Castelfalfi, borgo abbandonato della Valdelsa, rinasce a nuova vita divenendo uno degli hotel 5 stelle e resort più belli della Toscana

Il golf in Italia è nato in Toscana. Quindi, parlare di questo del golf in Toscana è un po' come parlare della storia stessa di questo sport.

Il golf ha bisogno di un ondulato terreno collinare e di tutta una serie di ostacoli naturali che rendano le sfide più avvincenti, oltre che di un clima mite e sufficientemente piovoso che permetta all’erba di crescere rigogliosa e compatta per gran parte dell’anno. Per cui, dove trovare condizioni migliori di quelle che si trovano in Toscana per giocare a golf?

Il golf italiano è nato in Toscana

Dovette pensarlo anche quella colonia inglese innamorata persa di Firenze e dintorni - gli anglo-beceri, come si diceva un tempo - che nel 1889 realizzò le prime 18 buche dell’intero Belpaese proprio sui terreni dei Principi Demidoff a nord della città.

Se ora proviamo a immaginare come potesse essere il capoluogo toscano a quel tempo, ci rendiamo subito conto di quanto l’esperimento dovette sembrare ardito, se non addirittura eccentrico, a cittadini abituati alla bellezza artistica, sì, ma meno avvezzi alla raffinatezza delle forme di un gioco simile.

Eppure in qualche modo l’idea attecchì, perché nel 1934 fu fondato il glorioso Circolo del Golf dell'Ugolino che inaugurava lo splendido percorso sulle colline alle porte del Chianti.

L'importanza della Toscana per il golf

Da allora, termini come green, fairway, rough, swing o tee non furono più un mistero per la high society toscana che iniziò a utilizzarli con disinvoltura finché, molti anni dopo, il nostro golf casereccio conobbe la sua grande consacrazione internazionale in una sfida epica che ancora risplende fulgida negli annales e che è rimasta a tutt’oggi insuperata: l’Open d’Italia del 1983.

Vi partecipò il gotha dell’allora golf mondiale, anche se fu Bernard Langer a vincere in un appassionante play-off con Ballesteros e Ken Brown. Provate a evocare questi ricordi a qualche attempato socio del circolo dell’Ugolino, e vedrete come un distinto, compassato, giocatore di golf può eccitarsi e commuoversi come un bambino.

Dove giocare a golf in Toscana

Ma il golf in Toscana non è, ovviamente, soltanto il circolo dell’Ugolino. Tra percorsi che vanno da un minimo di 3 buche a un massimo di 27 si trova una gran bella quantità e varietà di proposte. Così al circolo di Castelfalfi di Montaione - che con le sue 27 buche e i 9400 metri di fairwyas è il più grande della regione - risponde a tono l’Argentario Golf Resort & Spa, un bellissimo campo di 18 buche offerto da un lussuoso hotel 5 stelle con camere di design, centro benessere e Spa di quasi 3.000 mq e ristorante gourmet specializzato in cucina toscana.

Se il Terme di Saturnia Golf Club offre un percorso da campionato in 18 buche dentro 70 ettari mossi, immersi nella selvaggia campagna maremmana, a Pietrasanta il Versilia Golf Club si pone da pari a pari in un vasto parkland course, tra fitti boschi, bunker di sabbia, ampi fairways e ostacoli d’acqua.

Insomma da nord a sud, da Oriente a Occidente, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le capacità. Basta solo scegliere, campagna, mare, o montagna, et voilà, ecco a voi il golf in Toscana.