Parlare della Val di Pesa è parlare del fiume-torrente Pesa (sì perché è meno di un fiume, dato che in estate rimane a secco, ma più di un torrente per portata media), affluente di sinistra dell’Arno, che attraversa le province di Siena e Firenze per 53 km a un’altitudine media di 286 m s.l.m., insinuandosi tra le colline più famose del mondo, quelle del Chianti.

 

Val di Pesa: attraverso il Chianti un luogo ricco di fascino e storia

Il fiume-torrente Pesa nasce dalla confluenza di più rami nell’area situata tra la Badiaccia a Montemuro (675 m s.l.m.) e Badia a Coltibuono (628 m s.l.m.).

Discende in direzione sud-ovest fino al cosiddetto Palazzo di Radda, svolta a nord-ovest e mantiene la direzione toccando Sambuca nel comune di Tavarnelle Val di Pesa, quindi Bargino e Cerbaia nel comune di San Casciano in Val di Pesa, San Vincenzo a Torri nel comune di Scandicci, Ginestra Fiorentina, nel comune di Lastra a Signa, e infine attraversa la cittadina di Montelupo Fiorentino, dove si getta nell’Arno.

La Botte è un Parco naturale vicino a San Casciano in Val di Pesa

“Cotesta fiumana che ha dato il nome ad un vallone ameno”

Vale la pena citare il mitico Emanuele Repetti – geografo, storico e naturalista italiano – anche per inebriarsi di certi termini caduti ormai in disuso ma sempre affascinanti nel loro barocchismo linguistico:

“Cotesta fiumana che ha dato il nome ad un vallone ameno, salubre, fertilissimo e ben popolato, nasce da più rivi nei monti del Chianti nella Comunità e 4 in 5 migl. a grecale di Radda e sbocca tributario nell’Arno fra Capraja e Montelupo.

È uno dei valloni più misteriosi per chi brama studiare la geologia e costituzione fisica del suolo toscano.
Avvegnaché la Pesa col suo non lungo tragitto nella direzione, da primo da grecale a libeccio, poscia da scirocco a ponente-maestrale corre serrata fra due diramazioni di poggi, la corteccia dei di cui fianchi trovasi coperta da due imponenti formazioni, che una di terreno diluviano, l’altra di terreno terziario superiore”.

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La Val di Pesa in Toscana è la valle del fiume-torrente Pesa

I ponti di pietra della Pesa

Ma l’ottimo geografo ottocentesco, nel suo omonimo dizionario, non si ferma certo qui. Dopo un’accurata descrizione orografica/morfologica/geologica dei territori attraversati dal Pesa, cita gli storici ponti in pietra che attraversano il corso d’acqua, a partire dal primo, costruito nei pressi del Fosso delle Stinche.

Si prosegue poi con quelli sulla via Chiantigiana, all’altezza del Poggio di Monte Bernardi, passando per quello di Romagliano, a Sambuca Val di Pesa, quindi il grandioso Ponte Nuovo, ai piedi di Tavarnelle Val di Pesa, quello di San Casciano, sulla strada per San Pancrazio, e infine il ponte di Cerbaia.

La Val di Pesa è famosa per i suoi ponti romani di pietra, come quello della Sambuca Val di Pesa

San Casciano in Val di Pesa

Uno dei centri più importanti della Val di Pesa è San Casciano, il primo comune del Chianti che s’incontra partendo da nord, un gradevole borgo arroccato su una collina e circondato da piccoli incastellamenti, pievi e frazioni tutte da esplorare.

Proprietà dei Vescovi fiorentini fin dalla sua fondazione, San Casciano fu annesso alla Repubblica di Firenze nel XIII secolo, per venire successivamente fortificato e divenire un baluardo difensivo contro i pericoli provenienti dalla campagna senese, tanto che ancora oggi vi si trovano resti imponenti della cinta muraria e delle torri medievali.

Tra i monumenti sono da ricordare la Collegiata e la Chiesa della Misericordia – tra le cui notevoli opere spicca un Crocifisso di Simone Martini -; la Pieve di Santa Cecilia a Decimo; la Pieve romanica di San Giovanni in Sugana; la Pieve di San Pancrazio, notevole esempio di architettura romanica con influenze longobarde; e la Pieve di Santo Stefano a Campoli (del 903), nei pressi di Mercatale Val di Pesa.

La Pieve di Santa Cecilia si torva nel Chianti vicino a San Casciano in Val di Pesa

Le ville della Val di Pesa

Tra le molte ville che si ergono nelle campagne circostanti, vanno citate Villa i Collazzi e Villa Tattoli, nei pressi di Cerbaia; a Sant’Andrea in Percussina la Villa Bossi-Pucci, detta l’Albergaccio, famosa per il soggiorno di Niccolò Machiavelli; a Cigliano, Villa Antinori.

Infine Villa Le Corti dei principi Corsini. Ben conservati anche alcuni dei castelli sparsi nelle frazioni del comune, tra cui il Castello di Gabbiano, quello di Bibbione e quello di Pergolato.

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Il Ristorante Il Cavaliere al Castello di Gabbiano, a Mercatale in Val di Pesa, racchiude tesori culinari country chic nelle colline del Chianti Classico

Tavarnelle in Val di Pesa

Tavarnelle in Val di Pesa è l’altro centro che riporta nel toponimo la denominazione della valle. Un tempo luogo di sosta lungo la via Regia, è interessante per un certo numero di chiese e pievi ricche di opere d’arte. La Chiesa di Santa Lucia al Borghetto – convento francescano del Duecento che ospita un’Annunciazione di Neri di Bicci – la Chiesa quattrocentesca di Santa Maria del Carmine e la Pieve romanica di San Pietro in Bossolo.

Ma la maggiore attrazione della zona è probabilmente l’imponente Badia a Passignano, fondata nel 1049 dai monaci dell’ordine vallombrosano. Immersa nella campagna, da fuori è molto simile a una fortezza, mentre all’interno vanno ricordati gli affreschi del Passignano (1601), nella cappella maggiore della chiesa, e soprattutto l’Ultima Cena affrescata da Domenico e Davide Ghirlandaio (1476-77), nel refettorio del monastero.

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L'Abbazia di Passignano si trova vicino a Firenze a Tavarnelle Val di Pesa

Le cantine Antinori in Val di Pesa

Questa è tra l’altro l’area del Chianti Classico in cui vengono prodotti vini leggendari come il Tignanello e il Solaia della famiglia Antinori di cui vale la pena visitare, a Bargino, le vicine cantine, esempio di moderna opera architettonica a bassissimo impatto ambientale.

 

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