2 / 5 – Verso Piazza della Signoria

Il Palazzo della Signoria

Da Piazza Duomo (Piazza San Giovanni), imbocchiamo la celebre via Dei Calzaiuoli, ricca di palazzi e negozi di lusso, e giungiamo nel centro politico-amministrativo di Firenze, Piazza della Signoria, dove troviamo Palazzo Vecchio, magnifico edificio merlato la cui costruzione è attribuita ad Arnolfo di Cambio.

Sulla sua sinistra si apre la sontuosa Loggia dei Lanzi che contiene statue meravigliose, come il Perseo, capolavoro in bronzo di Benvenuto Cellini.

Per approfondire: Palazzo Vecchio: dal Palagio Novo a Comune di Firenze

Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria a Firenze all'alba

La celeberrima Galleria degli Uffizi

Ancora più a sinistra, ecco il “ferro di cavallo” della Galleria degli Uffizi, che nel 2019  – coi suoi 4,4 milioni di ingressi – è stato il museo più visitato d’Italia.

L’edificio che ospita la Galleria fu costruito nel 1560 per volontà di Cosimo I de’ Medici, su progetto del Vasari, che lo completò qualche anno dopo con l’aggiunta di un corridoio (il celebre Corridoio Vasariano) di collegamento con Palazzo Pitti, residenza della famiglia granducale.
Ma Furono i Lorena, due secoli più tardi, nel 1769,  ad aprire la Galleria al pubblico e a riordinare le collezioni secondo criteri illuministi, separando cioè le opere d’arte dalle arti minori.

Per approfondire: Galleria degli Uffizi: un’emozione senza tempo

Esterno della Galleria degli Uffizi a Firenze

Una delle gallerie più belle e importanti del mondo

Anche se la Galleria degli Uffizi non è visitabile con un solo giorno a disposizione, è necessario sapere, anche per un progetto di ritorno futuro, che nelle varie sale si trovano autentiche meraviglie di Cimabue, Giotto, Duccio di Buoninsegna, Masaccio, Paolo Uccello, Beato Angelico, Filippo Lippi e Piero della Francesca.
Stupefacente quella interamente dedicata a Botticelli, con capolavori come la Primavera e la Nascita di Venere. Analoga, la sala interamente occupata da opere di Leonardo da Vinci, come l’Annunciazione e l’Adorazione dei Magi.

Senza considerare le opere di Michelangelo – come il Tondo Doni -, Tiziano, Tintoretto, o quella della collezione Contini-Bonacossi che vanta quadri di Andrea del Castagno, Gian Lorenzo Bernini e Goya.

Mentre nel suggestivo Corridoio Vasariano la collezione che colpisce di più è quella degli autoritratti. Si tratta di una selezione unica di oltre 200 autoritratti di artisti italiani e stranieri, come Rembrandt, Ingres, Chagall e Diego Velasquez.

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