3 / 7 – Toscani illustri in Letteratura

Vasco Pratolini

Vasco Pratolini (Firenze 1913 – Roma 1991), scrittore e sceneggiatore italiano, è considerato uno dei maggiori narratori italiani del secondo Novecento, oltre ad essere uno dei più famosi illustri toscani del secolo.

Alcuni dei suoi racconti e romanzi rappresentano il momento migliore della tradizione realista e, in parte, neorealista. Da ragazzo, studiando da autodidatta, esercitò i più umili e vari mestieri.

Conobbe Rosai e Vittorini e fu legato agli ambienti del fascismo di sinistra, collaborando al Bargello. Passò presto all’antifascismo, avvicinandosi alle posizioni comuniste; ebbe stretti rapporti con gli ermetici fiorentini. Tra le sue opere più importanti: Il quartiere, 1944; Cronaca familiare, 1947; Cronache di poveri amanti, 1947; Le ragazze di Sanfrediano, 1952; Metello (1955); Lo scialo, 1960; La costanza della ragione (1963).

Raccolta di brevi biografie dei toscani illustri del Novecento nei campi di Architettura, Cinema, Letteratura, Scienze e Giornalismo

Curzio Malaparte

Tra i toscani illustri, non possiamo esimerci dal citare Curzio Malaparte (Prato 1898 – Roma 1957), pseudonimo del giornalista e scrittore Curzio Suckert. Poliedrico, indipendente, controverso, passò dall’adesione al fascismo, all’antifascismo (che gli costò il confino nel 1933), al filocomunismo.  Scrisse acuti testi politico-letterari, tra cui Italia barbara (1925), romanzi quali Kaputt (1944) e La pelle (1950), crude testimonianze sulle atrocità della guerra, o di costume (Maledetti toscani, 1956) in cui la nostra regione è rappresentata in modo indimenticabilmente sagace.

Aldo Palazzeschi

Aldo Palazzeschi (Firenze 1885 – Roma 1974), è lo pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani. Fin dall’esordio manifestò un estro funambolesco come poeta crepuscolare e in una breve adesione al futurismo. Passò attraverso l’avanguardia di inizio secolo, poi quella del «ritorno all’ordine» degli anni Venti, e in seguito riprese a sperimentare con le avanguardie degli anni Sessanta.

La sua giocondità enigmatica, inafferrabile, sapeva mettere in luce sproporzioni e incongruità, irridendo e sovvertendo i normali rapporti tra le cose. Sorelle Materassi, del 1934, rimane ancora il suo libro più famoso, consacrandolo ab aeterno nel pantheon dei toscani illustri.

Toscani illustri nelle Scienze nel Novecento: sono 2, ma chi sono?

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
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