Scopri la magia di un weekend in Toscana a settembre. Esplora la splendida Val d’Orcia e ammira i colori pastello della natura autunnale.

Weekend in Toscana a settembre: vieni con noi in Val d’Orcia

È finita l’estate? Non proprio. È iniziato l’autunno? Quasi. Settembre è quel mese di lenta trasformazione stagionale perfetto per un viaggio. E cosa c’è di migliore di un weekend in Toscana alla scoperta della Val d’Orcia? In questo periodo tutta la natura riprende fiato e dopo le vampe di fuoco dell’estate, i cieli si ripuliscono dalla bianca afa di agosto, l’aria si fa più respirabile, più dolce, i colori perdono quella vividezza aggressiva che gl’impone il forte calore e si fanno pastello, più impressionistici, più artistici. Settembre non è il mese della decadenza, come ottobre, è il mese della transizione, di un nuovo viaggio che ci conduce dagli eccessi del periodo più torrido dell’anno verso una maggiore pacatezza, una maggiore rilassatezza, un mese perfetto per visitare la più bella valle toscana, interamente Patrimonio Unesco, ossia l’unica, inconfondibile, Val d’Orcia.

Cipressi in Val d'Orcia, Toscana, al tramonto

Perché settembre è il mese perfetto per visitare la Val d’Orcia? Ce lo dice direttamente l’Unesco

Perché per il nostro weekend in Toscana a settembre abbiamo scelto come destinazione la Val d’Orcia? Ma perché questo territorio interno, che si trova nel sud della Toscana, non beneficia delle brezze marine né delle frescure montane, per cui in estate tende a essere un po’ troppo caldo, mentre settembre, con la sua dolcezza, sembra esaltarne la sobria classicità che ha fatto dire all’Unesco: “[…] La Val d’Orcia è un eccezionale esempio del ridisegno del paesaggio nel Rinascimento, che illustra gli ideali di buon governo nei secoli XIV e XV della città-stato italiana e la ricerca estetica che ne ha guidato la concezione.

Il paesaggio della Val d’Orcia è stato celebrato dai pittori della Scuola Senese che fiorì nel periodo rinascimentale e le sue immagini, in particolare le rappresentazioni dei paesaggi in cui le persone sono raffigurate mentre vivono in armonia con la natura, sono diventate un’icona del Rinascimento che ha influenzato profondamente il pensiero sul paesaggio.

La Val d’Orcia, connubio di arte e paesaggio, spazio geografico ed ecosistema, è l’espressione di meravigliose caratteristiche naturali ma è anche il risultato e la testimonianza della gente che vi abita. Tra il paesaggio duro, accidentato delle crete e quello più morbido delle colline dove la macchia mediterranea, i vigneti, gli uliveti, le coltivazioni promiscue si scambiano e si intersecano in affreschi di rara bellezza, si comprende con chiarezza come e quanto abbia pesato la consapevolezza dell’uomo di dipendere, nelle sue opere, dalle risorse dell’ambiente circostante e dal loro utilizzo in modo non distruttivo […]”.

Panorama al tramonto in Val d'Orcia, Toscana, vicino a San Quirico

Facciamo un bel weekend insieme in Val d’Orcia a settembre

È venerdì sera e ha inizio il nostro weekend in Toscana a settembre. Siamo arrivati a San Quirico d’Orcia, aria fresca, frizzante, e un cielo d’un azzurro intenso striato di radi filamenti bianchi. Passeggiamo ammirati per i vicoli dell’antico borgo medievale e c’imbattiamo in un edificio splendido, la Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta, chiesa romanica che ci risucchia indietro addirittura fino all’VIII secolo. Splendidi i tre portali. Quello che guarda Siena – siamo su un tratto della via Francigena, tra le tappe 35 e 36, per la precisione – mostra decorazioni emblematiche: è infatti uno dei pochi esempi di stile lombardo in Toscana. Bello anche il portale che guarda a sud, attribuito a Giovanni Pisano.

Passeggiando incontriamo un’altra antica chiesa, quella di San Francesco, di cui ci colpiscono i begli elementi gotici e una Vergine di Andrea della Robbia. Poi approdiamo agli Horti Leonini, giardino rinascimentale all’italiana al quale si accede da un’entrata lungo le mura. Disegnati attorno alla metà del Cinquecento da Diomede Leoni, i giardini mostrano al centro una bella statua di Cosimo III de’ Medici, mentre girovagando un po’ al loro interno c’imbattiamo nei resti della Torre del Cassero, un’antica torre medievale, di quasi 40 metri, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale.

Verso le 20:30 ceniamo al Ristorante Trattoria Toscana Al Vecchio Forno – Historic Capitano Collection, un ambiente genuino con salumi appesi e bottiglie di vino in esposizione. Piacevole il servizio estivo nel giardino denso di ricordi storici, tra un vecchio porticato e un pozzo ancora funzionante. Tradizione e creatività sono il leitmotiv del menù.

La notte invece ci concediamo un meritato riposo all’Hotel Palazzo Wellness & Relais – Historic Luxury Capitano Collection – struttura di cui è parte il ristorante in cui abbiamo cenato -, una residenza nobiliare del Quattrocento finemente restaurata che unisce tradizione toscana e moderni comfort.

La Vergine di Andrea della Robbia della leggenda della Madonna di Vitalete è conservata nella Collegiata di san Quirico d'Orcia

Un sabato mattina a Bagno Vignoni

Il nostro weekend in Toscana a settembre procede con la visita a uno dei luoghi più suggestivi della Val d’Orcia. Il sabato mattina infatti è dedicato alla bellezza e al rilassamento del corpo e dello spirito. Ossia Bagno Vignoni. Una volta attraversate le dolcissime colline dai colori ocra, marroni, cinerini, che dividono San Quirico da quest’altra strepitosa località della Val d’Orcia, parcheggiamo fuori dal centro del piccolo borgo e ci dirigiamo sotto un sole finalmente non più bruciante verso la mitica vasca termale rinascimentale al centro del paese, che riuscì a incantare anche il grande regista russo Tarkovskij, tanto che ne fece la scenografia privilegiata di una scena nodale del suo capolavoro, Nostalghia.

Lunga 49 metri, ampia 29, la vasca si trova in mezzo a Piazza delle Sorgenti, meraviglioso nucleo su cui ruota tutto il borgo. Edificata in epoca rinascimentale, esattamente sopra la fonte originale di acqua termale, questa storica vasca fu frequentata da personaggi del calibro di papa Pio II Piccolomini, Caterina da Siena, Lorenzo il Magnifico, solo per citarne alcuni.

La vasca non è balneabile, ma per chi è interessato a trattamenti termali esclusivi, i tre centri benessere degli hotel Adler Spa Resort Thermae, Hotel Posta Marcucci e Hotel Le Terme vi potranno soddisfare.

Mangiamo qualcosa al ristorante La Terrazza di Bagno Vignoni, proprio in Piazza delle Sorgenti, e poi via verso Pienza.

Le terme di Bagno Vignoni con la sua bellissima Piazza delle Sorgenti

Il pomeriggio del sabato a Pienza, la città ideale del Rinascimento

La giornata si mantiene calda, ma non troppo, spira una fresca brezza da nord. Raggiungiamo Pienza, altro vero e proprio gioiello della Val d’Orcia, suo capoluogo ideale, che nel 1405 ebbe la fortuna di dare i natali a papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini. Il papa, una volta eletto, ambì trasformare quello che era il suo umile paese natìo, Corsignano, in un tesoro urbanistico-architettonico, e a tale scopo affidò un restyling totale del borgo all’architetto Bernardo Rossellino e all’umanista Leon Battisti Alberti, che in appena quattro anni, dal 1459 al 1462, disegnarono la cittadina così come la possiamo ammirare oggi: un irripetibile idillio classico.

Nata da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza”, come la definì Giovanni Pascoli, a Pienza visitiamo il Duomo e il Palazzo Comunale, caratterizzato da un ampio loggiato, poi il bel Museo-Palazzo Piccolomini, dal cui splendido giardino pensile ammiriamo uno dei panorami più favolosi di tutta la Val d’Orcia, liberi di far correre lo sguardo da Montalcino fino al Monte Amiata. E infine, sempre a proposito di vista che corre su ampie vallate e nuove prospettive, percorriamo, lungo le mura della cittadina, alcune delle vie più romantiche di tutta la Toscana, via del Bacio, via dell’Amore: sì, Pienza è davvero un incanto a cielo aperto creato dalla visione illuminata di grandi uomini.

La sera mangiamo al Dopolavoro La Foce, bar-ristorante in cui si gustano, è proprio il caso di dirlo, piatti ruspanti della tradizione toscana; e ci riposiamo proprio in centro al Relais Il Chiostro di Pienza, ex convento francescano del XIII secolo, struttura elegante tranquilla e confortevole, dotata di una bella terrazza panoramica e giardino.

Il borgo di Pienza in Val d'Orcia, Toscana, visto dall'alto

È domenica, ma non è ancora finita, anzi

Ultimo giorno del nostro weekend in Toscana a settembre. È domenica mattina, anche oggi una bella giornata tersa, classica come la Val d’Orcia stessa. Ristorati e freschi ci fermiamo incantanti a metà strada tra Pienza e San Quirico d’Orcia a inebriarsi di uno dei luoghi fotogenicamente più noti dell’intera Toscana, la graziosa collinetta su cui, incastonata tra alcuni cipressi, sorge come per magia la deliziosa Cappella della Madonna di Vitaleta, un unicum al mondo che su Instagram beneficia di un posto privilegiato, anche se non significa che la vostra “doverosa” foto non possa aggiungere un po’ di magia alla magia.

Adesso è arrivato il momento di recarsi alle pendici del Monte Amiata, presso il Giardino di Daniel Spoerri, piccolo paradiso floristico, oltre che parco interamente dedicato all’arte contemporanea, al quale dovremmo giungere in circa mezz’ora di macchina.

Una volta arrivati lo troviamo davvero sorprendente, affascinante. Ideato all’inizio degli anni ’90 dall’artista svizzero Daniel Spoerri, è stato inaugurato nel 1997. Ospita 113 installazioni di 55 artisti su un territorio di 16 ettari, ricchi di bosco, macchia mediterranea e olivi che non aspettano altro che la nostra festosa immersione.

Noi non pranziamo qui, ma se si vuole provare una cucina d’eccezione in zona consigliamo il ristorante stellato Il Silene in cui si respira l’aria di casa, anche se in un ambiente curato e raffinato. Lo chef Roberto Rossi coltiva il suo immenso e variegato orto, tra erbe aromatiche, ortaggi ulivi e alberi da frutto, tutti protagonisti dei suoi piatti creativi.

Cappella della Madonna di Vitaleta in Val d'Orcia, Toscana

Un pomeriggio a Montepulciano

A cavallo tra Val di Chiana e Val d’Orcia, dominante su entrambe, ecco laggiù l’esteso profilo di Montepulciano, patria eletta dell’omonimo vino Nobile. Dopo aver parcheggiato la macchina fuori dal paese, entriamo dalla Porta di Gracciano. Camminiamo ammirando svariati palazzi rinascimentali, e poi approdiamo in Piazza Grande, con la splendida Cattedrale, l’elegante Palazzo Comunale, il Pozzo dei Grifi e dei Leoni. Tutto da vedere, tutto da gustare. Ma anche fuori dalla cinta muraria ci si propone un vero e proprio spettacolo: il tempio in travertino della Madonna di San Biagio, opera rinascimentale di Antonio da Sangallo il Vecchio a cui s’ispirò addirittura Michelangelo per la basilica di San Pietro a Roma. Da non perdere assolutamente.

È poi il momento del tour guidato nei sotterranei del borgo, dov’è possibile passeggiare attraverso una “città segreta sotterranea” che un tempo collegava i tanti palazzi signorili: oggi i cunicoli sono luoghi perfetti per conservare il famoso vino Nobile delle cantine del borgo. Molto suggestivo è entrare in storiche enoteche, come quella degli Ercolani, ad esempio, che collegava sette palazzi e costituiva il rifugio delle famiglie nobili in tempi calamitosi; o la Cantina del Redi, in cui ammiriamo, tra le grandi botti, grotte sotterranee in tufo.

Mangiare e dormire a Montepulciano

La nostra avventura finisce qui, ma per chi volesse soggiornare un po’ di più a Montepulciano, consigliamo, come ristorante, Le Logge del Vignola dove, in un ambiente piacevolmente classico, potete gustare una cucina regionale con spunti innovativi; mentre come struttura ricettiva suggeriamo Precise Tale Poggio Alla Sala, hotel di lusso e di relax alle porte del borgo.

Palazzo Comunale e veduta di Piazza Grande a Montepulciano

Caro lettore, cara lettrice, se questo articolo su un weekend in Toscana a settembre ti è piaciuto potresti anche lasciarci un commento qui sotto, su FB, su IG, oppure condividerlo tramite il pulsante WhatsApp.

Inoltre, se disponi del sistema Android sul tuo Smartphone, è facile rimanere in contatto con TuscanyPeople: basta far scorrere il dito sul touchscreen della Home da destra verso sinistra per aprire Discover di Google che spesso sceglie i nostri articoli tra i più interessanti da leggere.


Foto di copertina Łukasz Czechowicz su Unsplash

Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
[fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/un-weekend-in-toscana-a-settembre-alla-scoperta-della-val-dorcia/" width="100%" count="on" num="3"]