5 / 5 – Santa Croce, il quartiere di San Niccolò e il maestoso Piazzale Michelangelo

La splendida Basilica di Santa Croce

Se le forze ancora reggono (c’è da camminare un po’), è il turno della splendida basilica di Santa Croce. La chiesa – che provocò quello strano malessere al povero Stendhal, noto, appunto, come Sindrome di Stendhal – accoglie i famosi affreschi di Giotto, nelle cappelle Peruzzi e Bardi e, nel cenacolo, gli affreschi di Taddeo Gaddi e di Andrea Orcagna. Nella sagrestia è stato di recente collocato un Crocifisso di Cimabue.

Di grande interesse, per la meravigliosa architettura, è l’armoniosa Cappella dei Pazzi, progettata da Filippo Brunelleschi; da non perdersi inoltre sono: la tomba di Alfieri, a opera di Canova, quella di Leonardo Bruni, a opera di Rossellino, e quella di Carlotta Bonaparte, a opera di Bartolini.

Per approfondire: Piazza Santa Croce e la sua Basilica “Pantheon degli artisti”

Piazza Santa Croce e Basilica di Santa Croce, a Firenze

Verso San Niccolò

Torniamo verso Ponte Vecchio (non è distante) e, dopo averlo attraversato di nuovo, giriamo a sinistra, e seguiamo Via dei Bardi fino a San Niccolò. Arriviamo alla porta di San Miniato, lungo le antiche mura (di cui rimangono ancora alcuni resti), e saliamo fino a Piazzale Michelangelo, costruito da Giuseppe Poggi nel 1869 durante il periodo di Firenze capitale d’Italia: è senz’altro una delle viste privilegiate sulla città.

Per cena il quartiere di San Niccolò offre diverse trattorie e ristoranti dove potersi, finalmente, rilassare, godendo della cucina tipica fiorentina.

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Foto di copertina: Claudia Schmalz da Pixabay

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