghi da vedere

Un tour originale della Toscana nascosta: 10 luoghi da vedere assolutamente per scoprire meraviglie fuori dai classici percorsi turistici e dalle foto da cartolina

1 / 5 – Il tour della Toscana nascosta inizia con Peccioli

Di cosa parliamo in questo articolo sulla Toscana nascosta

Peccioli
Il Castello di Sammezzano
L’Abbazia di San Galgano
La Cappella della Madonna di Vitaleta
Il Santuario de La Verna
La Tomba della Quadriga Infernale
La Via Cava di San Rocco
Il Labirinto di Porsenna
La Villa Reale di Marlia
Il Teatro Vetriano

C’è una Toscana famosa in tutto il mondo, quella delle città d’arte, dei magnifici territori, dei 633 km di costa, delle isole, dei borghi rinomati, e poi c’è una Toscana nascosta, forse meno nota, per intenditori, per appassionati di chicche imperdibili. È a loro che ci rivolgiamo con questo articolo sui 10 luoghi in Toscana da vedere assolutamente.

Ci siamo perciò tenuti alla larga non solo dalle più battute rotte turistiche, ma anche, tranne un paio di doverose eccezioni, dalla Toscana classica da cartolina, da quella dei territori enogastronomici per eccellenza, come il Chianti, tutte aree meravigliosamente belle che abbiamo già ampiamente trattato in tanti altri articoli, e che continueremo a trattare, ma che non rispondono all’enunciato del titolo.

Anche in questo caso, come in molti altri precedenti, abbiamo dovuto operare delle scelte dolorose riguardo ai luoghi meno conosciuti da vedere in Toscana, per cui, pur consci che non riusciremo a mettere tutti d’accordo, ecco le nostre 10 proposte per intenditori.

Il gruppo "I Giganti" a Peccioli in Valdera

La Toscana nascosta: 10 perle per appassionati dell’inconsueto

1. Peccioli, uno dei “Borghi più belli d’Italia” anche per la sua discarica creativa

Peccioli, in Valdera, fa parte del prestigioso club dei Borghi più belli d’Italia, non solo grazie alla Pieve di San Verano o al suggestivo Palazzo Pretorio, ma anche, paradossalmente, a causa di una delle più imponenti discariche della regione, che l’ha trasformato in un modello di resilienza e sostenibilità. Dallo smaltimento dei rifiuti il borgo è infatti incredibilmente riuscito a ricavare bellezza e arte, tanto da venir definito “il sistema Peccioli”, in cui esistono anche due teatri all’aperto: l’Anfiteatro Triangolo Verde e l’Anfiteatro Fonte Mazzola, che ospitano iniziative culturali, spettacoli ed eventi. Davvero notevoli le statue de “I Giganti” creati dal gruppo Naturaliter per simboleggiare che anche dai rifiuti può esserci rinascita.