Breve guida ai borghi toscani con il castello nel nome, paesi bellissimi dislocati in tutte le zone della Toscana che però, proprio a causa dei loro nomi simili, vengono confusi

1 / 7 – Borghi toscani con castello di fatto, ma anche di nome

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • Borghi toscani con castello in provincia di Arezzo
  • Paesi in provincia di Firenze con il “castello nel nome”
  • In provincia di Grosseto, tre borghi con il castello
  • Borghi castellari in provincia di Lucca
  • Provincia di Pisa: borghi toscani con il castello
  • In provincia di Siena, 3 bellissimi borghi con castello

Il fenomeno medioevale dell’incastellamento è stato quel processo di accentramento della popolazione avvenuto nella penisola italiana tra il X e il XIV secolo, per difendersi dalle nuove ondate di invasioni saracene e barbariche mediante la costruzione di castelli fortificati (o castra) che col tempo arrivavano a includere l’intero centro abitato. Per questo la maggioranza dei borghi toscani con castello, nati in quel periodo, derivano da un castello originario che a tutt’oggi può essere ancora intero, così come trovarsi in forma di rovine o vestigia, secondo le vicissitudini storiche vissute.

E poi ci sono quei borghi che oltre a derivare da un castello iniziale attorno al quale è sorto il paese, ne portano le stimmate anche nel nome. È su questi borghi toscani con castello (che fanno comune a sé) che concentreremo oggi la nostra attenzione, ossia su quelli che hanno la parola “castello” nella stessa denominazione del toponimo; e per rendere il tutto più leggibile e razionale li divideremo per province.

Vista su Castiglione della Pescaia e isola d'Elba al tramonto

Borghi toscani con castello in provincia di Arezzo

In provincia di Arezzo sono ben 5 i borghi toscani con il castello nel nome: Castelfranco Piandiscò, Castel Focognano, Castiglion Fibocchi, Castel San Niccolò, Castiglion Fiorentino.

Spieghiamo perché “i Castelfranco” si chiamano così

Castelfranco è un nome che troviamo in diversi borghi italiani. Il toponimo, infatti, si compone di due parole: “castello” e “franco”. Ossia: castello libero, in questo caso non da attacchi esterni, ma dalle tasse. Si trattava dei porti franchi dell’epoca.

Il fenomeno nasceva poiché chi governava il territorio per riuscire a (ri)popolare una determinata area – in genere per qualche ragione strategica – prometteva agli abitanti (presenti o futuri) del borgo castellare l’esenzione da tasse, normalmente per una durata di minimo 10 anni. In poche parole i “castelli franchi” rappresentavano un vero e proprio sgravio fiscale ante litteram, un incentivo dato dal governo ai cittadini, nel caso specifico per indurli a rimanere o a spostarsi nel castello.

Scopri a pagina 2 i borghi di Castelfranco di Sopra e di Piandiscò

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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