15 Settembre 2020 2021-02-15T15:10:24+01:00 Valtiberina toscana, fascino unico in un grande incrocio di civiltà e tradizioni TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: Alla scoperta della Valtiberina toscana, la regione più orientale della Toscana, attraversata dal fiume Tevere. Valtiberina toscana: l’Alta Valle del Tevere La Valtiberina toscana è il lembo più orientale dell’intera regione e, com’è intuibile, deriva il nome dal Tevere che l’attraversa in tutta la sua lunghezza fino al confine con l’Umbria. Negli usi e costumi, nei prodotti artigianali, nella varietà degli stili architettonici, nella stessa lingua, la Valtiberina palesa influssi diversi provenienti dai territori confinanti: le Marche, la Romagna, l’Umbria. Breve storia della Valtiberina toscana L’Alta Valle del Tevere rappresentò infatti il confine e insieme il punto d’incontro tra grandi civiltà differenti: l’etrusca, l’umbra, la longobarda e la bizantina. In Valtiberina toscana passano anche alcune strade che furono importantissime nell’antichità: dalla Via Giulia romana, alla Via Maior, fondamentali collegamenti col Montefeltro. Una terra contesa I patrizi romani del tempo di Augusto ne scoprirono la bellezza e vi costruirono le loro ville di campagna. Poi fu il tempo dei feudatari e degli abati, che vi edificarono castelli e solidi monasteri, e quello dei santi – uno per tutti: Francesco d’Assisi – che vi scoprirono luoghi perfetti per la loro mistica meditazione. I signori di Rimini e quelli del Montefeltro, i vescovi di Arezzo, i papi di Roma, e non ultimi i fiorentini, si sono contesi per secoli i monti e la valle. Borghi fortificati e personaggi storici La nota difficoltà di transito tra i due versanti dell’Appennino centrale ha portato, soprattutto nell’attualità, al relativo isolamento della zona in cui Sansepolcro svolge il ruolo di città munita di una propria fisionomia e autonomia culturale. Leonardo da Vinci e la Battaglia di Anghiari Eppure intere, e integre, città fortificate come Anghiari – celebre per il quadro della “Battaglia” dipinto da Leonardo da Vinci – o centri fluviali come Pieve Santo Stefano, oggi patria dell’Archivio Diaristico Nazionale e del Premio Pieve, così come pievi e castelli medievali, narrano a chiunque la storia della Valtiberina toscana suggestivo territorio della regione tra i meno conosciuti. Valtiberina, la terra natale di Michelangelo D’altronde questi sono i paesaggi che ispirarono Michelangelo, nato proprio tra queste montagne (Caprese Michelangelo), così come Piero della Francesca, originario di Borgo San Sepolcro, che qui vi intuì il segreto dello spazio e della luce traducendolo in pittura: celebre è la sua Madonna del Parto, affresco oggi custodito a Monterchi. Uomo e natura nell’Alta Valle del Tevere La natura è incredibilmente varia, in alcuni punti spettacolare – come a Sestino, conosciuto per la sua peculiare formazione geologica – e incontaminata, punteggiata qua e là da eremi e antiche case coloniche. Al centro della valle c’è un bacino irriguo artificiale molto importante, la Diga di Montedoglio. Finita di costruire nel 1993, la diga garantisce l’approvvigionamento idrico alle campagne circostanti, contribuendo a un miglior sviluppo dell’agricoltura della zona. Borghi della Valtiberina: Sansepolcro Tra i comuni più importanti della Valtiberina toscana c’è Sansepolcro, ai piedi dell’ultimo tratto dell’Appennino toscano. Domina su un vasto anfiteatro montano e collinare delimitato dall’Alpe della Luna, dalla Massa Trabaria, dalle colline dell’Umbria, dai monti dell’Aretino e dell’Alpe di Catenaia. A Sansepolcro si attribuisce un’origine mitica. SI racconta che due santi pellegrini, Arcano ed Egidio, di ritorno dalla Terra Santa, si sarebbero fermati in questa valle e avrebbero eretto una cappella per custodire le Sacre Reliquie. Nel corso degli anni, intorno alla cappella furono costruiti la cattedrale dedicata a San Giovanni e il borgo, che per questo venne chiamato “del Santo Sepolcro”. Chiuso da una cinta muraria delimitata dalle cannoniere di Bernardo Buontalenti e dalla notevole Fortezza di Giuliano da Sangallo, il centro storico è un gioiello autentico e profondamente legato al più grande dei suoi cittadini: Piero della Francesca. Il pittore, che si firmava Pietro dal Borgo, ha raffigurato Sansepolcro in moltissime delle sue opere, esaltandone le caratteristiche: da non perdere assolutamente, al Museo Civico, il famoso Polittico della Misericordia e il grande affresco della Resurrezione, creazioni tra le più rappresentative dell’artista. Cosa vedere a Sansepolcro Nel Duomo di Sansepolcro è conservato il Volto Santo, un crocifisso ligneo di epoca carolingia. Altre chiese da visitare sono quella di Santa Marta, di Santa Maria delle Grazie, di San Francesco e di San Rocco. Infine quella di Sant’Antonio Abate che, insieme alla Fortezza Medicea e alla casa natale di Piero della Francesca, contribuisce a rendere il paese una meta di gran pregio per gli amanti delle città d’arte. Il Palio della Balestra Sansepolcro è anche la città del Palio della Balestra. Tutte le seconde domeniche di settembre i balestrieri del borgo rinnovano la sfida ai rivali di Gubbio. 👉 Leggi anche: Sansepolcro, nella verde Val Tiberina, uno scrigno di tesori artistici Borghi della Valtiberina: Anghiari Nei dintorni di Sansepolcro, ecco il piccolo borgo medievale di Anghiari, cornice dell’omonima battaglia del 29 Giugno 1440, – avvenuta tra le truppe milanesi dei Visconti e una coalizione guidata dalla Repubblica di Firenze, comprendente Venezia e lo Stato Pontificio – trasformatasi poi nel celebre affresco di Leonardo da Vinci. Sulle orme di San Francesco La Valtiberina toscana è senz’altro un luogo unico e straordinario per ripercorrere anche le orme di San Francesco, tra eremi, chiese, monasteri e pievi. A soli 6 km da Sansepolcro, si consiglia una visita all’Eremo di Montecasale, luogo di primaria importanza per la spiritualità e la tradizione francescana. 👉 Anghiari: uno dei borghi più belli d’italia Monterchi Nel territorio dell’Alta Valle del Tevere troviamo anche il borgo di Monterchi, piccolo paese immerso in una lussureggiante natura. In questo borgo toscano è conservato l’affresco della Madonna del Parto, una delle espressioni più alte del Rinascimento di Piero della Francesca. Caprese Michelangelo Merita senz’altro una visita anche il borgo di Caprese Michelangelo che dette i natali al Buonarroti, il 6 marzo del 1475. Da visitare la casa natìa, oggi trasformatasi nel Museo Michelangiolesco. Antiche tradizioni artigiane La Valtiberina toscana vanta tradizioni artigiane di altissimo livello, come la lavorazione del vetro, del legno, della pietra e del ferro battuto, l’arte del restauro e la produzione del famoso sigaro toscano. Tutta da scoprire è anche l’originale e raffinata tecnica del merletto a fuselli o tombolo, tramandata da generazioni. La cucina della Valtiberina toscana Quanto alla cucina tradizionale della Valtiberina toscana, be’, funghi, tartufi, castagne e buon vino non mancano di certo. I piatti tipici Arista alla toscana, cinghiale alla cacciatora (o con funghi e polenta), fave al prosciutto, insalata di trippa e lepre ai tre vini; panzanella, minestra di pane, pici con salsa sbriciolata, scottiglia, ribollita e chi più ne ha più ne metta. 📍 PER APPROFONDIRE: 👉 Valtiberina, nella culla del Tevere 👉 Tartufo, le miniere d’oro dei boschi toscani 👉 Aboca: l’uomo, il sogno, l’Azienda La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Cerchi un’emozione d’eccellenza toscana? 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